Innovazione

Riciclo pannelli fotovoltaici: come Iren li trasforma da rifiuti in risorse

14 novembre 2025
  • L’Italia si prepara a gestire oltre 4,5 milioni di tonnellate di pannelli solari a fine vita entro il 2050: una sfida ambientale e industriale che può trasformarsi in un’opportunità per l’economia circolare.
 
  • Con l’impianto di Rapolano Terme, Iren introduce una struttura all’avanguardia capace di recuperare fino al 95% dei materiali presenti nei moduli fotovoltaici, tra cui vetro, silicio, rame e alluminio, senza processi chimici o termici.
  • Il progetto crea valore per il territorio grazie a nuovi posti di lavoro, sviluppo di competenze e nascita di una filiera locale specializzata nel trattamento dei rifiuti tecnologici, in un settore in forte espansione.
 
  • Il centro di riciclo toscano si distingue per stabilità societaria, tecnologia scalabile e visione anticipatrice: una risposta concreta alla crescente domanda di infrastrutture per la transizione energetica nazionale

 

L’avanzata del fotovoltaico in Europa è una storia di successo per la transizione energetica. Ma ogni trasformazione porta con sé nuove sfide.

 

Secondo un’ultima ricerca del 2025 - condotte in collaborazione con le università di Catania e Palermo - entro il 2030-2050, il nostro Paese dovrà gestire oltre 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti da pannelli solari (PV waste). Un dato che posiziona l’Italia tra i Paesi europei con il carico più elevato di moduli a fine vita, frutto del boom di installazioni avvenuto tra il 2005 e il 2015.

 

Milioni di pannelli realizzati con silicio, vetro, alluminio, plastica e metalli preziosi - materiali riciclabili e potenzialmente molto remunerativi - dovranno essere correttamente raccolti, trattati e reinseriti nelle filiere industriali. Il materiale principale è il vetro, che costituisce la maggior parte del peso dei moduli, seguito da alluminio, plastiche, silicio, rame e, in quantità minori, metalli preziosi come argento.

 

Una corretta gestione potrebbe trasformarsi in una nuova “miniera urbana”: decine di milioni di tonnellate di materie prime seconde, riducendo la dipendenza dell’Europa da filiere estere e da materiali critici. Ma oggi gli impianti di riciclo e smaltimento non sono all’altezza delle sfide del settore e il rischio è quello di trovarsi impreparati ad affrontare un flusso crescente di rifiuti tecnologici. 

 

È in questo scenario che si inserisce il lavoro del Gruppo Iren, impegnato a trasformare un potenziale problema ambientale in una nuova filiera dell’economia circolare. Iren, infatti, ha recentemente inaugurato un impianto di riciclo nella provincia di Siena, precisamente nel Comune di Rapolano Terme - in località Sentino (Siena). Per il tramite della controllata Iren Ambiente Toscana, il Gruppo ha perfezionato l’acquisizione del controllo della società Semia Green, azienda attiva nel campo dell’economia circolare. La restante quota del capitale sociale è detenuta da Sienambiente, già socio di Semia Green ed in cui il Gruppo Iren è presente con una partecipazione del 40%.

Il polo toscano del riciclo del fotovoltaico

Nel cuore dell’area industriale di Rapolano Terme, l’impianto è destinato a diventare un punto di riferimento nazionale: una struttura avanzata per il trattamento dei pannelli fotovoltaici esausti, gestita da Semia Green, società partecipata al 51% da Iren Ambiente Toscana e per il restante da Sienambiente, di cui Iren detiene a sua volta una quota del 40%.

 

L’impianto è autorizzato per il recupero di 9 mila tonnellate annue di moduli a fine vita - e promette di recuperare il 98% dei materiali che costituiscono i pannelli - e rappresenta una delle infrastrutture più moderne d’Europa.

 

L’innovativa struttura permette di recuperare materiali come alluminio, vetro, silicio, e rame da avviare alle industrie del riciclo, configurandosi come uno degli impianti più innovativi per la gestione dei pannelli fotovoltaici a fine vita. Tutte le principali componenti dei pannelli sono avviate a riciclo o recupero. I materiali in uscita dall’impianto sono classificati come prodotti utili a ridurre il consumo di risorse naturali.


