Energia

Agrovoltaico: l'innovazione che rende sostenibile l'agricoltura

25 maggio 2022

 

Il settore delle energie rinnovabili è in grande espansione e non si ferma. Tra le strade innovative che si stanno sperimentando, si distingue un ambito ancora poco indagato ma molto promettente in termini di efficienza energetica e sviluppo sostenibile: l’agrovoltaico. 

Sistema integrato di produzione di energia solare e agricola, l’agrovoltaico è una forma ibrida di produzione di energia pulita che coinvolge da un lato l’agricoltura e dall’altro le fonti rinnovabili. Questa combinazione, infatti, permette di produrre energia pulita tramite pannelli solari ma senza ostacolare i raccolti e l’allevamento. 

I vantaggi che presenta sono innumerevoli e – sulla scia delle sperimentazioni già avviate in Francia e Germania, anche l’Italia guarda con interesse alle potenzialità di questo nuovo sistema. 

 

Agrovoltaico: cos’è e quali sono i suoi vantaggi

I pannelli solari rappresentano una tecnologia green ben nota nelle sue funzionalità: sempre più diffusi sui tetti e sui balconi delle case, presto potrebbero diffondersi sempre di più anche sui campi agricoli come indubbia risorsa del futuro. L’agrovoltaico, infatti, è un sistema integrato tra tecnologia e tradizione che promette grandi vantaggi per l’uomo e il pianeta. Cosa fa? Produce energia verde, migliora la resa dei terreni e consente un importante risparmio. Come? Tramite l’installazione di pannelli solari sui terreni agricoli per la produzione di energia, preservando allo stesso tempo allevamento e agricoltura. Questo innovativo sistema, infatti, consente di unificare le due attività integrando all’installazione dei pannelli solari lo spazio necessario per agricoltura e allevamento.

Un sistema ibrido che da un lato porta al limite massimo la produzione di energia solare e dall’altro amplifica la resa agricola. I pannelli solari, infatti, facendo ombra riducono lo stress termico a cui sono sottoposte le colture e permettono loro di crescere al massimo della loro forma e di essere protette da eventi climatici estremi. In questo modo, il processo agricolo può cambiare, diventando più competitivo, redditizio e ecosostenibile. 

L'agrovoltaico porta al limite massimo

la produzione di energia solare e amplifica la resa 

agricola.

agrivoltaico - pannelli solari in campo coltivato

Agrovoltaico: come funziona un impianto 

Le potenzialità dell’agrovoltaico sono numerose e promettenti: per concretizzarle è necessario installare sui terreni agricoli dei pannelli solari alti da terra circa cinque metri, capaci di ruotare intorno ad uno o due assi tra loro ortogonali. In questo modo, nel corso della giornata i pannelli si muovono in base alla posizione del sole scegliendo l’orientamento migliore.

 

Si tratta di un sistema di inseguimento solare che viene gestito da un’unità elettronica che controlla il movimento dei pannelli per fare in modo che siano sempre orientati verso il sole e che non producano ombra l’un l’altro. Un meccanismo innovativo che riesce ad implementare la produzione di energia del 30% rispetto agli impianti fotovoltaici fissi. 

Per l’installazione degli impianti di agrovoltaico  il governo, tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha stanziato 1,1 miliardi di euro: l’intento preciso è quello di incrementare questi sistemi e raggiungere gli obiettivi inclusi nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 che, per l’Italia, prevede la realizzazione di 32 GW di nuovo fotovoltaico nei prossimi 9 anni. Una sfida ambiziosa che mette l’innovazione al centro e apre nuovi percorsi virtuosi nella produzione di energia rinnovabile. 

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