Costruire il futuro non significa prevederlo, ma dotarsi degli strumenti per immaginarlo e progettarlo insieme. È questo il senso profondo di Ecosistema Futuro, la nuova partnership ideata dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) per mettere il futuro – o meglio, i futuri – al centro del dibattito culturale, politico, economico e sociale dell’Italia. Lanciata nell’ambito di Future Day 2025, l’iniziativa – che conta già più di 30 soggetti - nasce dalla convinzione che essere sostenibili oggi vuol dire sapere guardare al lungo termine, all’impatto che le nostre azioni avranno oggi, nel 2030, nel 2050 e per le future generazioni, cioè chi non è ancora nato. Per farlo, serve dotarsi di strumenti che aiutino a costruire scenari diversi, insieme attorno a visioni condivise, e strumenti che misurino la trasformazione, per valutarne l’impatto sul lungo periodo,. In questo contesto, le imprese sono chiamate a un ruolo cruciale: non solo come attori economici, ma come costruttori di benessere e innovazione sociale. A EveryDay Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), racconta come e perché.
- Con Ecosistema Futuro, ASviS lancia una nuova partnership per mettere il futuro al centro del dibattito pubblico, coinvolgendo istituzioni, imprese, società civile e cittadini nel costruire visioni condivise e sostenibili a lungo termine.
- Le imprese sono protagoniste della transizione: investire in sostenibilità conviene, come dimostrano i dati Istat e CDP, che associano performance ambientali virtuose a risparmi e maggiore produttività, soprattutto nel manifatturiero.
- Secondo Giovannini, serve una trasformazione sistemica basata su co-creazione, misurazione d’impatto e capacità di andare “oltre il PIL” - come unico e solo indicatore - valorizzando strumenti come gli indicatori BES e la Valutazione di Impatto Generazionale.
- Le multiutility, come Iren, hanno un ruolo chiave nel guidare modelli di sviluppo inclusivi e a basse emissioni, investendo in rinnovabili, infrastrutture accessibili e cultura della transizione energetica.