Energia

Innovazione e circolarità: come funziona l'impianto Iren di Volpiano, dove l'intelligenza artificiale recupera materia dai Raee

 

10 maggio 2023

 

Secondo quanto previsto dall’Unione Europea, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) sono “prodotti che non devono essere smaltiti come rifiuti non selezionati, ma devono essere inviati a strutture di raccolta separate per il recupero e il riciclaggio. La marcatura RAEE deve figurare su tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dell'UE”.

 

Molti degli oggetti elettronici della quotidianità come televisori, smartphone, ed elettrodomestici, una volta esausti diventano RAEE e rappresentano la categoria di rifiuti in più rapido aumento a livello globale. La crescente diffusione degli apparecchi elettrici ed elettronici determina un sempre maggior rischio di abbandono nell’ambiente, con conseguenze di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua con ripercussioni sulla salute umana.

 

Per questo è necessario sviluppare degli impianti specifici che si occupino del trattamento e dello smaltimento di questo tipo speciale di rifiuti: è quello che avviene nell’impianto Iren di Volpiano. Ecco come funziona.

 

dipendente Iren a lavoro nell'impianto di Volpiano

Come funziona l’impianto Iren di Volpiano dedicato al recupero RAEE

L’impianto Iren di Volpiano -  denominato Impianto Trattamento Beni Durevoli -  sorge nel torinese e rappresenta un esempio di innovazione ed efficacia nell’ambito del trattamento RAEE: si estende su un’area di 12.000 m² e ha una potenzialità operativa annuale di trattamento di 22.000 tonnellate.

 

L’impianto è gestito da Amiat – società del gruppo Iren – ed è e attrezzato sia per la raccolta dei rifiuti domestici collettati presso le varie isole ecologiche, sia per svolgere il medesimo servizio presso aziende e attività industriali in genere: per entrambi gli aspetti possiede le specifiche certificazioni che garantiscono standard di qualità per la raccolta, il trasporto, il trattamento delle varie tipologie di RAEE.

 

La sicurezza dei processi fa sì che nell’Impianto Trattamento Beni Durevoli i RAEE possano essere sottoposti a bonifica dalle componenti pericolose e a specifici trattamenti di smontaggio o demolizione, con recupero delle materie prime. Le linee produttive sono quattro e sono divise in base alla tipologia di apparecchiature trattate:

 

1frigoriferi, congelatori, condizionatori sono bonificati e avviati alla triturazione in un ambiente confinato, dove sono recuperate le sostanze lesive per lo strato di ozono (CFC e NCFC) - contenute nei circuiti refrigeranti e nelle coibentazioni - e materiali quali rame, alluminio, ferro, plastica;

 

2. lavatrici e lavastoviglie sono bonificate dei componenti pericolosi e successivamente avviate alla triturazione in altri impianti;
 

3. televisori e monitor sono bonificati delle parti pericolose e smontati per recuperare componenti e materiali;

 

4. stampanti, fotocopiatrici, PC e piccoli elettrodomestici sono bonificati dei componenti pericolosi e avviati a recupero.

 

 

A fine processo, dall’impianto escono materiali selezionati come rame, ferro, alluminio, plastiche, vetro, legno, schede e componenti elettronici. Un esempio concreto di circolarità.

 

Come interviene l’intelligenza artificiale nel recupero RAEE

L'impianto di Volpiano ha avviato nel corso del 2020 un'innovativa sperimentazione - in collaborazione con Hiro Robotics - nell’ambito del trattamento dei rifiuti e, in particolare, di TV e monitor di tipo Flat Panel Display (FPD), ossia apparecchiature a schermo piatto.

 

Il progetto prevede l’introduzione di una linea robotica semi-automatizzata che farà uso di sistemi di visione intelligente per la svitatura di alcune parti dell’apparecchio, quali ad esempio le cornici in plastica e la componentistica elettronica interna. Grazie all'uso dell'intelligenza artificiale, il robot è in grado di migliorare progressivamente le proprie performance perché acquisisce nuovi dati ogni volta che ispeziona nuovi prodotti. Un lavoro sinergico, quello tra Iren e Hiro Robotics, riconosciuto anche dal Premio Smau Innovazione: con l’uso dei robot collaborativi il processo di trattamento dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) diventa più veloce e permette di destinare maggiori quantità di rifiuti al riciclo rendendo così gli operatori più liberi per dedicarsi ad altre linee di trattamento.

 

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