Innovazione

Raccolta oli esausti, come attuarla in chiave "circolare": l'esempio virtuoso di Amiat a Torino

12 aprile 2024

Gli oli esausti rappresentano una categoria di rifiuti speciali che richiede un trattamento e uno smaltimento specifico per evitare gravi conseguenze per l'ambiente. Si stima che sia tra le 1.000 e le 1.500 tonnellate la quantità di oli esausti che i torinesi producano ogni anno e che oggi viene recuperata solo in piccola parte, finendo per lo più negli scarichi fognari e nelle falde acquifere causando danni all’ambiente e ai sistemi di scarico delle abitazioni

 

Lo scorso anno la città di Torino ha deciso di promuovere un accordo mirato alla raccolta degli oli vegetali di provenienza domestica per favorirne il recupero e il corretto smaltimento. L’accordo è stato stretto d'intesa con il Conoe, il “Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti” e Amiat Gruppo Iren, responsabile della gestione ed erogazione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Torino.

 

Il progetto, strutturato in tre anni d’intervento continuativo, prevede l’estensione progressiva della raccolta, con l’aumento graduale delle aree cittadine coinvolte, per arrivare a coprire tutto il territorio comunale. La posizione degli appositi cassonetti adibiti alla raccolta degli oli esausti è studiata per intercettare il maggior numero di utenze possibili, motivo per cui sono collocati in prossimità dei luoghi di aggregazione, come scuole pubbliche, parrocchie e supermercati. 

La raccolta di oli esausti si espande

Amiat ha installato 53 nuovi punti di raccolta dedicati agli oli esausti, nei quartieri Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento e Vallette, espandendo il raggio di raccolta. Adesso anche i cittadini della Circoscrizione 5 potranno smaltire gli oli esausti vegetali di provenienza domestica negli appositi cassonetti allestiti sul territorio. 

 

La collocazione dei 53 nuovi bidoncini di colore blu è strategica perché interessa i luoghi di aggregazione e le zone molto frequentate.  La raccolta differenziata degli oli esausti è molto importante, considerando le molteplici conseguenze negative che può avere il loro svernamento negli scarichi di casa”, spiega l'Assessora all'Ambiente Chiara Foglietta. E prosegue: “Questa insieme ad altre progettualità del Comune per il recupero del cibo, dei RAEE, del legno e dei materiali tessili, può indirizzare l'agire dei cittadini in favore della sostenibilità”. 

 

A un anno dall'avvio dell'iniziativa, in tutta la città sono stati messi a disposizione complessivamente 400 contenitori. La zona del Centro e Crocetta rimane ancora sprovvista del servizio di raccolta di prossimità, ma è in cantiere l’idea di espandere il territorio di riferimento e coinvolgere anche questa parte della città. “La Circoscrizione 1 verrà coinvolta nei mesi a venire, a valle della trasformazione del servizio di raccolta rifiuti nel centro storico, che è in piena fase di realizzazione” commenta Paola Bragantini, Presidente Amiat Gruppo Iren.

Per conoscere quale sia il punto di raccolta più vicino, la tecnologia è un’ottima alleata e tramite l’app Iren Ambiente è possibile scoprirlo a portata di tap attraverso smartphone.

olio

Che cosa sono gli oli esausti e come smaltirli

Non tutti sanno che l’olio usato per una frittura in padella o quelli utilizzati per la conservazione dei cibi in scatola, se non vengono smaltiti correttamente, o peggio versati nello scarico del lavandino o nel bidone dei rifiuti, sono un danno per l’ambiente.
È sufficiente un chilo di olio vegetale esausto per inquinare una superficie d'acqua di 1000 m², perché impedisce l'ossigenazione compromettendo l'esistenza della flora e della fauna. Se dispersi nella rete fognaria, invece, gli oli vegetali esausti ne pregiudicano il buon funzionamento, intasando condutture e depuratori.

Affinché la raccolta sia efficace, l'olio vegetale esausto dovrà innanzitutto essere filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo, per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, poi dovrà essere raccolto in bottiglie di plastica ben chiuse che verranno conferite direttamente all’interno degli appositi contenitori.

Si tiene a precisare che nella categoria degli oli esausti rientrano anche gli oli lubrificanti che sono stati impiegati in motori, macchinari o altri dispositivi meccanici e che hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita. Questo tipo di oli può contenere contaminanti come metalli pesanti, residui di combustione e altre impurità, perciò anche in questo caso è fondamentale seguire le procedure per il corretto smaltimento.


Per evitare danni all'ambiente, in molti luoghi esistono regolamenti specifici che disciplinano lo smaltimento sicuro e il riciclaggio degli oli esausti. Opportunamente trattato, questo rifiuto speciale può infatti tornare a nuova vita sotto diverse forme, come ad esempio: biodiesel, bio-lubrificanti per macchine agricole o nautiche, grassi per la concia delle pelli, cere per auto, saponi, prodotti cosmetici, inchiostri, asfalti, bitumi, mastici e collanti.

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