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World Water Council, Utilitalia sostiene la candidatura italiana ad ospitarlo: ecco di cosa si tratta

18 febbraio 2024

 

Gestire la risorsa idrica valorizzandola al meglio e condividendo le buone pratiche: con questo obiettivo si svolge il World Water Forum, il più grande evento internazionale sull'acqua. Viene organizzato ogni 3 anni - a partire dal 1997 - dal World Water Council e da un Paese ospitante che varia di volta in volta. Il 9° Forum si è svolto in Senegal nel 2022, il prossimo si terrà in Indonesia nel maggio 2024. Si inizia a pensare alla tappa successiva prevista per il 2027 e tra le candidate c’è anche l’Italia. Ecco di cosa si occupa il World Water Council e quali sarebbero i vantaggi di ospitarlo nel nostro Paese..

acqua

Cos’è e cosa fa il World Water Council

Il World Water Council è una piattaforma internazionale multistakeholder creata nel 1996 e con sede a Marsiglia. Il Consiglio conta 260 organizzazioni associate, provenienti da 52 Paesi dei 5 continenti. La missione del World Water Council è quella di riunire la comunità internazionale per convincere i decisori politici che l'acqua è una priorità politica per lo sviluppo sostenibile ed equo del pianeta. World Water Council prova a raggiungere il suo obiettivo coinvolgendo le persone nel dibattito.

 

Il consiglio si focalizza sulla mobilitazione dell'azione politica per garantire il diritto di accesso all'acqua e ai servizi igienici per tutti, con diversi programmi che riguardano la sicurezza idrica, i finanziamenti, qualità dell’acqua e la salute: tutti prendono in considerazione anche la relazione tra acqua-essere umano-natura, con un occhio attento alle risorse idriche connesse alle energie rinnovabili.

 

La strategia del World Water Council si basa su specifiche priorità: 

 

  • mobilitare l’azione politica per garantire il diritto di accesso all'acqua e ai servizi igienici per tutti e promuovere l'idrodiplomazia per contribuire alla pace e allo sviluppo sostenibile nel mondo;
  • promuovere la sicurezza idrica con risposte concrete per migliorare le conoscenze, le finanze e la governance;
  • organizzare il World Water Forum per catalizzare l'azione collettiva per l'acqua e ottenere risultati concreti.

Roma, candidata “città dell’acqua”: quali sono i vantaggi per l’Italia

La candidatura dell’Italia come città ospitante del Forum è stata avanzata a giugno 2023 ed è stata formalizzata il 31 dicembre. A gennaio 2024 una delegazione del World Water Council è arrivata nella Capitale e ha incontrato il comitato promotore: Roma si contende il posto con Riyad, capitale dell’Arabia Saudita, ma sono molte le caratteristiche che rendono l’Italia una candidata eccellente per il Forum grazie alla sua conformazione.

 

L’Italia, infatti, è la nazione con la più alta pluviometria in Europa e la terza per disponibilità idrica dopo Francia e Svezia. Inoltre, restringendo il campo, Roma è stata la prima grande città a essersi dotata di un acquedotto. Oggi è dotata di 3.242 km di rete fognaria e 6.900 km di rete idrica.

 

Ospitare il World Water Forum nel nostro Paese significa essere un punto di incontro per la comunità internazionale e rappresenta un’opportunità per confrontarsi su programmi, sfide, opportunità che riguardano il mondo dell’acqua: dal suo uso in agricoltura ai temi della desertificazione, dalla gestione delle acque all’innalzamento del livello dei mari, dall’accesso alla risorsa idrica alla sua distribuzione fino alle questioni globali che hanno a che fare con questa risorsa.

Utilitalia sostiene la candidatura di Roma

Le aziende di servizio pubblico riunite nella federazione nazionale Utilitalia, tra cui Gruppo Iren, hanno incontrato i rappresentanti del World Water Council per presentare a sostenere la candidatura di Roma, avanzata da un comitato promotore che riunisce sei ministeri (Affari esteri, Ambiente, Agricoltura, Infrastrutture, Protezione civile, Università) oltre a Roma capitale, Regione Lazio, Aics, Anbi, Fondazione Earth and water agenda (Ewa) e appunto Utilitalia.

 

“La candidatura dell’Italia all’organizzazione di questo evento – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – rappresenta per il nostro Paese una grande opportunità. Le imprese del servizio idrico stanno affrontando una fase caratterizzata da grandi sfide e al contempo da grandi opportunità. All’interno del comitato promotore Utilitalia sta fornendo un importante contribuito, basato su una profonda conoscenza del settore e sulla valorizzazione delle migliori pratiche messe in campo dalle aziende associate. Poter ospitare il Forum mondiale dell’acqua sarebbe un importante riconoscimento del lavoro portato avanti in questi anni dalle aziende del comparto, nonché dell’azione sinergica che ha coinvolto la federazione e alcune delle più importanti realtà del servizio idrico nel supporto alla candidatura italiana”.

Il Patto per l’acqua di Utilitalia, sostenuto da Iren

Non è la prima volta che Utilitalia sottolinea il ruolo da protagonista dell’Italia nella valorizzazione dell’acqua: i principali gestori idrici italiani che si riuniscono nella sua rete, tra cui il Gruppo Iren, hanno deciso di mettere insieme le forze per affrontare con maggiore consapevolezza le sfide del futuro. È da qui che nasce il “Patto per l’acqua”, siglato dalle principali aziende del settore consorziate in Utilitalia (associazione che rappresenta i gestori che forniscono i servizi idrici all’80% della popolazione).

 

Il Patto prevede investimenti da 6 miliardi di euro e punta a un duplice obiettivo: raggiungere un centinaio di gestori di media/grande dimensione e a un livello di investimenti di 100 Euro l’anno per abitante, rispetto ai 56 attuali.

Per poter attuare con efficacia il Patto sono necessarie quattro azioni di riforma tese alla riduzione della frammentazione, all’introduzione di parametri di verifica gestionale, al consolidamento industriale del settore e verso un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.

 

Il Gruppo Iren insieme alle altre aziende del comparto ha siglato questo accordo per sostenere le politiche di tutela della risorsa idrica con l’obiettivo di garantire sistemi di approvvigionamento efficienti attraverso l’efficientamento della rete. Un impegno che Iren porta avanti nei suoi territori attraverso servizi dedicati e mirati alla gestione sostenibile della risorsa idrica, nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

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