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A Reggio Emilia nuovi spazi dedicati all'educazione ambientale, a farne parte anche il centro di riciclaggio creativo "Remida"

9 aprile 2024

Una ex fabbrica può diventare un luogo di sostenibilità. È dentro il progetto di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Emilia, sviluppato da STU Reggiane SpA che l’ex Caffarri, un vecchio mangimificio, si trasformerà in uno spazio dedicato a ricerca, educazione e sostenibilità, in dialogo con il quartiere, la città e le comunità del mondo.

 

L’ex edificio riqualificato verrà gestito dalla Fondazione Reggio Children, che promuove un’educazione di qualità per il benessere delle comunità nel mondo attraverso laboratori di ricerca. A fine marzo, nei locali recuperati, sono state presentate le nuove attività che partiranno da ottobre: laboratori e progetti educativi. Gli ambienti del vecchio complesso, infatti, ospiteranno le attività di Remida: il Centro di Riciclaggio Creativo, progettato dal Comune di Reggio Emilia, Iren e Fondazione Reggio Children.

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Da ex fabbrica a luogo green, per imparare divertendosi

La storia dell’edificio ha inizio con la falegnameria delle Officine Meccaniche Reggiane che, con i suoi 12.000 dipendenti, sono state la più grande fabbrica di Reggio Emilia. Poi lo stabile divenne mangimificio. Mentre ora l’ex Caffarri, a pochi passi dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi e da Reggiane Parco Innovazione, sarà un polo di studio per la ricerca della sostenibilità. Il 23 marzo scorso, Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia, Carla Rinaldi, Presidente di Fondazione Reggio Children, Luca Torri, Amministratore Delegato STU Reggiane spa e Cristian Fabbi, Direttore di Fondazione Reggio Children hanno condotto l’evento: “Un’architettura per la Fantastica”.

 

Durante l’incontro sono state introdotte le attività degli spazi rigenerati, che saranno diversificate, ma rientreranno tutte nell’ambito educativo. Fondazione Reggio Children ambienterà qui la propria ricerca su educazione di qualità, solidarietà, rigenerazione, sostenibilità sociale e ambientale, apprendimento creativo, cercando interazioni e convergenze e coinvolgendo nuovi partner. I primi progetti vedranno al centro il “play and learning in the digital age” con The LEGO Foundation, il dottorato con Desu-Unimore, ma anche la pedagogia della sostenibilità, grazie a Remida e al Centro di Riciclaggio Creativo.

 

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Remida, un cambio di prospettiva

Il Centro Remida di Reggio Emilia è un progetto e un luogo nel quale la ricerca sulla sostenibilità e la creatività a partire dai materiali di scarto industriali sono le protagoniste indiscusse. Il Centro di Riciclaggio Creativo recupera ogni anno più di 15 tonnellate di materiale di scarto tra cui eccessi di produzione, materiale invenduto o fallato da oltre 200 aziende del territorio per poi offrirle gratuitamente a scuole e associazioni.

 

L'obiettivo è portare alla riqualificazione del concetto di “inutile”, fino alla comprensione del fatto che anche gli scarti possono essere una proposta educativa. E i materiali di scarto, come ritagli, eccessi di produzione o fondi di magazzino vengono raccolti da Iren come rifiuti e offerti come risorse.

Con Remida le possibilità di formazione sono diverse: si può accedere alla visita guidata, al workshop, ma anche a percorsi di approfondimento di più giorni, a Reggio Emilia o in altre sedi, in modalità online o mista. L’offerta formativa vuole spingere a guardare con altri occhi l’ecosistema produttivo e pensarlo in chiave circolarità e sullo sfondo delle sfide dell’Agenda 2030. Un obiettivo comune a quanto si sta facendo negli spazi dell’ex fabbrica.

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