Green

Internazionale Kids: il ruolo delle giovani generazioni nella cultura della sostenibilità

16 maggio 2025
  • Eduiren ha partecipato a Internazionale Kids 2025 con laboratori esperienziali dedicati ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare.

  • I bambini hanno esplorato il futuro attraverso carte simboliche, creato bombe di semi per il verde urbano e scoperto la biodiversità del suolo con la cianotipia.

  • L’incontro tra le scuole reggiane e la redazione del festival ha aperto il dialogo tra giornalismo e cittadinanza attiva.

  • Un’occasione per educare le nuove generazioni alla sostenibilità con strumenti creativi, partecipativi e scientificamente solidi.

Alla scoperta dell’ambiente con occhi curiosi, mani sporche di terra e carte da gioco che raccontano il futuro. A Internazionale Kids 2025, Eduiren ha riportato la sostenibilità tra i banchi, nei laboratori e nelle piazze. Ma soprattutto tra le mani e nei pensieri dei più piccoli.

 

Internazionale Kids, l’evento di giornalismo per bambine e bambini nato attorno all’omonimo mensile, si è svolto dal 9 all’11 maggio tra laboratori, spettacoli, incontri e performance capaci di aprire mondi attraverso un linguaggio accessibile, coinvolgente e mai banale. Come ogni anno, il festival ha dato spazio alle grandi domande di attualità, dai diritti umani alla crisi climatica, valorizzando la curiosità dei più giovani come motore di consapevolezza.

 

Tra i protagonisti di questa edizione, anche Eduiren che ha costruito uno spazio fisico e simbolico dove le nuove generazioni potessero immaginare, interrogare e toccare con mano il significato di “sostenibilità”. Un impegno che si rinnova nel tempo e che conferma la vocazione educativa di Iren, già presente al Festival con iniziative d’impatto nelle edizioni passate.

Dal cortometraggio alla Torre blu: l’impegno di Eduiren nelle scorse edizioni

Il dialogo tra Eduiren e Internazionale Kids non nasce nel 2025. Negli anni, l’azienda ha accompagnato la crescita della manifestazione contribuendo con progetti originali che mescolano scienza, arte e partecipazione. Ne è esempio la collaborazione con Andrea Moccia, divulgatore scientifico e fondatore di Geopop, in occasione del talk che ha affiancato la presentazione del cortometraggio “Che fine fa l’organico?”. Un modo per affrontare il tema dell’economia circolare partendo da una domanda semplice e concreta, capace di coinvolgere anche i più piccoli.

 

E ancora, la spettacolare Notte Blu Kids, allestita presso la torre idrica di Reggio Est: uno show di luci e musica che ha trasformato un’infrastruttura tecnica in un’opera narrativa sul valore dell’acqua. Questi precedenti hanno fatto da cornice alla partecipazione di Eduiren all’edizione 2025, ancora più ricca e articolata.

2025: nuove storie per nuovi futuri

L’edizione appena conclusa ha visto Eduiren protagonista in diversi momenti del programma. Tutto è iniziato la mattina del 9 maggio, con l’incontro tra le scuole reggiane e la redazione di Internazionale Kids, ospitato alla Centrale di Reggio Est. Un momento di confronto tra piccoli lettori e giornalisti, in cui l’energia delle nuove generazioni ha incontrato la cultura dell’informazione e della partecipazione.

 

Dal pomeriggio dello stesso giorno, il cuore pulsante della proposta si è spostato in Piazza Martiri del 7 Luglio, dove hanno preso vita tre laboratori gratuiti, pensati per stimolare il pensiero ecologico attraverso il gioco, l’esperienza e il contatto diretto con la materia.

Una facilitatrice parla a un gruppo di bambini seduti su cuscini, con un cane disteso tra loro.

“Volta la carta”: i tarocchi che parlano di clima

Primo tra tutti, il laboratorio Volta la carta, già presentato con successo al Festival della Scienza di Genova nel 2024. Una proposta che unisce storytelling, scienza e creatività, portando i partecipanti a scoprire – carta dopo carta – i messaggi dei “tarocchi del futuro”. Un mazzo simbolico, ma tutt’altro che astratto: ogni carta è una scelta, ogni accoppiata è una sfida ecologica da affrontare.

