Marginalità in crescita significativa 

Il Piano Industriale prevede un elevato incremento dell’EBITDA con il raggiungimento di 1,87 miliardi di euro nel 2030, favorito dal contributo positivo di tutti i settori di business.

 

Il maggior supporto alla crescita è garantito dalle attività regolate e semi-regolate con un apporto che rimane costante in arco piano pari al 70%.

 

L’incremento positivo dell’EBITDA si riflette anche sull’Utile Netto, atteso per il 2030, pari a 460 milioni di euro. Il margine di crescita, visibile nel grafico, genera valore sia nel breve che nel lungo periodo.

I driver di crescita sono i seguenti:

 

  • Crescita organica +580m€, come effetto del piano di investimenti e, in particolare, grazie al contributo derivante dallo sviluppo della capacità rinnovabile, dalla maggiore capacità di trattamento e recupero dei rifiuti e dal servizio idrico integrato;
  • Crescita inorganica +170m€, come effetto dell’attività di M&A pianificata che prevede 1,2 miliardi di euro destinati a consolidamento, acquisizioni e gare principalmente nel servizio idrico e nella BU Ambiente;
  • Asset rotation -60m€, inerenti alla dismissione di Turbigo, l’unico impianto di generazione termoelettrica non funzionale al teleriscaldamento;
  • Performance improvement +100m€, al netto dei costi emergenti a supporto dello sviluppo, principalmente inerenti molteplici progetti di ottimizzazione e digitalizzazione che coinvolgono tutte le BU;
  • Scenario e regolazione +30m€, come effetto di una normalizzazione dello scenario energetico rispetto al 2022, con un recupero della marginalità nella BU Mercato e una normalizzazione dei volumi idroelettrici, controbilanciato da un PUN atteso in calo negli anni, con impatto sui prezzi delle rinnovabili e dell’energia prodotta dai termovalorizzatori, unitamente ad una contrazione del mercato della capacità e alla scadenza dei certificati energetici nel periodo.

L’impegno e la strategia per la gestione della liquidità 

 

Si conferma l’impegno di Iren verso un’equilibrata struttura del capitale finalizzata al mantenimento degli attuali livelli di rating dell’agenzia Fitch e S&P. Nonostante il significativo piano di investimenti, il profilo finanziario è previsto bilanciato in termini di PFN/EBITDA ratio che è atteso sempre inferiore alla soglia di 3,4x nell’orizzonte di piano.

Le esigenze di finanziamento verranno gestite con gli strumenti più adatti per garantire una adeguata diversificazione di fonti ed investitori, privilegiando il ricorso agli strumenti di finanza sostenibile. Il costo medio del debito è atteso in crescita nei prossimi anni in seguito alla politica monetaria centrale, assestandosi nel prossimo biennio in un range <2% e nel periodo 2025-2030 pari a circa 2.4%.

Investor Databook

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