Energia

Con Iren arriva a Rovigo il primo grande impianto agrivoltaico avanzato in Italia

19 agosto 2024

Coniugare sostenibilità e agricoltura è possibile attraverso l’agrisolare, detto anche agrivoltaico: un sistema di approvvigionamento energetico che combina le potenzialità del settore agricolo con la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili (fotovoltaico). Ed è a partire dalle promesse di questa combinazione che il Gruppo Iren annuncia la realizzazione del primo grande impianto agrivoltaico avanzato a Rovigo, che entrerà in funzione entro il 2027.

illustrazione di un impianto agrivoltaico e di un contadino con un cesto pieno di frutta e verdura

Un progetto ambizioso: l’agrivoltaico a Rovigo

Quello in realizzazione a Rovigo è il primo progetto italiano di grandi dimensioni di agrivoltaico avanzato: una soluzione innovativa che coniuga agricoltura e produzione fotovoltaica attraverso l’installazione di strutture e pannelli a oltre 2 metri da terra, garantendo la possibilità di coltivare quasi tutta la superficie del campo.

L’impianto, che ha una potenza complessiva autorizzata di 49 MWp, oltre a 50 MW di storage, avrà un’estensione di 65 ettari e una produzione annua attesa di 80 GWh, pari al consumo di circa 30mila famiglie.

Questo progetto è frutto dell’acquisizione - da parte di Iren Green Generation, società del Gruppo Iren dedicata allo sviluppo delle rinnovabili - della società Agrovoltaica Srl, titolare dell’autorizzazione per la realizzazione del primo grande impianto agrivoltaico avanzato in Italia. L’investimento complessivo atteso per la realizzazione dell’impianto è di circa 54 milioni di euro.
 

“Questa operazione consolida la leadership nel nostro Gruppo sul piano dello sviluppo delle rinnovabili e delle best practice industriali. L’impianto che realizzeremo a Rovigo si caratterizza, infatti, per dimensione, tecnologia e localizzazione geografica, come di interesse strategico per l’azienda, in coerenza con gli obiettivi del nostro Piano Industriale. Il progetto, che ci ha visti subentrare ad una società di Egea, ci consente di valorizzare già da ora la nostra partnership con il gruppo albese, in attesa del closing atteso per l’inizio di agosto. Inoltre permette di riservare la giusta attenzione al settore agricolo, fondamentale per il nostro Paese”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del Gruppo Iren.

 

Perché l’agrisolare è importante

 

L'agrivoltaico è un sistema integrato che combina la produzione di energia solare con l'attività agricola, rappresentando una soluzione ibrida di energia pulita. Questa sinergia consente di generare energia rinnovabile tramite pannelli solari senza intralciare i raccolti e l'allevamento. L'agrisolare favorisce il processo di decarbonizzazione del sistema energetico, massimizzando nello stesso tempo la sostenibilità economica delle imprese agricole italiane.


Numerosi sono i vantaggi che derivano dall’uso dell’agrivoltaico: innanzitutto consente ai proprietari terrieri di diversificare le loro fonti di reddito, ottenendo profitti sia dalle colture agricole che dalla vendita di energia solare. Inoltre, contribuisce a ridurre l'erosione del suolo, migliora la qualità dell'aria, promuove la conservazione delle risorse naturali e aiuta a diminuire le emissioni di gas serra, favorendo un approccio più sostenibile alla produzione di energia.

in primo piano un pannello solare e in secondo piano quattro mucche al pascolo

Come funziona l’agrivoltaico

Fotovoltaico e natura convivono grazie alla suddivisione degli spazi. Tra le file di pannelli solari e attorno a essi vengono coltivate varie tipologie di colture agricole, come cereali, ortaggi, o addirittura alberi da frutto: le colture sono scelte in base alle condizioni locali, alle stagioni e alle esigenze dell’agricoltore. 
 

I pannelli solari, rialzati da terra, sono capaci di ruotare intorno a uno o due assi tra loro ortogonali. In questo modo, nel corso della giornata i pannelli si muovono in base alla posizione del sole scegliendo l’orientamento migliore. Questo sistema è definito “di inseguimento solare”: i pannelli sono sempre orientati verso il sole e non producono ombra l’un l’altro.

Un sistema ibrido che da un lato porta al limite massimo la produzione di energia solare e dall’altro amplifica la resa agricola. In questo modo, il processo agricolo può cambiare, diventando più competitivo, redditizio ed ecosostenibile.

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