 

I bambini si sono sfidati in un gioco di memoria e consapevolezza, in cui si vince solo cooperando per superare la crisi climatica.

Volta la carta ha rappresentato un esperimento di immaginazione civica: un modo per imparare che anche le decisioni più piccole possono determinare grandi conseguenze sul domani. Con linguaggio ludico e visivo, il laboratorio ha lasciato spazio alla riflessione collettiva, in un dialogo aperto tra bambini, facilitatori e famiglie.

“Più fiori sui balconi”: semi di futuro e mani nella terra

Il secondo laboratorio, Più fiori sui balconi, è nato dalla collaborazione con il collettivo Fiori Ribelli, con l’obiettivo di portare il verde nei luoghi della quotidianità urbana. I partecipanti hanno realizzato vere e proprie bombe di semi, piccole sfere di argilla, compost e semi di fiori, pronte a essere “lanciate” in aiuole, balconi, angoli di città dimenticati. Un gesto semplice ma potente, che intreccia la cura per l’ambiente al piacere del fare con le mani.

 

Il compost utilizzato, proveniente da #FORSU Reggio Emilia, ha dato ulteriore significato all’esperienza, raccontando l’importanza del recupero dei rifiuti organici e della trasformazione delle scorie in risorsa. In questo senso, Più fiori sui balconi non è stato solo un laboratorio di giardinaggio, ma un atto di cittadinanza ecologica.

Bambini esplorano vasche piene di terriccio insieme a un esperto.

“Terre vicine e lontane”: la vita nascosta sotto i nostri piedi

Chiude il cerchio il laboratorio Terre vicine e lontane, realizzato con l’associazione R nel Bosco, che ha guidato i bambini in un viaggio esplorativo tra le zolle di terra per scoprire i microcosmi invisibili che ci circondano. In un contesto urbano dove il suolo è spesso dimenticato, questo laboratorio ha insegnato a osservarlo, mapparlo, raccontarlo. Attraverso l’uso della cianotipia, una tecnica fotografica antica, i partecipanti hanno disegnato i contorni di un arcipelago simbolico fatto di isole di terra, tracciando confini, nomi e storie. Un invito a reimmaginare il rapporto con la natura, anche in spazi apparentemente marginali. L’attività ha avuto il merito di restituire dignità alla terra come bene comune, troppo spesso dato per scontato.

Primo piano di cartoncini con frasi come “+ riciclare = - inquinare” e origami colorati.

Un’educazione che parte dai più piccoli per cambiare il futuro

La partecipazione di Eduiren a Internazionale Kids 2025 ha dimostrato, ancora una volta, che il linguaggio della sostenibilità può essere compreso, discusso e soprattutto agito anche dai più giovani. Attraverso i laboratori, i giochi e gli incontri, il concetto di economia circolare, il valore della biodiversità, il significato della responsabilità ambientale sono usciti dai manuali e si sono fatti esperienza concreta. In un’epoca segnata da emergenze climatiche e sociali, investire sull’educazione ambientale delle nuove generazioni non è solo una buona pratica, ma una necessità strutturale. Eduiren, con la sua presenza costante nei contesti educativi, si conferma uno degli attori più attenti a questo processo, con una proposta formativa che unisce rigore scientifico e approccio creativo.

Bambini e bambine partecipano a un’attività di manualità con carta colorata e messaggi ecologici.

La sostenibilità come esperienza condivisa

Chi ha visitato lo spazio Eduiren a Internazionale Kids 2025 ha potuto sperimentare un nuovo modo di intendere la sostenibilità: non un insieme di regole da seguire, ma una relazione da costruire – con gli altri, con l’ambiente, con il tempo che verrà. Un percorso fatto di scelte, errori, scoperte e anche sporcature. Perché la sostenibilità, quando è vera, è sempre anche una questione di emozione ed esperienza.

E se è vero che educare alla sostenibilità significa preparare i cittadini di domani, allora Internazionale Kids ha dimostrato che i cittadini ci sono già. Hanno dieci anni, fanno domande difficili, hanno mani piene di terra e idee grandi quanto il mondo.

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Due persone lavorano insieme al computer viste attraverso un vetro, in un ambiente luminoso con riflessi naturali.

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