In Italia, la strategia Rifiuti Zero sta prendendo sempre più piede a livello locale. Secondo i dati più recenti diffusi da Zero Waste Italy, sono oltre 330 i Comuni italiani che hanno sottoscritto l’impegno a diventare “Comuni Zero Waste”, attivando piani concreti per ridurre la produzione di rifiuti, aumentare le percentuali di raccolta differenziata e promuovere pratiche di economia circolare. Tra le azioni più efficaci si segnalano l’introduzione della tariffazione puntuale, che lega il costo della tassa rifiuti alla reale quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, e la creazione di centri di riuso nei quartieri, dove gli oggetti ancora in buono stato possono trovare nuova vita.
Questi Comuni applicano il principio della responsabilità estesa del cittadino, che diventa attore attivo nel ciclo dei materiali attraverso comportamenti virtuosi come il compostaggio domestico, la condivisione, la riparazione e la donazione di beni. Inoltre, stanno sperimentando strumenti digitali di tracciabilità dei rifiuti. La strategia Rifiuti Zero, infatti, non si limita a rimanere un ideale: in molti territori italiani è diventata una prassi concreta, anche grazie alla sinergia con operatori ambientali come il Gruppo Iren, attivo nella gestione integrata dei rifiuti in diverse regioni. Tra i Comuni Rifiuti Zero che rientrano nelle aree servite da Iren spiccano Colorno (PR), in Emilia-Romagna, e Vinchio (AT), in Piemonte: realtà che hanno adottato delibere ufficiali per la progressiva riduzione dei rifiuti e che beneficiano di sistemi avanzati di raccolta differenziata, tracciabilità dei materiali e servizi ambientali innovativi.
La collaborazione tra Comuni virtuosi e operatori come Iren consente di attuare modelli avanzati di economia circolare, integrando strumenti come la tariffazione puntuale, il compostaggio di prossimità e la valorizzazione energetica degli scarti. Questa convergenza tra visione politica locale e capacità industriale rappresenta un elemento chiave per il successo delle politiche Zero Waste, dimostrando come l’infrastruttura ambientale possa accompagnare attivamente la transizione ecologica dei territori.