Innovazione

Transizione energetica e competitività: Dal Fabbro al green talk di Rcs porta l'esempio di Iren

24 ottobre 2025
  • Al Green Talk di RCS, Luca Dal Fabbro ha portato l’esperienza di Iren come modello di transizione energetica competitiva, sottolineando il ruolo centrale di innovazione tecnologica, reti resilienti e gestione sostenibile della risorsa idrica.

  • Le multiutility sono indicate come protagoniste di una transizione che coniughi sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e sviluppo industriale, grazie a investimenti in digitalizzazione, smart grid e progetti integrati con il territorio.

  • Il dibattito ha evidenziato la necessità di una visione sistemica della transizione: unire sicurezza energetica, innovazione e autonomia strategica per fare della neutralità climatica una scelta industriale e politica di lungo periodo.

Dalla sicurezza delle interconnessioni all’innovazione tecnologica, fino alle strategie per la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica: il sistema energia è oggi al centro delle sfide industriali e geopolitiche globali. In un contesto in costante trasformazione, le grandi utility italiane e le imprese infrastrutturali sono chiamate a ridisegnare un nuovo modello di sviluppo competitivo, indipendente e resiliente, capace di coniugare sostenibilità ambientale e sicurezza degli approvvigionamenti.

Il Green Talk di RCS: energia e innovazione al centro del dibattito

All’interno della settima edizione dei Green and Net Zero Talk promossi da RCS Academy, in collaborazione con la Redazione Economia del Corriere della Sera e Pianeta 2030, si è tenuto un confronto di alto livello tra i principali protagonisti del sistema energetico nazionale, rappresentanti istituzionali e attori strategici. L’obiettivo: analizzare le sfide che attendono il Paese nella corsa verso la neutralità climatica e la competitività industriale in un mercato europeo sempre più interconnesso e regolato da nuovi standard di sostenibilità.

 

Tre giornate nel corso delle quali si sono alternati interventi istituzionali, interviste ai vertici delle grandi utility e momenti di confronto tecnico e strategico. Tra i temi centrali, la convergenza tra innovazione e sicurezza, la gestione delle reti e delle infrastrutture e il ruolo del mix energetico - dalla componente rinnovabile al gas naturale, fino all’idroelettrico - come leva per uno sviluppo competitivo e indipendente dell’industria italiana.

 

La crisi russo-ucraina del 2022 ha reso evidente quanto la sicurezza energetica sia ormai una variabile strategica per la stabilità dei Paesi europei. In questo contesto, la transizione energetica è il tema centrale in questo quadro geopolitico in rapida evoluzione.

L’Italia, storicamente dipendente dalle importazioni, sta lavorando per diventare un hub mediterraneo dell’energia, grazie al potenziamento dei gasdotti, agli accordi con i Paesi del Nord Africa e ai progetti di interconnessione elettrica con i vicini europei.

Per questo motivo la resilienza delle reti e la diversificazione delle fonti è cruciale per ridurre la vulnerabilità del sistema nazionale.

 

I Green and Net Zero Talk di RCS hanno sottolineato come la competitività industriale passi oggi non solo dal costo dell’energia, ma anche dalla sicurezza degli approvvigionamenti, dalla capacità di stoccaggio e da una politica estera energetica coerente con gli obiettivi climatici europei.

Il Presidente Iren Luca Dal Fabbro durante la settima edizione dei Green and Net Zero Talk, promossi da RCS Academy

L’esempio di Iren per una transizione energetica competitiva: il nodo idrico

Tra i protagonisti del talk del 16 ottobre, Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, ha portato l’esperienza del Gruppo come esempio concreto di come la transizione energetica possa diventare un fattore di competitività e innovazione.

 

Nel suo intervento, Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza di integrare le strategie di decarbonizzazione con la sicurezza delle interconnessioni e con una forte spinta verso l’innovazione tecnologica, elementi che oggi rappresentano il cuore delle politiche industriali più avanzate. Al centro il trinomio sicurezza-competitività-sostenibilità per proteggere il futuro dell’indipendenza e sicurezza energetica nazionale.

