Rinnovabili

Idrogeno verde, vettore chiave per la transizione ecologica: quali sono i campi di applicazione e i vantaggi previsti

27 ottobre 2022

 

Agevolare la transizione ecologica e accelerare verso la decarbonizzazione: un ruolo chiave in questo decisivo processo è svolto dall’idrogeno nella sua versione verde. Non presente in natura, ma prodotta attraverso l’uso di fonti rinnovabili e a seguito del processo di elettrolisi.
 

Sul vettore green sta investendo molto l’Europa e, in particolare la Commissione europea, lo considera il “volano del futuro”: a dimostrarlo l’interesse crescente a riguardo e le sperimentazioni in atto per rendere l’idrogeno verde sempre più accessibile nella vita quotidiana. Il suo potenziale, infatti, è indubbio in quanto può essere usato in tantissimi settori, dai trasporti alla produzione industriale: ecco qualche esempio. 

 

Idrogeno verde per i nuovi processi industriali

 

Le applicazioni dell’idrogeno verde aprono la strada alla diversificazione di molti processi industriali che rivoluzionerebbe la filiera produttiva e consentirebbe di virare verso una decisiva diminuzione dell’impatto ambientale: un beneficio importante soprattutto per la riduzione delle emissioni inquinanti.
 

Il gas verde, infatti, permetterebbe di eliminare oltre 800 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse ogni anno nell’atmosfera dalla filiera industriale legata all’acciaio e alla sua lavorazione. Come? Sostituendo il vettore ecologico all’idrogeno tradizionale per la produzione di leghe ed acciai, ma anche di vetri, componenti per l’elettronica e in tutti i processi e reazioni chimiche che usano il gas come reagente.
 

Una grande opportunità, concreta e realistica, che potrebbe essere sfruttata anche per la produzione di bicarbonato: il mercato di riferimento al momento vale più di sei miliardi di dollari e produce quasi tre tonnellate di CO2 per ogni reazione chimica necessaria.

Percorrenze a lungo raggio: navi e aerei ad idrogeno verde

Non solo industria. L’idrogeno verde nel prossimo futuro potrebbe anche essere il motore degli spostamenti a lungo raggio, sia per le navi che per i voli. La navigazione oggi muove l’economia globale e, per ridurre il suo impatto ambientale, ha necessariamente bisogno di trovare un sostituto al combustibile usato e gravemente dannoso poiché alimenta l’effetto serra. Sulle brevi distanze è possibile spostarsi con le batterie al litio che, tuttavia, non garantiscono lunghe autonomie: ecco perché l’idrogeno verde, immagazzinato nelle stive, può rappresentare il motore delle navi a lunga percorrenza. Un primo esempio di nave a idrogeno esiste già in Belgio e trasporta alcuni passeggeri tra i comuni di Anversa e Kruibeke.

Nella stessa direzione può evolversi il trasporto aereo, responsabile di oltre il 2% del totale di anidride carbonica rilasciata ai danni del Pianeta: inoltre, avvicinandosi sempre di più alla stratosfera, la CO2 emessa ha effetti ancora più rapidi e violenti. È evidente, dunque, che anche questo settore dovrà trasformarsi rendendosi sempre più sostenibile: l’idrogeno verde può essere una strada e alcune sperimentazioni sono già in atto a opera di una start-up britannico-statunitense che sta lavorando allo sviluppo di motori a idrogeno. Dopo un primo volo pilota alimentato a idrogeno, la promessa per il 2023 è di percorrere 500 miglia con i primi 20 passeggeri a bordo.

L’idrogeno verde nel prossimo futuro potrebbe anche essere il motore degli spostamenti a lungo raggio, sia per le navi che per i voli.

#EVERYWH2ERE e Iren: il progetto europeo a sostegno dell’idrogeno

 

L’Unione Europea ha tra i suoi obiettivi quello di rendere il gas green fonte primaria di energia, così da abbattere le emissioni nocive ed andare verso la decarbonizzazione. Per rendere l’idrogeno accessibile a tutti e agevolarne l’utilizzo nelle città europee, le istituzioni comunitarie hanno lanciato il programma #EVERYWH2ERE di cui il Gruppo Iren è stato partecipe.
 

Implementare è la parola d’ordine dell’iniziativa partita nel 2018 e che ha promosso l’utilizzo sperimentale dell’idrogeno nei centri urbani d’Europa: un piano quinquennale che sta per concludersi e che ha trasformato le città europee in veri e propri laboratori diffusi per l’uso di celle a combustibile ad idrogeno, applicandole in ambiti di nicchia come i gruppi elettrogeni a servizio di cantieri, festival musicali ed eventi temporanei.
 

Tra i protagonisti del progetto anche il Gruppo Iren, partner dell’evento “Idrogeno EVERYWH2ERE Come, Dove, Quando?” di Milano e promotore dell’utilizzo sperimentale dell’idrogeno a sostegno del suo impegno quotidiano per costruire il domani sostenibile: tecnologie e processi elettrochimici per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno rappresentano le linee di indirizzo da approfondire, così da cambiare il paradigma di produzione energetica e ridurre in modo considerevole le emissioni di CO2 in ambiti strategici per l’economia mondiale.

 

Il Gruppo Iren, in qualità di terza parte di Environment Park, testerà uno skid ad idrogeno, attualmente installato presso la sede di Friem a Segrate (Milano), per la produzione di energia elettrica durante eventi di grande portata (in modalità di gruppo di continuità/generatore mobile).

 

Iren ha individuato eventi legati ai propri territori durante i quali testare il generatore da 25 kW nel 2023, iniziando a predisporre la documentazione necessaria per l’iter autorizzativo.

 

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