Un ulteriore incremento agli investimenti previsti per i prossimi 8 anni

Il nuovo piano industriale prevede un ammontare complessivo di investimenti lordi pari a 10,5 miliardi di euro con un incremento di circa 200 milioni di euro rispetto a quanto previsto nel precedente piano per il periodo 2023-2030. 

 

Quasi il 60%, pari a circa 6,1 miliardi di euro, è composto da investimenti di sviluppo, destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo, sono relativi prevalentemente allo sviluppo delle rinnovabili abbinate alla crescita del portafoglio clienti retail, di impianti di recupero di materia, all’estensione delle reti di teleriscaldamento e ai progetti delle comunità energetiche. Gli investimenti per crescita esterna, pari al 12%, ovvero 1,2 miliardi di euro, sono destinati al consolidamento di società partecipate, alla partecipazione alle gare gas, del servizio idrico o della raccolta rifiuti in aree strategiche del Paese. Infine, il restante 30%, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è destinato ad investimenti di mantenimento.

 

Investimenti lordi

Bn Eur

 

L’80% degli investimenti organici (~75% per la Tassonomia Europea), pari a circa 7,5 miliardi di euro, sono indirizzati a progetti che concorrono al raggiungimento dei target di sostenibilità fissati, in particolar modo per supportare la resilienza delle città e per progetti di decarbonizzazione. E oltre 7 miliardi di euro (75% degli investimenti organici) sono ammissibili per la Tassonomia europea.

 

Un piano ambizioso, ma allo stesso tempo: resiliente, per il 70% di investimenti destinati alle attività regolate e semi regolate, flessibile, perché solo il 30% degli investimenti sono obbligatori, sostenibile, con l'80% di investimenti destinati ad attività sostenibili e supportato da fondi esterni solo per il 20%.

Investimenti e nuovi progetti in tutti i business

Gli investimenti stabiliti dal Piano Industriale 2022-2030 consentiranno a Iren di disegnare il futuro dei territori e diventare il partner di riferimento per le comunità nei prossimi anni e prevedono un sostanziale raddoppio dell’EBITDA con il raggiungimento di 1,87 miliardi di euro nel 2030. Il significativo incremento del margine operativo lordo è generato dal contributo positivo di tutti i settori di business. Il maggior supporto alla crescita è garantito dalle attività regolate e semi-regolate, in particolare dal servizio idrico integrato e dall’incremento della capacità di trattamento e recupero dei rifiuti, dallo sviluppo delle rinnovabili e dallo sviluppo dei servizi di efficienza energetica e della base clienti energy.

 

 

Reti

Ambiente

Energia

Mercato

Smart Solutions

Reti: 3,6 miliardi di euro destinati alla creazione di valore in aree strategiche e all’eccellenza dei servizi forniti

 

Il piano d’investimenti prevede 3,6 miliardi di euro volti a incrementare l’efficienza e la qualità dei servizi con una forte crescita della RAB, che raggiungerà quasi 5 miliardi di euro nel 2030. Il 59% degli investimenti destinati alle reti è indirizzato al servizio idrico integrato, per il potenziamento e l’incremento della resilienza della rete, lo sviluppo degli impianti di depurazione, la crescita inorganica tramite il consolidamento delle partecipazioni di minoranza e la partecipazione a gare idriche in ATO sinergici, anche nel Mezzogiorno. Alla distribuzione del gas sono destinati il 21% degli investimenti delle reti, in particolare volti al mantenimento dell’infrastruttura attuale nei territori di riferimento, sostituendo le vecchie tubature con quelle di ultima generazione pronte ad accogliere miscele di idrogeno e allo sviluppo in aree strategiche tramite la partecipazione alle gare. Il 20% degli investimenti delle reti è destinato alla distribuzione elettrica per consentire l’evoluzione delle infrastrutture adeguandole a sostenere maggiori potenze data l’elettrificazione dei consumi, perseguendo in modo continuativo un’efficienza operativa, necessaria per fornire il miglior servizio a livelli accessibili ai cittadini. Inoltre, in aggiunta rispetto al precedente piano, si prevede l’utilizzo dei fondi del Repower EU per incrementare la resilienza delle reti elettriche.

 

Gli investimenti e le sinergie previste permettono l’ottenimento di un EBITDA pari a 730 milioni di euro nel 2030 (+ 317 milioni di euro rispetto al 2022).

