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Genere, salute e lavoro: Iren alla 4 Weeks 4 Inclusion

23 novembre 2023

Quattro settimane e più di 300 eventi dedicati alla diversità e all’inclusione. Dal 12 ottobre al 14 novembre si è tenuta la 4 Weeks 4 Inclusion e, per il terzo anno consecutivo, anche il Gruppo Iren ne è stato protagonista.

 

L’uguaglianza di genere è uno dei valori fondanti del Gruppo, in linea con la mission di perseguire uno sviluppo sostenibile e paritario, come dimostra la rinnovata inclusione  nel Gender-Equality Index di Bloomberg.

 

Ma, molto più a fondo, diversità e inclusione sono valori e pilastri della cultura aziendale del Gruppo. Per questo motivo Alessandro Rusciano -  direttore del Personale e Organizzazione del Gruppo Iren  - e Luca Buzio - medico Coordinatore di Iren  - hanno preso parte al panel “Genere, salute e lavoro” organizzato durante la 4 Weeks 4 Inclusion: un’occasione per confrontarsi e mettere a sistema idee e competenze.

 

donna al computer

Il Gruppo Iren alla 4 Weeks 4 Inclusion

L’intervento che ha visto protagonista Iren, particolarmente focalizzato sulla salute di genere, ha spaziato dalle differenze biologiche tra i lavoratori e le lavoratrici ai costrutti sociali, come il genere, che invece condizionano l’attribuzione dei compiti e quindi anche le visibili disuguaglianze nel mondo del lavoro.

 

Al centro del dibattito la salute, tematica fondamentale introdotta nella discussione dalla prefazione di una monografia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ad essa dedicata: “Il lavoro, formale e informale, retribuito e non retribuito, gioca un ruolo importante nel determinare la ricchezza, il potere e il prestigio degli uomini e delle donne. Questo genera disuguaglianze di genere nella distribuzione delle risorse, benefits e responsabilità. Il luogo di lavoro può rappresentare il contesto dove le diseguaglianze di genere sono sia manifeste che promosse con conseguenti effetti sulla salute”.

 

La competenza del medico Luca Buzio, insieme all’expertise Alessandro Rusciano, hanno offerto un quadro complessivo che ben evidenzia dove si inseriscono i problemi legati alle discriminazioni di genere, a cominciare dal ruolo svolto dallo smart working e dal lavoro da casa che ha avuto impatti diversi tra uomini e donne durante e post pandemia.

 

Salute, lavoro e genere: i falsi pregiudizi

Uno dei temi fattore di discriminazione sul lavoro riguarda il pregiudizio di genere secondo cui le donne approfitterebbero di più giorni di malattia.

 

In questo caso Rusciano chiarisce che “l’esposizione delle donne a fattori di rischio ergonomico e psicosociale sono stati attribuiti a una segregazione lavorativa che per le donne significa impieghi in settori e posizioni con minori responsabilità e coinvolgimento. Questo comporta poi effetti sulla salute”.

 

Decostruzione dei pregiudizi di genere, abbattimento della segregazione lavorativa nei confronti delle donne attraverso maggiore coinvolgimento e responsabilità, analisi dell’impatto di genere di ogni politica aziendale: sono queste le direzioni verso cui muoversi per un management che sia realmente inclusivo.

 

“Le differenze biologiche come quelle anagrafiche devono comunque guidare il management – specifica Rusciano -  Questa è un’indicazione che già è recepita nell’ordinamento di genere. Altro aspetto è invece la relazione tra genere, salute e lavoro: non possiamo dimenticare che quando le persone, in particolare le donne, vengono adibite a compiti specifici, questa differenza di carico rischia di essere accentuata addirittura nel lavoro da remoto. Molte sono le cose su cui lavorare in futuro, anche per aziende come Iren che negli ultimi anni si è distinta per iniziative e progetti rivolti alla popolazione femminile. Una cosa è certa: noi continueremo a farlo, continueremo a farlo sempre di più”. 

 

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