Un piano di investimenti con basso rischio di esecuzione, alta prevedibilità dei risultati e un elevato grado di flessibilità

L’aggiornamento del piano industriale prevede investimenti lordi per 8,2 miliardi di euro, di cui il 60% relativi ad investimenti di sviluppo ed il 40% di mantenimento. L’attuale piano di investimenti si differenzia dal precedente per l’incremento dei progetti sui business regolati, un rallentamento dello sviluppo di capacità rinnovabile, la rimodulazione degli impianti di sviluppo Ambiente e la riduzione delle operazioni inorganiche. A tal proposito, circa il 94% degli investimenti previsti sono inerenti alla crescita organica e solo il 6% destinati a operazioni di consolidamento, gare ed M&A, 85% dei quali sono già stati individuati e in corso di finalizzazione (EGEA e Sienambiente).

Inoltre, l’80% degli investimenti cumulati sono focalizzati sui settori regolati, al fine di potenziare, ammodernare e digitalizzare i servizi a rete, di sviluppare capacità rinnovabile tramite contratti PPA e incentivi, di estendere il teleriscaldamento, di migliorare la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani.

Il piano concentra la maggior intensità degli investimenti nel primo quadriennio ed è caratterizzato da un basso rischio di esecuzione, da un’alta prevedibilità dei risultati e dall’elevato grado di flessibilità che consente di modificare temporalmente gli esborsi per progetti di sviluppo in caso di necessità.

Investimenti lordi

Bn Eur

80%

Regolato

20%

Libero mercato

8,2 Bn €
60%

Sviluppo

40%

Mantenimento

8,2 Bn €

Basso rischio

di esecuzione

Alta prevedibilità

dei risultati

Elevato grado

di flessibilità

Il 70% degli investimenti sono ammissibili alla Tassonomia Europea e sono indirizzati a progetti che concorrono al raggiungimento dei target di sostenibilità fissati, in particolar modo per supportare la resilienza delle città, per progetti di decarbonizzazione, per la tutela delle risorse idriche e per l’economia circolare. 

24%

Risorse Idriche

11%

Economia Circolare

30%

Decarbonizzazione

35%

Città resilienti

~ 70% Capex Sostenibili (ammissibili alla Tassonomia Europea)

Investimenti e nuovi progetti in tutti i business

Gli investimenti stabiliti dal Piano Industriale 2024-2030 consentiranno a Iren di disegnare il futuro dei territori e diventare il partner di riferimento per le comunità nei prossimi anni e prevedono un sostanziale incremento dell’EBITDA con il raggiungimento di 1,8 miliardi di euro nel 2030. Il significativo incremento del margine operativo lordo +600 milioni di euro è generato dal contributo positivo di tutti i settori di business. Il maggior supporto alla crescita è garantito dalle attività regolate e semi-regolate, in particolare dal servizio idrico integrato e dall’incremento della capacità di trattamento e recupero dei rifiuti, dallo sviluppo delle rinnovabili e dallo sviluppo dei servizi di efficienza energetica e della base clienti energy.

Reti

Ambiente

Energia

Mercato

Reti: 2,8 miliardi di euro destinati alla creazione di valore in aree strategiche e all’eccellenza dei servizi forniti

Il piano d’investimenti prevede 2,8 miliardi di euro volti a incrementare l’efficienza e la qualità dei servizi con una forte crescita della RAB, che raggiungerà 4,5 miliardi di euro nel 2030. Il 58% degli investimenti destinati alle reti è indirizzato al servizio idrico integrato, per il potenziamento e l’incremento della resilienza della rete, lo sviluppo degli impianti di depurazione e il miglioramento della qualità del servizio. Alla distribuzione elettrica sono destinati il 29% degli investimenti delle reti, per consentire l’evoluzione delle infrastrutture adeguandole a sostenere una maggiore resilienza rispetto ai cambiamenti climatici e maggiori potenze data l’elettrificazione dei consumi, perseguendo in modo continuativo un’efficienza operativa, necessaria per fornire il miglior servizio a livelli accessibili ai cittadini. Alla distribuzione del gas sono destinati il 13% degli investimenti delle reti, in particolare volti al mantenimento dell’infrastruttura attuale nei territori di riferimento, al completamento del piano di sostituzione delle condutture rendendole così anche pronte alla distribuzione di miscele di idrogeno. Il consolidamento di EGEA supporterà la crescita della RAB del servizio idrico integrato e della distribuzione del gas.

