Ci sono parole che uniscono e parole che dividono. Parole che abbiamo smesso di usare e parole che non abbiamo ancora trovato. Al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, Iren ha portato al centro dell’attenzione proprio questo: il potere delle parole nel costruire – o ostacolare – un futuro più giusto, sostenibile e condiviso.
Dopo aver portato i visitatori del Salone del libro alla scoperta di mondi letterari alternativi e interrogato il futuro attraverso tarocchi, con il progetto “Le parole che vorrei” Iren sceglie di dar vita a un’installazione partecipativa: un’esperienza di ascolto collettivo, un laboratorio a cielo aperto per chi desidera immaginare la transizione non solo nei numeri e nei piani industriali, ma anche nei linguaggi e nei pensieri che la rendono possibile.