Inviare una mail, fare una ricerca su Google, navigare sui social network: anche la vita digitale, al pari di quella analogica, comporta la diffusione di anidride carbonica nell’atmosfera.
Tutto quello che facciamo online ha delle conseguenze ambientali: lo ha evidenziato lo studio sulla Sostenibilità di IAB Italia e YouGov.
Ogni persona che usa i prodotti ed i servizi online produce oltre 400 kg di anidride carbonica all’anno per un totale stimato di 1, 6 miliardi di tonnellate di gas serra immessi nell’atmosfera. Pertanto, per avere un’impronta meno incisiva sull’ambiente, è necessario prendere in considerazione anche la vita digitale.
Web e digital industry sono responsabili del 4% delle emissioni di CO2 mondiali. Un tasso minimo per il momento ma destinato ad aumentare in pochi anni. Si conta, infatti, che già entro il 2025 le emissioni nocive, esito dei comportamenti della vita digitale, raddoppieranno arrivando al 20% entro il 2050.