Energia

FlexCHESS, il sistema energetico del futuro è flessibile e virtuale

28 luglio 2025
  • L’obiettivo di FlexCHESS è studiare le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei sistemi energetici per l’integrazione flessibile di diversi sistemi di accumulo, per rendere le reti più resilienti e pronte ad una sempre maggiore integrazione di rinnovabili intermittenti.

  • Il cuore tecnologico del progetto è il concetto di Hybrid Energy Storage System (HESS): un sistema di accumulo ibrido che integra sistemi di accumulo virtuali e fisici per fornire flessibilità alle reti elettriche, ottimizzando in tempo reale le sorgenti a disposizione per bilanciare domanda e offerta di energia.

  • Iren e Iren Energia partecipano al progetto con un pilota installato in una sede aziendale del Gruppo a Torino, dove vengono testati sistemi di accumulo avanzati integrati a fonti rinnovabili e tecnologie digitali che attuano strategie di Demand Response con accumulo virtuale, in collaborazione con i partner europei del progetto.

Sviluppare soluzioni che permettano l’uso combinato e intelligente di diversi sistemi di accumulo dell’energia (Energy Storage Systems – ESS) sia fisico (es: batterie) che virtuale (es: strategie di controllo attivo della domanda): con questo obiettivo nasce FlexCHESS, progetto europeo co-finanziato dal programma Horizon Europe della Commissione Europea. Coordinato dall’Università di Aix-Marseille, il progetto vede la partecipazione di 13 partner provenienti da 8 paesi in Europa; tra i partner sono presenti anche le società Iren e Iren Energia che, con il loro costante lavoro indirizzato verso innovazione e ricerca, partecipano curando lo sviluppo del pilota italiano.

 

Avviato nel dicembre 2022, FlexCHESS si propone di superare i limiti tradizionali delle reti elettriche centralizzate, sperimentando una rete flessibile in grado di adattarsi in tempo reale alla domanda e all’offerta di energia grazie al supporto di tecnologie digitali avanzate.

 

Infatti, l'introduzione su larga scala delle fonti energetiche rinnovabili ha reso necessario un nuovo paradigma operativo poiché le rinnovabili sono caratterizzate da incertezza e volatilità. Inoltre, i sovraccarichi delle reti di trasmissione e distribuzione possono farsi più frequenti ed è quindi necessario fronteggiarli nel modo più efficace possibile. Diventa quindi centrale il ruolo degli Energy Storage Systems (ESS), sistemi energetici progettati per immagazzinare energia elettrica prodotta in eccesso e rilasciarla quando c’è maggiore necessità, permettendo un bilanciamento tra domanda e offerta e contribuendo ad una maggiore stabilità delle reti elettriche. Questa funzione può essere svolta sia da sistemi basati su accumuli elettrici come le batterie elettrochimiche sia dal controllo attivo della domanda di energia dove si sfruttano carichi modulabili – come la ricarica dei veicoli elettrici o il condizionamento degli edifici – per far collimare domanda e offerta di energia, in un meccanismo comunemente etichettato come Demand Response.

 

Il progetto FlexCHESS mira proprio a sviluppare soluzioni in grado di orchestrare le opportunità offerte da queste due opzioni e le attività progettuali vogliono sviluppare un approccio alla flessibilità basato sulla possibilità di sfruttare e aggregare in un’unica infrastruttura virtuale diversi sistemi ibridi (fisici e virtuali) di stoccaggio dell'energia per fornire diversi servizi di flessibilità alla rete elettrica, contribuendo a fronteggiare le richieste del mercato elettrico, degli utenti e del clima.

 

L’obiettivo ultimo è assicurare il massimo livello di interoperabilità delle soluzioni proposte. Per convalidare e valutare le soluzioni proposte, sono previsti cinque siti pilota dimostrativi con diverse risorse in diversi Paesi europei, tra cui quello italiano in cui Iren e Iren Energia sono attivamente coinvolti e che si focalizza sull’applicazione delle logiche sviluppate nel progetto in edifici per uffici e per la produzione. Il progetto FlexCHESS mira a definire diversi scenari che consentiranno di valutare le prestazioni e la capacità di flessibilità tramite test in campo o tramite simulazioni: così, il progetto si presenta come una soluzione operativa e concreta per affrontare le incertezze legate ad una sempre maggiore integrazione di energie rinnovabili intermittenti nelle reti elettriche. L’obiettivo è valutare le potenzialità dei sistemi integrati per fornire servizi di flessibilità alla rete elettrica, come il bilanciamento del carico e la gestione delle variazioni nella produzione da fonti rinnovabili.

Il progetto pilota a Torino

Il sito scelto per la sperimentazione del pilota italiano si trova a Torino, all’interno di una delle sedi aziendali di Iren ed Iren Energia.

 

Il pilota vede in fase di test un sistema di accumulo ibrido (fisico e virtuale) che mette in rete diverse componenti già presenti nella sede, tra cui: un impianto fotovoltaico, alcune colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, gruppi frigoriferi utilizzati per il raffrescamento ambientale ed una batteria al litio con capacità di modulazione all’avanguardia fornita da Toshiba, uno dei partner tecnologici del progetto. Le sperimentazioni sul pilota italiano sono in corso di svolgimento, grazie alla collaborazione anche degli altri partner di progetto, e delle strutture interne coinvolte. Il progetto prevede anche un’infrastruttura di condivisione e trasmissione dei dati degli asset oggetto del pilota con la piattaforma di progetto FlexCHESS, che diversi partner di progetto stanno sviluppando e testando per le finalità del progetto.

Un gruppo di persone in posa davanti alla sede del Gruppo Iren, con l’edificio in acciaio moderno sullo sfondo e il logo Iren visibile a destra.

Un confronto europeo per obiettivi di larga scala: la General Assembly a Torino

Torino è stata protagonista dell’ultima General Assembly del progetto FlexCHESS, un’occasione importante di incontro tra i partner di progetto organizzata e ospitata da Iren e Iren Energia lo scorso 28 e 29 maggio.

I partecipanti hanno potuto osservare da vicino gli asset del pilota italiano e vedere concretamente l’applicazione delle tecnologie discusse per testare la flessibilità offerta da tecnologie elettriche e sistemi di accumulo.

L’evento ha rappresentato un momento importante di aggregazione e condivisione tra i partner, provenienti da diversi paesi europei, favorendo lo scambio di idee e la collaborazione internazionale, e rafforzando i legami tra i partner europei per promuovere l’innovazione nel settore energetico.

Il progetto FlexCHESS è un passo concreto verso un futuro energetico più resiliente, sostenibile e democratico, dove ogni elemento – dal pannello solare alla batteria dell’auto elettrica – può contribuire attivamente al funzionamento della rete elettrica.

 

L’esperienza del pilota torinese - e più in generale del progetto FlexCHESS - vuole dimostrare che è possibile costruire un modello distribuito, dove l’energia viene gestita non solo in modo efficiente, ma anche intelligente, flessibile e partecipato.

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