Gli investimenti, la revisione dei parametri regolatori e le sinergie previste permettono l’ottenimento di un EBITDA pari a 695 milioni di euro nel 2030 (+ 320 milioni di euro rispetto al 2023).

58%

Servizio idrico

29%

Elettricità

13%

Gas

~ 2,8 BN Eur

9% CAGR

Crescita EBITDA

Ambiente: 1,6 miliardi di euro destinati all’espansione della raccolta dei rifiuti a supporto del recupero di energia e materia attraverso nuovi impianti

The circular economy is confirmed as the guide of the waste management sector, which makes provision for an investment plan of about 1.6 billion euros. 64% of this is earmarked for plant development related to waste treatment with 6 new plants on innovative supply chains (sludge treatment, organic fraction treatment, photovoltaic panel disposal, WEEE management, liquid waste treatment, MBT) and energy recovery with 2 new waste-to-energy plants and a fourth line to upgrade the existing plant in Turin, to enable territories to achieve full autonomy in urban waste management. The remaining 36% is devoted to collection activities for territorial development, through consolidations and tenders, for the increase of separate collection supported by the extension of the punctual pricing model, for the improvement of service quality together with cost efficiency, through the adoption of automated urban waste collection processes.

 

These investments enable EBITDA of 440 million euros to be achieved in 2030 (+195 million euros compared to 2023). 

64%

Trattamento e smaltimento

36%

Raccolta

1,6 Bn €

9% CAGR

Crescita EBITDA 

Energia: 2,5 miliardi di euro destinati alla progressiva decarbonizzazione delle fonti di generazione grazie allo sviluppo delle fonti di generazione rinnovabile

L’obiettivo di decarbonizzazione del parco generativo guida gli investimenti al 2030 attraverso l’incremento della capacità di generazione elettrica da fonte rinnovabile, che supererà i 2 GW (incluso idroelettrico) nel 2030 grazie allo sviluppo di nuova capacità solare ed eolica greenfield e lo sviluppo delle comunità energetiche. Nel settore idroelettrico sono previsti investimenti per la sicurezza dell’infrastrutture ed il rinnovo delle concessioni scadute. Per quanto riguarda gli impianti termoelettrici a gas naturale, i prossimi anni saranno caratterizzati dal completamento degli interventi di efficientamento e flessibilizzazione degli impianti cogenerativi, anche grazie all’installazione di impianti di raffreddamento ad aria, lo sviluppo del teleriscaldamento e la dismissione di asset di generazione termoelettrica non funzionali al teleriscaldamento (prevista dopo il 2027). Le attività di efficienza energetica saranno orientate a progetti di riqualificazione energetica ai condomini residenziali e agli edifici della pubblica amministrazione anche tramite partenariati pubblici e privati.

 

A supporto di tali progetti sono previsti 2,5 miliardi di investimenti volti a supportare il raggiungimento di un EBITDA a fine piano pari a 440 milioni di euro (+61 milioni di euro rispetto al 2023, anno però impattato positivamente da effetti straordinari sullo scenario energetico e dagli incentivi del Superbonus complessivamente pari a circa 100 milioni di euro).

 

60%

Rinnovabili

14%

Termoelettrico

19%

Calore

7%

Efficienza energetica

2,5 Bn Eur

7% CAGR

Crescita EBITDA 

Mercato: 700 milioni di euro destinati a supportare l’elettrificazione dei consumi e i clienti retail

L’impegno di Iren è volto ad una valorizzazione dei clienti attraverso l’incremento della customer base, lo sviluppo di contratti PPA di medio-lungo termine, il rafforzamento dei canali di contatto sia fisici sia digitali e l’offerta di un portafoglio sempre più ampio di servizi che includono soluzioni per la casa e offerte assicurative e di connettività. Nel 2030 l’obiettivo è il raggiungimento di 2,6 milioni di clienti con focus principale su quelli elettrici, anche grazie alla completa liberalizzazione del mercato della maggior tutela e al consolidamento di EGEA.

 

A supporto di tale impegno sono previsti 700 milioni di euro di investimenti che consentiranno l’ottenimento di un EBITDA pari a 240 milioni di euro (in crescita di 42 milioni di euro rispetto al 2023).

3% CAGR

Crescita EBITDA