Green

Cabine d'artista, parola agli artisti: come l'arte aiuta la sostenibilità

1 luglio 2024

Dall’armonia con l’ecosistema alle tecnologie green: tutto quello che fa parte della cultura della sostenibilità può essere d’ispirazione per l’arte. E viceversa: tutto ciò che è arte può ispirare le persone a farsi portatrici della cultura della sostenibilità. È da questo dialogo tra gli artisti e la tutela del mondo in cui viviamo che nasce il progetto Cabine d’artista. Giunto all’edizione 2024, il contest mira a raccontare quello che l’arte può fare per la sostenibilità.

Chi sono i cinque vincitori di Cabine d’artista

Sono cinque gli artisti vincitori del bando 2024 promosso da IRETI, società del Gruppo Iren, e dalla Città di Torino, per raccontare i valori e le sfide della sostenibilità per la città e per il territorio attraverso i lavori di street artist under 35. Tutte e cinque le opere presentano stili unici e diversi ma sono accomunate da originalità ed efficacia comunicativa. Territorio, decarbonizzazione, fonti rinnovabili ed economia circolare: le cinque opere ruotano intorno a questi temi, intrepretandoli con creatività e fantasia. In ordine di classifica, i progetti vincitori sono:

 

  1. “Mimesi. Restituzione energetica” di Rama Mancardi;
  2. “Le case del futuro” di Marìa Carolina Uribe Vanegas;
  3. “Verde dono” di Oscar Cauda;
  4. “Il supereroe Greenpulse” di Alessandra Nunziante;
  5. “Celle-ci n'est pas une fille” di Francesco Ragni

 

A EveryDay i vincitori raccontano le loro opere.

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I vincitori di Cabine d’artista, la sostenibilità al centro delle loro opere

“Il progetto presentato, nella sua forma integrale, si fonda su un percorso concettuale che si propone di analizzare sotto differenti aspetti il tema proposto della sostenibilità e transizione ecologica – spiega a EveryDay Rama Mancardi, autrice dell'opera “Mimesi. Restituzione energetica” – Il pensiero coincidente con la conclusione di tale percorso è un ragionamento sulla “restituzione energetica”: ovvero sul ruolo apparentemente attivo dell’umanità all’interno del ciclo di produzione / utilizzo e conseguente restituzione dell’energia”. Gli fa eco Marìa Carolina Uribe Vanegascon, con la sua opera “Le case de futuro” che, come sottolinea l’artista, “si concentra sulla promozione delle tecnologie ecosostenibili, esplorando il modo in cui possono plasmare il nostro futuro e contribuire a uno stile di vita più sostenibile”.

 

“Verde dono” di Oscar Cauda, invece, mette al centro il tema del dono, ovvero “il gesto di donare qualcosa che possa davvero far piacere all'altro. Immaginiamo quindi questo dono "verde", che si tramanda di mano in mano, di generazione in generazione, portando con sé un messaggio di cura per l'ambiente e di connessione tra le persone”.

 

La sostenibilità ambientale è anche il tema chiave che ha ispirato “Il supereroe Greenpulse” di Alessandra Nunziante: “ho scelto questo approccio narrativo perché credo che possa comunicare in modo efficace concetti complessi come la sostenibilità, coinvolgendo e ispirando il pubblico di ogni età in modo chiaro, colorato e profondo – spiega l’artista - Le mie illustrazioni e il personaggio di GreenPulse si concentrano su concetti chiave come le fonti di energia rinnovabile, la decarbonizzazione e l'efficienza energetica, trasmettendo un messaggio di impegno e azione per un futuro più sostenibile”.

 

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Il potere della condivisione e della trasmissione generazionale, invece, è il filo rosso che attraversa l’opera di Francesco Ragni, “Celle-ci n'est pas une fille”: “attraverso la potenza delle immagini e la forza del simbolismo, l'opera invita gli spettatori a considerare il ruolo fondamentale che ognuno di noi può e deve avere nella salvaguardia della bellezza e della vitalità del nostro mondo – spiega Ragni - In una chiamata all'azione che è al tempo stesso intima e universale, questo progetto grafico rappresenta un passo verso la realizzazione di quel sogno collettivo: un pianeta in cui l'armonia tra natura e umanità non sia solo un'utopia, ma una realtà vissuta ogni giorno”.

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