Green

Dichiarazioni ambientali, le nuove regole varate dall'Unione europea a tutela della sostenibilità

19 febbraio 2024

Il Parlamento europeo ha dato il via libera a una direttiva che mira a migliorare l'etichettatura dei prodotti e vieta l'uso di dichiarazioni ambientali fuorvianti per proteggere i consumatori da pratiche di commercializzazione ingannevoli per aiutarli a compiere scelte di acquisto più informate e sostenibili.

 

La direttiva è stata approvata con 593 voti favorevoli, 21 contrari e 14 astensioni . A tal fine, saranno aggiunte all'elenco delle pratiche commerciali vietate una serie di strategie di marketing problematiche (il cosiddetto greenwashing) e nuove regole sull'obsolescenza precoce dei beni.

Quali sono le tutele previste dalle nuove regole 

Al centro delle nuove normative viene posto il benessere dei consumatori che può essere reso possibile grazie all’impegno degli operatori economici che hanno la responsabilità di fornire informazioni chiare, pertinenti e affidabili.

 

Le informazioni fornite dagli operatori economici sulle caratteristiche di un prodotto lungo tutta la sua catena del valore possono riguardare, ad esempio, la qualità e l'equità delle condizioni di lavoro della forza lavoro interessata, come salari adeguati, protezione sociale, sicurezza dell'ambiente di lavoro e dialogo sociale. Tali indicazioni possono anche riguardare il rispetto dei diritti umani, la parità di trattamento e di opportunità per tutti, compresi la parità di genere, l’inclusione e la diversità, i contributi alle iniziative sociali o gli impegni etici, quali il benessere degli animali. Le caratteristiche di un prodotto possono essere intese in senso ampio, che comprenda gli aspetti, l’impatto e le prestazioni ambientali e sociali di un prodotto.

 

Questa legge cambierà il quotidiano di tutti gli europei. Ci allontaneremo dalla cultura dello scarto, renderemo più trasparente il marketing e combatteremo l'obsolescenza prematura dei beni –ha dichiarato Biljana Borzan, relatrice della proposta - Le persone potranno scegliere prodotti più durevoli, riparabili e sostenibili grazie a etichette e pubblicità affidabili. Soprattutto, le aziende non potranno più ingannare le persone dicendo che le bottiglie di plastica sono buone perché l'azienda ha piantato alberi da qualche parte o dire che qualcosa è sostenibile senza spiegare come. Questa è una grande vittoria per tutti noi”.

Pubblicità più chiara e attendibile, perché è necessaria

Le regole varate dal Parlamento europeo mirano a rendere l'etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l'uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell'ambiente”, “rispettoso degli animali”, “verde”, “naturale”, "biodegradabile”, “a impatto climatico zero” o “eco”. Molti prodotti, infatti, riportano queste etichette ma spesso queste affermazioni non sono provate. L'Ue vuole assicurarsi che tutte le informazioni riguardanti l'impatto di un prodotto sull'ambiente, la durata, la riparabilità, la composizione, la produzione e l'uso siano supportate da fonti verificabili.

 

Sarà anche regolamentato l'uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro nell'Ue saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche.

 

Inoltre, la direttiva vieterà le dichiarazioni che suggeriscono un impatto sull'ambiente neutro, ridotto o positivo in virtù della partecipazione a sistemi di compensazione delle emissioni.

lavatrice

La durabilità al primo posto

Un altro importante obiettivo della nuova legge è far sì che produttori e consumatori siano più attenti alla durata dei prodotti. In futuro, le informazioni sulla garanzia dovranno essere più visibili e verrà creato un nuovo marchio armonizzato per dare maggiore risalto ai prodotti con un periodo di garanzia più esteso.

 

La direttiva vieta anche le dichiarazioni infondate sulla durabilità, impedendo alle aziende di ingannare i consumatori con dichiarazioni fuorvianti - “la lavatrice durerà per 5.000 cicli di lavaggio” - se questo non è vero in termini di tempo o intensità di utilizzo in condizioni normali. 

 

Per combattere ulteriormente l’obsolescenza prematura delle merci, le nuove norme vietano di presentare beni come riparabili quando non lo sono, garantendo che i consumatori possano fidarsi delle dichiarazioni fatte dai produttori riguardo alla riparabilità dei prodotti.

 

La direttiva deve ora ricevere l'approvazione definitiva da parte del Consiglio, dopo questo passaggio il testo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione: a quel punto, gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale.

 

Le iniziative dell’'Ue per promuovere il consumo sostenibile

L'Ue sta lavorando su altri fronti con l'obiettivo di proteggere i consumatori e promuovere il consumo sostenibile. Tra i temi in cui le istituzioni europee stanno agendo ci sono:

 

- asserzioni ambientali: l'Ue vuole richiedere alle aziende di corroborare le affermazioni ambientali utilizzando una metodologia standard.

- ecodesign: l'Ue vuole introdurre norme minime nello sviluppo dei prodotti per rendere quasi tutti i prodotti sul mercato sostenibili, durevoli ed ecologici.

- diritto alla riparazione: l'Ue vuole garantire il diritto dei consumatori di far riparare i prodotti e promuovere la riparazione invece di gettare via e acquistare nuovi prodotti.

 

Azioni trasversali per un obiettivo comune: difendere la sostenibilità in più ambiti di intervento.

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