Energia

C come Cabina primaria, che cos'è e come funziona

8 aprile 2024

Niente black out e una facilitazione concreta per la condivisione, all’interno delle comunità energetiche, per la condivisione di energia rinnovabile nella rete elettrica. Questi sono alcuni dei ruoli svolti dalle cosiddette cabine primarie, o cabine di alta tensione. A Torino, entro il 2026 ce ne saranno 13. Il loro ruolo nel sistema elettrico è quello di porsi come nodo fondamentale: la cabina primaria, infatti, riceve l’elettricità dalla linea in alta tensione della rete di trasmissione nazionale e la trasforma in media tensione, in modo che possa essere distribuita sul territorio a cittadini e imprese.

 

La struttura, riducendo la tensione elettrica, è in grado di evitare pericoli e aumentare la sicurezza della linea. Inoltre permette di gestire e coordinare l’energia che proviene da fonti sostenibili immettendola nella rete elettrica esistente.

Quali sono le funzioni principali di una cabina primaria

 

La cabina primaria è situata in punti strategici della rete per ottimizzare la distribuzione dell'energia su vasta scala. Tra le sue funzioni principali ci sono:

 

·       Ricezione dell'energia ad alta tensione: la cabina primaria riceve energia elettrica ad alta tensione (di solito tra i 132 e i 300 kV) dalle centrali elettriche o da altre cabine di trasformazione.

·       Trasformazione della tensione: all'interno della cabina primaria, ci sono trasformatori che riducono la tensione dell'energia ricevuta a un livello più basso, tipicamente 15-30 kV, adatto per la distribuzione su medie distanze.

·       Distribuzione: dopo la trasformazione, l'energia a media tensione viene inviata attraverso le linee di distribuzione a cabine secondarie o direttamente a grandi utenti. Le cabine secondarie ridurranno ulteriormente questa tensione per l'uso domestico e commerciale.

 

Oltre a svolgere le sue funzioni principali, la cabina primaria è particolarmente utile per la condivisione di energia sostenibile. Con l'aumento delle fonti di energia rinnovabile, infatti, la rete elettrica deve adattarsi alle loro caratteristiche di variabilità e intermittenza. Le cabine primarie sono equipaggiate con tecnologie avanzate che permettono di integrare queste fonti rinnovabili efficacemente. Questi sistemi di controllo avanzati non solo gestiscono l'ingresso variabile di energia ma aiutano anche a mantenere stabile la rete di fronte a fluttuazioni improvvise di produzione o consumo. Inoltre, migliorano l'efficienza energetica attraverso la riduzione delle perdite di trasmissione e un migliore adattamento della distribuzione alla domanda reale. Questa efficienza è cruciale per ridurre gli sprechi di energia e per assicurare che le risorse energetiche siano utilizzate nel modo più sostenibile possibile.

cabina

Iren investe sulla resilienza delle reti con le cabine primarie a Torino

 

 

Il Gruppo Iren investe sulla resilienza delle reti elettriche, così da garantire al sistema elettrico di rispondere alle sfide del presente e adattarsi agli imprevisti, dovuti anche agli effetti dei cambiamenti climatici. A questo obiettivo risponde la cabina di trasformazione primaria Arbarello, la più grande cabina sotterranea della città di Torino.

 

La struttura di Arbarello, a 20 metri di profondità, permette di alimentare circa 60.000 abitazioni grazie a due trasformatori a bassissimo impatto ambientale. Oltre a svolgere le sue funzioni, l’impianto diventa anche un luogo di educazione e conoscenza con Eduiren, ospitando un percorso educativo che comincia dall’aula didattica all’ingresso e prosegue direttamente nella cabina primaria. Qui, grazie a illustrazioni e immagini ad hoc, studenti e visitatori possono comprendere il funzionamento dei macchinari e scoprirne le particolarità.

 

Alla cabina di Arbarello, nel capoluogo piemontese, si aggiungeranno altre due cabine primarie: nel quartiere Barca - a fine 2025 - e in borgo Filadelfia - nel 2026. La prima, alta 10 metri, prenderà forma a fine 2025 in strada delle Cascinette, quartiere Barca, periferia Nord della città e ospiterà due trasformatori che prenderanno energia da tre linee l'alta tensione a 130 mila volt e la faranno scendere a 22 mila volt.

 

Per la seconda - che sarà aperta nel 2026 con sede in corso Bramante a borgo Filadelfia - oltre all' aspetto tecnico, Iren sta prestando particolare attenzione nell’evoluzione del progetto anche all'aspetto architettonico: creare infrastrutture piacevoli anche da un punto di vista visivo e paesaggistico.

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