Innovazione

Moda sostenibile, Iren aderisce all'Italian Lifestyle Acceleration Program che supporta le start up dedicate al recupero dei materiali tessili

20 febbraio 2025
  • Iren entra nell'Italian Lifestyle Acceleration Program per supportare startup e progetti innovativi dedicati al riciclo e alla circolarità nell’industria tessile.

  • L’acceleratore offre formazione, mentorship e finanziamenti alle startup con soluzioni per l’economia circolare nel settore moda, turismo e food & beverage.

  • L’iniziativa punta a trasformare i rifiuti tessili in nuove risorse, riducendo sprechi e promuovendo un’industria della moda più responsabile.

L’industria della moda è tra le più impattanti sull’ambiente: dal consumo di acqua e suolo fino alla produzione di rifiuti tessili, il settore si trova di fronte a una sfida cruciale per ridurre la propria impronta ecologica. Implementare modelli di economia circolare è un punto chiave per cambiare paradigma. Una strategia efficace per intraprendere la strada del cambiamento è premiare le startup e le imprese che sviluppano soluzioni innovative per il recupero e il riutilizzo dei materiali.

Iren aderisce all’Italian Lifestyle Acceleration Program: cosa prevede

Con l’obiettivo di rendere più sostenibile ogni settore in cui agisce, trasversalmente e non, Iren ha annunciato la sua adesione all’Italian Lifestyle Acceleration Program: si tratta di un programma di accelerazione per startup che promuove le eccellenze e rafforza l’ecosistema dell’innovazione.

 

Questa iniziativa mira a supportare startup, imprese e progetti digitali innovativi con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’economia locale e generare impatto economico, sociale e occupazionale. Il Gruppo Iren si unisce a un prestigioso gruppo di corporate partner, tra cui Gucci, Sanpellegrino, Starhotels, Colorobbia, Cisco, Bauli, Alpitour World e Terna, grazie alla collaborazione con Intesa San Paolo Innovation Center. Queste aziende contribuiranno attivamente al supporto delle startup mettendo a disposizione le proprie competenze per cogliere le opportunità di servizi congiunti e nuovi prodotti.

 

L’adesione di Iren all’Italian Lifestyle Acceleration Program è finalizzata a esplorare e sviluppare soluzioni per il riciclo dei rifiuti tessili e il recupero di materiali preziosi destinati all’industria della moda. Il settore tessile genera ogni anno milioni di tonnellate di scarti, e solo una piccola percentuale viene effettivamente riutilizzata o riciclata. L’acceleratore si propone di individuare startup capaci di trasformare questi rifiuti in nuove risorse, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere modelli di produzione più sostenibili.

Cosa prevede il programma che punta a valorizzare l’economia circolare

Le protagoniste dell’Italian Lifestyle Acceleration Program sono le startup, le PMI (piccole e medie imprese) innovative, i gruppi di ricerca e spin-off universitari che offrono soluzioni digitali e tecnologie alle industrie del turismo, della moda e del food&beverage. Il programma di accelerazione è rivolto a progetti imprenditoriali con un grande potenziale d’impresa e una soluzione che apporti innovazione di prodotto o di processo alle aziende del territorio attraverso lo sviluppo di Proof of Concepts (PoC) e opportunità di integrazione in ottica Open Innovation.

 

Questa iniziativa è frutto di un rinnovato l’accordo, ormai pluriennale, tra Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CR Firenze, Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze che mira a supportare imprese e progetti digitali innovativi.

 

In questa quarta edizione, le startup selezionate avranno a disposizione un grant di 20 mila euro per sviluppare, in 12 settimane, la propria proposta imprenditoriale. Tra i benefit dell’Italian Lifestyle Acceleration Program ci sono:

 

  • la possibilità di accedere a formazioni e consulenze one-to-one con le aziende che aderiscono alla rete;
  • servizi digitali per tutte le startup;
  • un team di supporto dedicato;
  • product mentoring: ossia la possibilità per le startup di avere un Product Mentor che supporterà il team concentrandosi sul perfezionamento del prodotto/servizio;
  • market mentoring: grazie al Market Mentor le startup potranno catalizzare i processi di human innovation, integrazione e fornitura con le grandi aziende leader di settore.

 

In particolare il programma si focalizzerà su tecnologie avanzate come AI, VR/AR, Big Data, IoT, blockchain e cybersecurity, con un’attenzione particolare all’applicazione di principi di sostenibilità ed economia circolare. Ogni progetto candidato dovrà infatti indicare la propria correlazione con uno o più obiettivi dell’Agenda 2030.