 

Un passaggio chiave del suo intervento ha riguardato il tema dell’energia idroelettrica, settore strategico per l’Italia ma oggi al centro di un complesso dibattito normativo.

 

Dal Fabbro ha espresso una posizione chiara sulle gare per le concessioni idriche, definendole “un autogol per il Paese”, e invitando a guardare con attenzione a modelli alternativi già sperimentati in Europa.

“L’acqua è una risorsa di importanza strategica per il Paese: dopo la Francia e la Norvegia, l’Italia è il terzo produttore di energia da fonti idriche in Europa. Per questo motivo, è necessario salvaguardare questo patrimonio secondo tre coordinate cardine: sicurezza energetica, competitività e sostenibilità. In quest’ottica, mettere a gara un bene così prezioso per l’interesse nazionale sarebbe un errore. Fondamentale dunque guardare a strade alternative, come l’esperienza francese o a strumenti efficaci come i PPP, affidandosi ai soggetti che da decenni dimostrano competenza ed affidabilità nella gestione dell’idroelettrico: le multiutility. Su questo il governo sta lavorando bene e siamo fiduciosi che si possa trovare una soluzione equilibrata per il bene del Paese.”

 

Le parole di Dal Fabbro riflettono la posizione di una parte significativa del settore, che sottolinea la necessità di rafforzare la competitività attraverso modelli di collaborazione pubblico-privato (PPP) e una governance che privilegi continuità, investimenti e capacità industriale.

 

Il tema idrico si inserisce anche in una riflessione più ampia sul valore dell’acqua come risorsa strategica, non solo per la produzione energetica ma per la sicurezza ambientale e climatica del Paese.

Negli ultimi anni, gli eventi di siccità estrema hanno mostrato quanto sia urgente gestire in modo integrato i bacini e gli impianti, puntando su sistemi di accumulo multifunzionali e tecnologie di riciclo e riuso.

Le multiutility possono svolgere un ruolo decisivo nella creazione di un modello circolare dell’acqua, dove produzione energetica, agricoltura e usi civili convivono in equilibrio, evitando sprechi e tutelando gli ecosistemi.

 

Per il presidente di Iren, il percorso verso la neutralità climatica non può prescindere da un approccio sistemico e territoriale, che valorizzi le competenze delle multiutility italiane e favorisca l’investimento in tecnologie di rete, digitalizzazione e gestione intelligente delle risorse.

Smart grid e digitalizzazione: l’innovazione come infrastruttura invisibile

Secondo Dal Fabbro, il futuro dell’energia passa anche dalla capacità di integrare fonti e infrastrutture, garantendo al contempo resilienza e flessibilità al sistema. Il modello di Iren mostra come la prossimità ai territori e la capacità di integrare infrastrutture diverse siano elementi decisivi per accelerare la transizione.

Le multiutility rappresentano un ponte tra cittadini, istituzioni e imprese, capaci di coniugare l’efficienza industriale con la responsabilità sociale e ambientale, tenendo conto contemporaneamente delle specificità locali e del tessuto produttivo. In molti casi diventano laboratori di innovazione territoriale, dove nascono esperienze di comunità energetiche, reti di teleriscaldamento sostenibili e progetti di rigenerazione urbana.

 

Uno dei temi trasversali emersi nel corso del dibattito è il ruolo dell’innovazione tecnologica nella trasformazione del sistema energetico.

 

Le reti intelligenti (smart grid) rappresentano oggi una delle principali leve per integrare in modo efficiente le fonti rinnovabili, gestire la domanda in tempo reale e migliorare la stabilità del sistema.

Strumenti come i digital twin, i contatori smart e le piattaforme IoT permettono un controllo capillare delle infrastrutture, favorendo una gestione predittiva e una riduzione delle perdite.