 

59%

Servizio idrico integrato

20%

Elettricità

21%

Gas

~ 3,6 BN Eur

Ambiente: 2 miliardi di euro destinati all’espansione della raccolta dei rifiuti a supporto del recupero di energia e materia attraverso nuovi impianti

L’economia circolare si conferma la bussola del settore ambientale nel quale è previsto un piano d’investimenti di circa 2 miliardi di euro. Il 64% dei quali è destinato allo sviluppo delle filiere connesse alla raccolta urbana, tra cui l’espansione della capacità di trattamento e riciclo (Forsu, legno, carta e plastica) anche tramite partnership, al posizionamento su filiere emergenti (elettronica, tessile, batterie) e allo sviluppo di 2 impianti waste to energy per colmare il gap infrastrutturale locale nella gestione del rifiuto indifferenziato. Il 36% restante è indirizzato all’attività di raccolta per lo sviluppo territoriale, attraverso consolidamenti e gare, l’estensione del modello di tariffazione puntuale e un miglioramento della qualità del servizio attraverso l’adozione di processi automatizzati, la digitalizzazione e l’elettrificazione delle flotte.

 

Tali investimenti consentono l’ottenimento di un EBITDA pari a 440 milioni di euro nel 2030 (+175 milioni di euro rispetto al 2022). 

 

64%

Trattamento e recupero materia

36%

Raccolta

2 BN Eur

Energia: 2,8 miliardi di euro destinati alla progressiva decarbonizzazione delle fonti di generazione grazie allo sviluppo delle fonti di generazione rinnovabile

Lo sviluppo delle fonti rinnovabili, con l’obiettivo di decarbonizzazione del parco generativo volto a mantenere la certificazione ESG Science Based Target, si arricchisce rispetto al precedente piano e prevede il raggiungimento di 3 GW di nuova capacità. Allo sviluppo di 2,2 GW di capacità fotovoltaica ed eolica onshore già previsto si aggiungono 0,4 GW di capacità eolica offshore in co-sviluppo e 0,4 GW di comunità energetiche. Inoltre, è previsto il rinnovo delle concessioni idroelettriche, lo sviluppo dello storage coerente con la crescita delle fonti rinnovabili, il completamento degli interventi di flessibilizzazione degli impianti cogenerativi e lo sviluppo del teleriscaldamento nel medio lungo termine. Infine, viene confermata la dismissione di asset di generazione termoelettrica non funzionali al teleriscaldamento dopo il 2026.

 

A supporto di tali progetti sono previsti 2,8 miliardi di investimenti volti a supportare il raggiungimento di un EBITDA a fine piano pari a 450 milioni di euro (+134 milioni di euro rispetto al 2022).

 

70%

Rinnovabili e storage

16%

Termoelettrico

14%

Teleriscaldamento

2,8 BN Eur

Mercato: 700 milioni di euro destinati a supportare l’elettrificazione dei consumi e i clienti retail

L’impegno di Iren è volto ad incrementare il valore del cliente, grazie a maggiori consumi elettrici attesi e all’ulteriore spinta data dai servizi/prodotti di IrenPlus, e a ridurre il churn rate in seguito al miglioramento della qualità del servizio, e ad un ribilanciamento del mix di canali d’acquisizione, favorendo quelli diretti. A ciò si aggiunge lo sviluppo di 200 MW di comunità energetiche modello “venditore”. Questo modello prevede la vendita di pannelli solari e la fornitura di servizi relativi alla gestione dell'elettricità prodotta. Nel 2030 l’obiettivo è il raggiungimento di 2,6 milioni di clienti con focus principale su quelli elettrici, anche grazie alla completa liberalizzazione del mercato della maggior tutela.

 

A supporto di tale impegno sono previsti 700 milioni di euro di investimenti che consentiranno l’ottenimento di un EBITDA pari a 210 milioni di euro (in crescita di 90 milioni di euro rispetto alla redditività standard della business unit).

 

76%

Clienti e servizi

24%

E-mobility

700 Mlm Eur

Smart solution: 900 milioni di euro destinati a rendere Iren il partner di riferimento nei territori per la realizzazione della transizione energetica

Infine, 0,9 miliardi di euro di investimenti sono destinati all’espansione dei progetti di smart solutions, indirizzati per l’80% ad un portafoglio di servizi per la pubblica amministrazione (riqualificazione di servizi chiave per la valorizzazione dei distretti, gestione integrata di progetti complessi come servizi specifici di trasporto pubblico locale e servizi smart inerenti la sicurezza, i parcheggi, ecc…) e per il restante 20% allo sviluppo di circa 200 MW di comunità energetiche “modello produttore”, ovvero mantenendo la proprietà dell’impianto e gestendo l’energia elettrica prodotta.

 

Tale approccio consentirà l’ottenimento di un EBITDA pari a 40 milioni di euro. 

81%

Efficienza energetica

19%

Comunità energetiche

900 Mln Eur