Il sito toscano, inoltre, nasce per rispondere a una doppia vocazione: dare una risposta immediata alla crescente domanda di trattamento dei rifiuti fotovoltaici e prepararsi all’aumento delle quantità previsto nel 2040-2050, quando la maggior parte degli impianti installati nel primo decennio del boom solare dovrà essere sostituita.

pannelli solari

Le potenzialità dell’impianto: riciclare e recuperare il 95% delle componenti dei pannelli fotovoltaici

 

L’impianto è dotato di tecnologia avanzata e di un solido piano industriale e garantisce il riciclo/recupero del 95% delle componenti che costituiscono i pannelli fotovoltaici. I materiali in uscita - vetro, alluminio, silicio, rame e plastiche - sono classificati come prodotti e non come rifiuti, pronti per essere reimmessi nelle filiere produttive.

 

I trattamenti attraverso i quali sono trattati i pannelli a fine vita sono di natura meccanica e comportano la rimozione del telaio in alluminio e della scatola di giunzione, la devetratura, la separazione del silicio, del rame e dei materiali plastici. La tecnologia utilizzata non prevede trattamenti chimici o termici, per cui l’attività non produce emissioni di alcun genere. Oltre alla virtuosa dimensione ambientale, l’impianto genere un impatto economico positivo sul territorio. Il progetto, infatti, ha comportato la creazione di 15 nuovi posti di lavoro, lo sviluppo di nuove competenze tecniche nel riciclo avanzato e la nascita di una filiera locale che coinvolge trasportatori, fornitori e aziende dell’indotto.

Iren come modello dell’economia circolare

L’impianto di Rapolano Terme costituisce oggi una delle risposte più avanzate e immediatamente operative al tema dei pannelli fotovoltaici a fine vita in Italia. Il modello toscano presenta due caratteristiche che lo rendono replicabile: stabilità societaria e integrazione pubblico-privata, grazie alla sinergia tra Iren Ambiente Toscana e Sienambiente, e tecnologia industriale scalabile, pensata per aumentare la capacità nei prossimi anni in funzione della domanda del mercato. Nel 2025 è stata attivata la prima linea di trattamento e nel 2026 entrerà in funzione la seconda, raddoppiando il potenziale produttivo dell’impianto. Entro il prossimo anno si ipotizza di trattare 450 mila pannelli fotovoltaici all’anno, 1500 al giorno.

 

Il Centro di Riciclo di Rapolano Terme non è solo un impianto tecnico: è la prima tessera di una strategia più ampia, in cui Iren investe per costruire infrastrutture in grado di sostenere la transizione energetica nazionale. In un settore in cui gli impianti disponibili sono ancora insufficienti rispetto ai volumi futuri, la presenza di strutture industriali moderne e distribuite sul territorio sarà decisiva per evitare che l’Italia venga travolta dal crescente flusso di rifiuti solari.


Grazie a una visione anticipatrice, alla collaborazione con partner pubblici e a tecnologie d’avanguardia, Iren è oggi tra i protagonisti della nuova filiera del riciclo fotovoltaico: una filiera che trasforma i rifiuti in risorse e che mette in pratica, con coerenza e concretezza, i principi dell’economia circolare.L’impianto di Rapolano Terme costituisce oggi una delle risposte più avanzate e immediatamente operative al tema dei pannelli fotovoltaici a fine vita in Italia. Il modello toscano presenta due caratteristiche che lo rendono replicabile: stabilità societaria e integrazione pubblico-privata, grazie alla sinergia tra Iren Ambiente Toscana e Sienambiente, e tecnologia industriale scalabile, pensata per aumentare la capacità nei prossimi anni in funzione della domanda del mercato. Nel 2025 è stata attivata la prima linea di trattamento e nel 2026 entrerà in funzione la seconda, raddoppiando il potenziale produttivo dell’impianto. Entro il prossimo anno si ipotizza di trattare 450 mila pannelli fotovoltaici all’anno, 1500 al giorno.

 

Il Centro di Riciclo di Rapolano Terme non è solo un impianto tecnico: è la prima tessera di una strategia più ampia, in cui Iren investe per costruire infrastrutture in grado di sostenere la transizione energetica nazionale. In un settore in cui gli impianti disponibili sono ancora insufficienti rispetto ai volumi futuri, la presenza di strutture industriali moderne e distribuite sul territorio sarà decisiva per evitare che l’Italia venga travolta dal crescente flusso di rifiuti solari.


Grazie a una visione anticipatrice, alla collaborazione con partner pubblici e a tecnologie d’avanguardia, Iren è oggi tra i protagonisti della nuova filiera del riciclo fotovoltaico: una filiera che trasforma i rifiuti in risorse e che mette in pratica, con coerenza e concretezza, i principi dell’economia circolare.

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