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Future Day 2025, il futuro al centro del dibattito pubblico

8 maggio 2025

 

  • Al Future Day 2025, nel cuore del Festival dello Sviluppo Sostenibile, nasce Ecosistema Futuro, la rete per pensare e progettare il futuro del Paese con metodo e visione.

  • Luca Dal Fabbro, presidente Iren, invita i giovani a sviluppare una formazione flessibile e olistica per affrontare la transizione ecologica e le sfide globali.

  • Enrico Giovannini (ASviS): “Immaginare oggi il futuro è il primo passo per costruirlo. Servono scelte chiare e coraggiose da parte di politica e imprese”.

  • L’iniziativa raccoglie oltre 30 soggetti tra università, imprese e associazioni per disegnare scenari sostenibili e politiche a impatto generazionale.

Una giornata di dibattito pubblico, scientifico, culturale e politico per ragionare sui futuri possibili che l’Italia ha davanti a sé: nel cuore del Festival dello Sviluppo Sostenibile si è svolto il Future Day 2025, una giornata intensa di confronto e programmazione promossa dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con The Human Safety Net, l’Università Ca’ Foscari e con il contributo attivo del Gruppo Iren. All’interno dell’evento, infatti, il presidente Iren Luca Dal Fabbro ha partecipato al panel che ha ufficialmente lanciato Ecosistema Futuro, la nuova partnership ideata per mettere il futuro – o meglio, i futuri – al centro del dibattito culturale, politico, economico e sociale dell’Italia

Quali sono gli obiettivi di Ecosistema futuro

Viviamo un’epoca di profondi mutamenti climatici, tecnologici, demografici e culturali. Un tempo in cui convivono angoscia e speranza, paura e desiderio di costruire una società più giusta, più verde, più sostenibile. Per affrontare sfide di questa portata è necessario imparare a immaginare il futuro, esercitare il pensiero di lungo termine e costruirlo ogni giorno, senza delegarlo ad altri. È altrettanto fondamentale ascoltare le voci di chi, oggi, sta già contribuendo a delineare nuovi scenari attraverso la scienza, l’arte, l’attivismo, l’innovazione sociale.

 

In questo contesto e in questo momento storico - segnato da crisi multiple e trasformazioni rapide - Ecosistema Futuro si propone come un antidoto: una rete di confronto stabile e intersettoriale che raccoglie oltre trenta soggetti – tra università, centri di ricerca, imprese, media e organizzazioni civiche – impegnati nella costruzione di scenari sostenibili, solidali, innovativi e lungimiranti per l’Italia da qui al 2100.

 

L’iniziativa e la promozione di Ecosistema Futuro si ispira al Patto del Futuro approvato dalle Nazioni Unite nel 2024 e si radica nei principi dell’articolo 9 della Costituzione italiana, modificato nel 2022 su proposta della stessa ASviS, che ora include tra i compiti della Repubblica la tutela degli interessi delle generazioni future. L’obiettivo di Ecosistema Futuro è proprio questo: stimolare il pensiero strategico, studiare rischi e opportunità a lungo termine, disegnare percorsi concreti per uno sviluppo che rispetti i confini planetari e garantisca benessere e qualità della vita per tutte le persone.

 

Tra le proposte più rilevanti emerse: l’istituzione di unità di foresight – strutture pubbliche capaci di analizzare scenari futuri e orientare le decisioni politiche con metodo – e il completamento dell’iter della legge recentemente approvata dal Senato, che introduce l’obbligo di valutare l’impatto generazionale di ogni nuova normativa. Inoltre, entro il 2027 si intende convocare una grande Assemblea nazionale sul futuro, che coinvolga attivamente cittadine e cittadini, con il supporto della comunità scientifica, per decidere insieme le priorità di oggi in funzione del benessere di domani.

 

Il nostro futuro dipende dalla nostra capacità di immaginarlo. Avevamo quest’idea che oggi diventa realtà grazie all’impegno di persone e imprese” ha spiegato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS.

Dal Fabbro, presidente Iren, ai giovani: “Serve avere una visione complessiva del mondo”

Per pianificare politiche innovative, affrontare l’incertezza con lucidità e immaginare modelli alternativi di convivenza serve lungimiranza. Alla domanda “Il futuro della transizione ecologica nell’era di Trump che futuro è?” Luca Dal Fabbro afferma: La transizione energetica andrà avanti perché conviene anche economicamente. Pensate che produrre energia fotovoltaica in italia ha prezzi più bassi di quello che può produrre il gas o qualunque altro tipo di fonte. Sulla transizione energetica io sono ottimista sotto vari punti di vista: perché ormai è una traccia definita, perché economicamente conviene e perché il Paese più importante del mondo che è la Cina è prova che funziona”.

