Energia

Iren con “Portineria di comunità”: il progetto che porta le “antenne dell’energia” nelle periferie sociali

28 ottobre 2025
  • Nasce “Portinerie energetiche. Consapevolezza ambientale nelle periferie sociali”, il progetto promosso da Banco dell’energia, Iren e Rete Italiana di Cultura Popolare con il supporto del Politecnico di Torino.
     
  • 100mila euro di contributo Iren per il pagamento delle bollette di 300 famiglie piemontesi e l’apertura di spazi di orientamento e ascolto sul risparmio energetico.

 

  • Le Portinerie diventano “antenne energetiche” di prossimità, dove volontari formati da Eduiren e dal Banco dell’energia diventeranno Tutor per l’Energia Domestica.

 

  • L’iniziativa unisce sostegno economico, formazione e cultura ambientale per combattere la povertà energetica e promuovere una transizione ecologica inclusiva.

Contrastare la povertà energetica partendo dai luoghi della prossimità, dove si incontrano persone, bisogni e relazioni. È da questa visione che nasce il progetto “Portinerie energetiche. Consapevolezza ambientale nelle periferie sociali”, promosso dal Banco dell’energia, da Iren e dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, con il supporto del Politecnico di Torino. Un’iniziativa che coniuga solidarietà, sostenibilità e innovazione sociale, mettendo al centro l’ascolto delle fragilità e la costruzione di nuove competenze per l’efficienza domestica e la gestione consapevole delle risorse.
 

L’obiettivo è duplice: fornire un aiuto immediato alle famiglie vulnerabili per far fronte al caro energia e, allo stesso tempo, offrire strumenti concreti per promuovere una cultura del risparmio e della sostenibilità a partire dai territori più fragili.

Il presidente Iren Luca Dal Fabbro partecipa al dibattito del progetto “Portineria di Comunità” insieme ai relatori, tra cui Silvia Pedrotti, Stefano Granata e una rappresentante della rete delle portinerie.

100mila euro per sostenere 300 famiglie

Il progetto, presentato il 22 ottobre 2025 alla Sala Colonne di Palazzo Civico a Torino, prevede un contributo di 100mila euro da parte di Iren, destinato al pagamento delle bollette di 300 nuclei familiari individuati dalla Rete Italiana di Cultura Popolare (RetePop) sul territorio piemontese. Una misura diretta che si accompagna alla creazione di uno spazio di orientamento e ascolto dedicato al risparmio energetico, integrato nelle Portinerie di Comunità già attive tra Torino, Cuneo, Biella e Canavese.

 

Le Portinerie, nate come presidi sociali di prossimità, diventano così anche “antenne energetiche” al servizio della cittadinanza: punti di contatto e di educazione ambientale, dove i cittadini potranno ricevere consigli pratici per ottimizzare i consumi, ridurre gli sprechi e conoscere gli incentivi disponibili per l’efficienza energetica e idrica.

Dalle periferie alle competenze: nascono i TED, Tutor per l’Energia Domestica

Il cuore del progetto è rappresentato dai volontari che opereranno nelle portinerie, veri e propri mediatori tra cittadini e sostenibilità. Saranno formati dal personale del Banco dell’energia e di Eduiren, il settore educational del Gruppo Iren, per diventare TED – Tutor per l’Energia Domestica.
 

Il percorso formativo, che include anche una visita agli impianti idroelettrici del Gruppo Iren, mira a fornire conoscenze tecniche e pratiche sull’efficienza energetica, sulle buone pratiche di consumo e sui benefici fiscali legati agli interventi di riqualificazione. A supporto della formazione entrerà anche il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino, che ha realizzato una serie di 12 video didattici dedicati alla transizione energetica domestica, messi a disposizione del progetto come materiale educativo gratuito.
 

Grazie a questa rete di saperi condivisi, le Portinerie potranno contare su figure capaci di orientare i cittadini verso scelte consapevoli, promuovendo comportamenti sostenibili e diffondendo una cultura dell’energia accessibile a tutti.

Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, interviene durante la conferenza stampa del progetto “Portineria di Comunità”, seduto al tavolo dei relatori accanto a Silvia Pedrotti e altri ospiti.

Le “antenne energetiche” della cittadinanza

Il progetto si rivolge in particolare alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità - individuate con il supporto del partner Rigeneriamo - e rappresenta una forma concreta di inclusione sociale e coesione territoriale.
 

Le Portinerie energetiche diventano così spazi di ascolto e di relazione, dove il sapere tecnico si intreccia con la cura delle comunità. Non solo sportelli informativi, ma veri presidi di sostenibilità diffusa, in grado di rendere protagonisti anche i cittadini più vulnerabili nella transizione ecologica. 

“Siamo orgogliosi di rafforzare il nostro impegno a favore delle comunità in cui operiamo, collaborando con partner di valore come Banco dell’energia e Rete Italiana di Cultura Popolare – ha sottolineato durante la presentazione Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo IrenIl progetto rappresenta un esempio concreto di come la sinergia tra istituzioni, imprese e territorio possa generare opportunità reali per le famiglie in difficoltà, promuovendo al tempo stesso una maggiore consapevolezza ambientale. Attraverso questa iniziativa confermiamo la volontà del Gruppo di contribuire alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni, tanto ambientale quanto sociale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle nostre città”.

Parole che condensano la filosofia dell’iniziativa: agire sul campo, con interventi concreti, per ridurre le disuguaglianze e accompagnare la transizione ecologica con strumenti di partecipazione e prossimità.

Un modello di collaborazione per la transizione giusta

L’iniziativa rappresenta anche un modello di alleanza pubblico-privato fondato su valori comuni: solidarietà, responsabilità e innovazione. Il Banco dell’energia, nato nel 2016 come ente senza scopo di lucro, opera per contrastare la vulnerabilità economica e la povertà energetica, promuovendo interventi di sostegno diretto e iniziative formative.
 

Dalla sua nascita, la Fondazione ha raccolto e donato oltre 13 milioni di euro a beneficio di circa 17.000 persone, sviluppando una rete di oltre 100 stakeholder – tra aziende, istituzioni e organizzazioni del terzo settore – uniti nel Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”.
Iren fa parte del Board della Fondazione Banco dell’energia e contribuisce al suo sviluppo con azioni che uniscono la dimensione ambientale a quella sociale. In questo contesto, le “Portinerie energetiche” non sono solo un progetto locale, ma un tassello della più ampia strategia del Gruppo Iren per una transizione giusta e inclusiva, dove il benessere ambientale procede di pari passo con la riduzione delle disuguaglianze.

Energia come legame sociale

Portare l’energia nelle periferie sociali significa anche riportare al centro le persone, creando legami di fiducia e di solidarietà. Le “antenne energetiche” diventano così un simbolo di energia come bene comune, condiviso e diffuso, che unisce competenze tecniche e relazioni umane.
 

Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di come la sostenibilità possa tradursi in pratiche quotidiane, accessibili e concrete, capaci di generare valore non solo ambientale ma anche sociale.
 

Dalle bollette pagate alle famiglie alla formazione dei Tutor dell’Energia Domestica, dalle collaborazioni con le università ai presidi nei quartieri, “Portinerie energetiche” dimostra come la transizione ecologica possa e debba partire dal basso, dalle persone e dai territori.
 

Un’energia che si trasforma in cura, conoscenza e comunità: questa è la sfida che Iren ha scelto di affrontare, per costruire città più giuste, solidali e sostenibili.

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