Ogni anno l’Europa produce 60 milioni di tonnellate di scarti alimentari (131 kg a persona) e 12,6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Abbigliamento e calzature, da soli, rappresentano circa 5,2 milioni di tonnellate di rifiuti, equivalenti a 12 kg di rifiuti a persona ogni anno. Si stima che meno dell’1% dei prodotti tessili globali siano riciclati per produrre nuovi prodotti.
Alla luce di questi sprechi verificati, la commissione per l’ambiente del Parlamento europeo ha suggerito la revisione della direttiva quadro sui rifiuti per fare delle proposte volte a prevenire e ridurre i rifiuti alimentari e tessili in tutta l’Unione europea.
Come ha sottolineato la relatrice Anna Zalewska: “Forniamo soluzioni mirate per ridurre gli sprechi alimentari, come promuovere frutta e verdura “brutte”, tenere d’occhio le pratiche di mercato sleali, chiarire la data di etichettatura e donare alimenti invenduti ma consumabili. Per i tessili, colmiamo le lacune includendo anche i prodotti non casalinghi, tappeti e materassi, nonché la vendita tramite piattaforme online. Chiediamo inoltre un obiettivo di riduzione dei rifiuti tessili, con un controllo sull’esportazione dei tessili usati. Migliori infrastrutture per aumentare la raccolta differenziata in modo che gli elementi che possono essere riciclati vengano estratti prima di essere inviati all’inceneritore o alla discarica”.