 

Disegnando un’attenta analisi geopolitica il Presidente Iren - parlando della Cina - ha aggiunto: “Loro stanno investendo molto più sull’economia verde che su quella marrone, quindi sul gas e sul carbone. Questo perché vogliono decarbonizzare le loro città. Se la Cina si muove in questo modo non ho dubbi che tutto il mondo si muoverà in questo modo perché la Cina in questa fase trumpiana ha una leadership stabile ed equilibrata che sta agglomerando attorno a sé molto consenso in Asia e non solo. Gli americani si renderanno conto che stanno perdendo la leadership morale del mondo e sulla transizione ecologica ed energetica giocheranno anche loro una partita. Oggi loro sono indietro da un punto di vista tecnologico: sulla tecnologia delle batterie, sulla costruzione di pannelli fotovoltaici ma recupereranno e questa attività porterà nuovi investimenti”.

Evento Future Day 2025 con proiezione su maxischermo – Una sala gremita di partecipanti assiste a un incontro con Luca Dal Fabbro in video collegamento.

L’intervento di Dal Fabbro si è focalizzato poi sui giovani e la necessità di formazione: “I giovani oggi devono avere la mente capace di guardare a tutte le sfaccettature perché questo mondo è un mondo che cambia repentinamente. Bisogna avere una mente flessibile e quindi una formazione”. Sempre riferendosi ai giovani ha affermato: “Devono avere una visione complessiva del mondo perché il mondo è guidato da forze visibili e invisibili, da scontri economici e culturali e per questo bisogna avere una visione olistica”. 

 

Il messaggio lanciato da Venezia è chiaro: immaginare oggi il futuro è il primo passo per costruirlo. In un mondo che cambia rapidamente, abbiamo bisogno di visione, di responsabilità e di strumenti concreti per accompagnare questa trasformazione. Con Ecosistema Futuro, l’Italia prova a raccogliere la sfida.

 

Iren nel Comitato di pilotaggio e tra i partner strategici di Ecosistema Futuro

Il ruolo di Iren nella costruzione di Ecosistema Futuro non si limita alla partecipazione al Future Day 2025: il Gruppo è infatti partner strategico dell’iniziativa e parte del Comitato di pilotaggio della rete.

 

Insieme a Entopan, Randstad Research e Toyota, Iren è uno dei quattro partner strategici che sostengono la visione e le attività di Ecosistema Futuro, contribuendo con risorse, competenze e progettualità. A questi si aggiungono Illimity e Fondazione Eriksson, che hanno fornito un contributo fondamentale alla fase di lancio.

 

Nei prossimi anni, la rete Ecosistema Futuro promuoverà sinergie, collaborazioni e progetti innovativi in ambiti chiave come la ricerca, la comunicazione, l’educazione, la democrazia deliberativa e il dibattito pubblico. Il metodo adottato sarà quello della transdisciplinarietà e del pensiero sistemico: un approccio che parte dalla convinzione che, per comprendere e orientare una società complessa come la nostra, sia necessario leggere le interconnessioni tra i diversi elementi, osservare come si influenzano a vicenda e analizzare le dinamiche di sistema che ne emergono.

 

Attraverso il suo contributo, il Gruppo Iren conferma la volontà di essere parte attiva nella costruzione di una visione condivisa del futuro, sostenendo la transizione non solo tecnologica e ambientale, ma anche culturale e civica.

Festival dello Sviluppo sostenibile, da nove anni un evento riferimento per la cultura della sostenibilità

Giunto alla sua nona edizione, il Festival dello Sviluppo Sostenibile nella cui cornice si è svolto il Future Day, è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

 

Un'occasione per diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Dalla sua prima edizione sono stati realizzati circa 6.400 eventi tra convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri e proiezione di documentari.

Ragazzi e adulti seduti in platea seguono con concentrazione l’evento.

Promosso ogni anno da ASviS, si è confermato anche in questa edizione un appuntamento imprescindibile per chi lavora e pensa in termini di sostenibilità. E il Future Day 2025, con la nascita di Ecosistema Futuro, rilancia l’urgenza e la possibilità di trasformare la visione e i buoni propositi in azioni concrete, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini in un processo corale di cambiamento. “Il Festival dimostra che la società civile, le imprese e le istituzioni possono mobilitarsi per consolidare la cultura dello sviluppo sostenibile - sottolinea Enrico Giovannini, Direttore scientifico di ASviS - Il nostro obiettivo è informare, coinvolgere e spingere politica e imprese a scelte chiare e coraggiose”.

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