 

Iren è tra le utility più attive in questo campo: ha avviato progetti per la digitalizzazione delle reti di distribuzione elettrica e idrica, lo sviluppo di teleriscaldamento intelligente e l’adozione di tecnologie per il monitoraggio dei flussi energetici.

Una mano tiene un ritaglio di carta verde a forma di fabbrica con camino, simbolo della sostenibilità industriale, sullo sfondo di un bosco con alberi verdi e luce naturale filtrata tra le foglie.

Verso una visione strategica della transizione

Il dibattito dei Green and Net Zero Talk ha evidenziato una consapevolezza crescente: la transizione energetica italiana non è solo una questione ambientale, ma una scelta di politica industriale.

 

Sicurezza, innovazione e sostenibilità non sono più ambiti separati, ma parti di un’unica strategia nazionale che deve saper garantire autonomia, competitività e resilienza.

Come emerso dal confronto tra i protagonisti del settore, il nuovo paradigma energetico richiede stabilità regolatoria, investimenti a lungo termine e una collaborazione costante tra pubblico e privato.

 

Solo così sarà possibile coniugare la decarbonizzazione con la sicurezza delle reti e la crescita del tessuto produttivo, trasformando la transizione energetica in un’occasione di sviluppo industriale e sociale per l’intero Paese.

L'articolo ti è piaciuto?
Iscriviti alla newsletter!

Ricevi mensilmente la newsletter Everyday direttamente su Linkedin: sarai aggiornato sulle ultime novità in tema di innovazione, economia circolare, scenari climatici e sfide legate alla sostenibilità

Due persone lavorano insieme al computer viste attraverso un vetro, in un ambiente luminoso con riflessi naturali.

Potrebbe interessarti

Innovazione
Iren ai Chora & Will Days: sostenibilità, innovazione e futuro delle città
Ai Chora & Will Days 2025, il Gruppo Iren premia l’innovazione urbana con il Future for Cities – Powered by Iren e coinvolge il pubblico in un’esperienza interattiva sulla sostenibilità con “Il filo delle nostre scelte”. Un racconto collettivo sul futuro delle città e sull’importanza delle scelte individuali per il cambiamento.
Green
Verdi Street Parade: al Polo Ambientale Iren l’arte incontra la sostenibilità
Alla Verdi Street Parade 2025 il Gruppo Iren apre le porte del Polo Ambientale Integrato di Parma con visite guidate e lo spettacolo “Domina, le eroine verdiane”.
Innovazione
Oltre 200 imbarcazioni in gara alla 37ª edizione di Millevele Iren: sport, sostenibilità e spirito di squadra
La 37ª Millevele Iren ha trasformato il mare di Genova in una celebrazione di sport, sostenibilità e spirito di squadra. Con oltre 200 imbarcazioni in gara e l’ottava edizione della Iren Utility Cup, il Gruppo Iren rinnova il proprio impegno per l’innovazione, la parità di genere e la valorizzazione del territorio.
Eduiren
Energia, comunità e cultura: l’estate di Eduiren nel Salernitano
Eduiren porta la sostenibilità tra le comunità locali con due eventi speciali: al Caselle Film Festival e alla centrale idroelettrica di Giffoni Valle Piana. Tra cinema, educazione e scoperta dell’energia pulita.
Eduiren
La cultura della sostenibilità si espande con Eduiren: coinvolte mille scuole e oltre 68mila persone
Oltre 68.000 studenti, insegnanti e cittadini coinvolti in 535 progetti per promuovere la cultura della sostenibilità.
Innovazione
Iren rinnova il Programma EMTN: flessibilità e solidità per sostenere la strategia industriale
Il Gruppo Iren rinnova il Programma EMTN fino a 5 miliardi di euro per sostenere nuovi titoli obbligazionari e progetti sostenibili. Un passo strategico per finanziare la crescita e l’innovazione.