 

Il successo riscosso dalle precedenti edizioni del programma di accelerazione parla chiaro: 18 progetti imprenditoriali sostenuti, selezionati tra centinaia di proposte presentate, che hanno raccolto più di 4,5 milioni di euro di capitali, rendendo possibile l’avvio più di 120 Proof of Concept o collaborazioni a vario titolo con Corporate e creando oltre 110 posti di lavoro.

Primo piano di una mano che cuce a mano un maglione di lana marrone con un piccolo foro, simbolo di riparazione e riutilizzo nella moda sostenibile.

Moda e impatto ambientale: perché è necessario cambiare rotta

Secondo un rapporto della Nazioni Unite, l’industria della moda è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di CO2 e produce circa il 20% delle acque reflue globali. La produzione di tessuti sintetici rilascia microplastiche negli oceani, mentre la coltivazione del cotone richiede ingenti quantità di acqua e pesticidi. Inoltre, il fast fashion ha incentivato un consumo rapido e insostenibile, portando alla generazione di enormi quantità di rifiuti tessili che finiscono in discarica o vengono inceneriti.

Per affrontare questa emergenza diventa fondamentale promuovere l’economia circolare nel settore della moda, favorendo l’uso di prodotti che durino più a lungo, ma anche mettendo al centro il riutilizzo delle fibre tessili e la creazione di nuovi materiali a partire dagli scarti. Le startup e le imprese che sviluppano tecnologie per il riciclo e il recupero dei tessuti giocano un ruolo chiave nella transizione verso un modello più sostenibile.

 

Ridurre gli sprechi tessili è il primo passo per far fronte agli impatti del fast fashion sull’ambiente. Su questa linea si pongono le decisioni francesi che riguardano l’introduzione del bonus réparation, ossia un incentivo per riparare scarpe e vestiti usati. Nello specifico il “bonus rammendo” prevede uno sconto diretto in fattura per le riparazioni effettuate presso le sartorie e le calzolerie che aderiscono all’iniziativa. Si tratta di un concreto ritorno al concetto di riparo. Attivo da ottobre 2023, questo sistema mira ad aumentare il riciclo dei tessuti ragionando in ottica circolare e non più “usa e getta”.

 

In questo modo, oltre all’ambiente, a trarne vantaggi sono anche gli artigiani del settore: si assiste a un aumento dei posti di lavoro e si riduce l’enorme quantità di sprechi e di inquinamento che derivano dall’industria della moda.

Il ruolo dell’innovazione e delle startup nel settore tessile

Il settore tessile sta attraversando una fase di profonda trasformazione grazie all’innovazione e alla crescente attenzione alla sostenibilità. L’adozione di tecnologie avanzate, materiali innovativi e processi di economia circolare stanno ridefinendo il modo in cui i tessuti vengono prodotti, utilizzati e riciclati. L’innovazione nel tessile riguarda diversi aspetti della filiera produttiva e l’economia circolare è faro per una nuova rotta: sempre più aziende adottano modelli di produzione basati sul riuso, la riparazione e il riciclo. Startup innovative stanno sperimentando soluzioni come il noleggio di abbigliamento per ridurre la produzione di nuovi capi, la produzione on-demand per evitare sprechi, o l’uso della blockchain per la tracciabilità.

 

Il supporto alle startup innovative è quindi essenziale per ripensare il ciclo di vita dei prodotti tessili. Dalle tecnologie per il riciclo avanzato ai processi di upcycling, passando per nuovi materiali sostenibili e biodegradabili, le imprese emergenti stanno ridefinendo il futuro della moda con produzioni a basso impatto ambientale. L’Italian Lifestyle Acceleration Program si pone come un acceleratore di queste soluzioni, mettendo in contatto startup, aziende e investitori per sviluppare nuove opportunità di business e ridurre l’impatto ambientale del settore. La partecipazione di Iren rafforza l’impegno verso un modello più circolare, in cui il rifiuto diventa risorsa e la sostenibilità guida le strategie aziendali.

 

L’adesione a programmi come questo rappresenta un passo concreto verso una moda più responsabile, in cui innovazione e sostenibilità si intrecciano per generare valore economico e ambientale. Il futuro del settore passa attraverso scelte coraggiose e collaborazioni strategiche, capaci di trasformare i rifiuti tessili in nuove opportunità per il pianeta e per l’economia, in linea con gli obiettivi globali di sostenibilità.

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