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Anno nuovo, nuovi obiettivi: il Gruppo Iren mette la lente sulle sfide ESG 2024 

31 dicembre 2023

L’inizio del nuovo anno non è solo tempo di buoni propositi, ma di obiettivi concreti da perseguire: in questa direzione si muove Iren, partendo proprio dalla domanda “Quali sono le tematiche su cui agire e richiamare l’attenzione e dei propri stakeholder nell’immediato futuro?”.

Il Gruppo risponde individuando dodici sfide, suddivise in quattro aree: l’azienda che agisce sul sistema; l’azienda che agisce sul territorio; l’azienda che agisce sugli stakeholder; l’azienda che agisce sull’innovazione.

 

L’azienda che agisce sul sistema

Imprimere il cambiamento nel sistema a partire dal ruolo primario delle aziende. In questa area rientrano le prime quattro sfide individuate dal Gruppo Iren per il 2024 e afferenti a contesti diversi:

 

  • Azienda politica: l’azienda politica è quella consapevole che il proprio ruolo nella polis sarà determinante per la crescita della polis stessa, quindi del proprio business. Nei fatti, occorre prendere coscienza della valenza strategica del nuovo equilibrio azienda-comunità che le ricerche stanno evidenziando. La sfida, dunque, sarà disegnare (o ri-disegnare) il rapporto con la comunità, amplificando il ruolo attivo dell’azienda sui fattori Esg. Condividere obiettivi e risultati con la comunità, non “contrapposta” all’azienda ma parte di essa.

 

  • Clima, una scala di priorità: il passaggio a un'economia a emissioni zero rappresenta sia un’urgenza sia un'occasione per creare nuova occupazione e nuove opportunità economiche. Per tradurre queste ambizioni in azioni concrete occorre costruire un sistema di norme, standard e controlli capace di orientare progetti prioritari e nuovi strumenti di investimento, di compensazione e di incentivo. La sfida sarà affrontare in modo efficace la messa a terra degli impegni a livello globale sulla riduzione delle emissioni, individuando le priorità e le leve per coinvolgere i protagonisti privati del sistema economico-finanziario.

 

  • Risorse circolari: la chiusura dei cicli delle risorse è uno dei principali strumenti nel percorso verso l’economia circolare. È sempre più necessario progettare beni e servizi in modo che, a fine vita, diventino nuove risorse, e strutturare sistemi produttivi in cui gli output di un processo diventino input per altri processi. Per far in modo che ciò avvenga, la sfida è chiara: accelerare lo sviluppo della simbiosi industriale e della cultura della responsabilità del prodotto in chiave di economia circolare.
  • Just transition: la transizione verso un modello sostenibile, imprescindibile per la sopravvivenza del pianeta, richiede modernizzazione e ristrutturazione industriale, innovazione tecnologica e dei processi, delle professioni e dei servizi, inclusione attiva dei lavoratori, oltre che una visione prospettica sulle ricadute sociali ed economiche. Cancellare il timore di una retromarcia e agire nell’aspettativa di un’accelerazione della transizione è l’ambizione da perseguire per far sì che la transizione ecologica sia realmente inclusiva ed equa.
risorse circolari

L’azienda che agisce sul territorio

 

Dal rispetto delle persone alla misurazione degli impatti aziendali. La sostenibilità passa dalle pratiche quotidiane e in questo ambito rientrano le sfide dell’area “l’azienda che agisce sul territorio”:

 

  • Gestire l’impatto: la sostenibilità sta rapidamente passando dal monitoraggio degli output alla gestione degli impatti: valorizzazione di quelli positivi, riduzione di quelli negativi. È un passaggio culturale enorme, all’interno dell’azienda, ma anche nelle sue controparti. Per questo diventa sempre più rilevante il coinvolgimento delle organizzazioni territoriali. La sfida è costruire (o ri-costruire) un sistema di monitoraggio e intervento sugli impatti, sistema che richiede l’ascolto continuo degli stakeholder chiave (si crea un legame tra specifico stakeholder e specifico impatto).

 

  • Persone&Rispetto: l’identità ESG di un’azienda dipende in via progressiva dalla sua capacità di valorizzare e far crescere i diversi patrimoni umani, interni (i dipendenti) ed esterni (i clienti e i cittadini). Questo si traduce nella costruzione di una cultura aziendale che mette al centro le persone: le loro esigenze, ma anche le loro ambizioni, nella vita quotidiana e lavorativa.  La sfida da perseguire è quella di mettere le persone (dipendenti, clienti e cittadini) al centro dell’azienda.

 

  • Esg in filiera: la sostenibilità non è più una questione della singola azienda. Le grandi imprese, per essere sostenibili, devono trainare i propri fornitori. È dunque necessario creare una cultura ESG di filiera anche attraverso formazione, modelli premianti (selezioni) o sistemi di supporto (commerciale o finanziario), alzando il velo sulle problematiche nascoste nella supply chain. La sfida è tutta qui.

 

L’azienda che agisce sugli stakeholder

Dare voce agli stakeholder. La figura dei “portatori di interesse” diventa cruciale per comprendere l’identità ESG di un’azienda. E proprio loro sono i protagonisti delle sfide dell’area “l’azienda che agisce sugli stakeholder”:
 
  • Stakeholder engagement: coinvolgere sempre di più gli stakeholder è benefico per l’intera value chain, nel segno della trasparenza e della fiducia. La sfida per il nuovo anno è definire modelli e processi di relazione e coinvolgimento degli stakeholder per costruire un percorso di strategico di sostenibilità.

 

  • Inclusione e Talenti: la valorizzazione delle diverse competenze comincia nel momento della selezione e prosegue nella costruzione dei percorsi di coinvolgimento, di carriera e nelle retribuzioni. La sfida individuata dal Gruppo Iren è quella di definire un modello che riconosca e promuova le nuove competenze professionali valorizzando i giovani e i talenti nella loro diversità.

 

L’azienda che agisce sull’innovazione

  • Misurarsi: i rating ESG non possono più essere un oggetto “sconosciuto”. Le aziende sono ormai continuamente valutate sotto il profilo ESG, con molteplici tipologie di score che restano decorrelati tra loro. Anche la regolamentazione europea sta imponendo la trasparenza di metodologie e obiettivi, per consentire una piena comprensione ci ciò che contiene lo strumento “rating ESG”. La sfida è diventare consapevoli dell’importanza delle informazioni ESG così da misurarle in modo corretto, efficiente ed efficace. Da qui, adottare kpi e modelli di scoring che supportino la propria materialità.
 
  • Finanza sostenibile: le banche servono sempre più come alleate nella complessità ESG. Gli istituti di credito diventano protagonisti in quanto spinti a ridisegnare le proprie politiche di credito sulla base della profilazione ESG del cliente. Per il Gruppo Iren la sfida 2024 in questo ambito è favorire un nuovo rapporto tra istituti e azienda, per renderli alleati nell’upgrade ESG a partire dalle relazioni con la propria supply chain.

 

 

  • Attenzione all’Ai: l’accelerazione tecnologica sta amplificando l’utilizzo della intelligenza artificiale (Ai). La sfida prioritaria in questo settore è promuovere l’adozione (interna ed esterna all’impresa) di una Responsible Artificial Intelligence (Rai), ovvero un approccio volto ad allineare l’utilizzo dei sistemi di Artificial Intelligence con lo scopo e i valori dell’azienda (purpose and values), o con quelli di sistema. Così da ridurne i rischi, pur sfruttandone le potenzialità, e garantendo un impatto aziendale innovativo.   

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