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Iren Open 2025: il valore delle persone, la forza dei territori

10 giugno 2025

Un viaggio partecipato tra impianti, cultura e comunità. Si è conclusa con grande entusiasmo l’edizione 2025 di Iren Open, l’iniziativa che il Gruppo Iren dedica ogni anno alle proprie persone e ai loro familiari e amici per valorizzare il lavoro quotidiano, rafforzare il senso di appartenenza e condividere – con chi ci è più vicino – il significato profondo dell’essere parte di una grande realtà.

 

Anche quest’anno la partecipazione è stata sentita e coinvolgente: tanti colleghi e colleghe, insieme a figli, amici e parenti, hanno preso parte alle giornate organizzate in dieci città italiane, vivendo da vicino gli impianti, le tecnologie e le attività del Gruppo. Il tutto arricchito da momenti culturali, esperienze educative e occasioni conviviali. Un programma articolato e pensato per avvicinare le persone all’identità Iren in modo accessibile, partecipativo e coinvolgente.

Bambini con cappellini arancioni e zaini Iren osservano un impianto di trattamento rifiuti attraverso una vetrata, durante una visita educativa.

Esperienze diffuse, tra impianti e cultura

Il format 2025 ha saputo rinnovarsi, con un’offerta che ha coniugato la visita agli impianti con attività culturali e creative, pensate per tutte le età. Ogni tappa si è trasformata in un piccolo viaggio esperienziale tra innovazione, storia e territorio: un modo per raccontare il Gruppo Iren partendo dal lavoro quotidiano e allargando lo sguardo verso il contesto in cui opera.

 

A Genova, ad esempio, la passeggiata lungo l’acquedotto storico ha permesso di connettere la moderna gestione dell’acqua con la memoria idrica della città. A La Spezia, i partecipanti hanno visitato gli scavi archeologici di Luni, mentre ad Alba la giornata si è arricchita con la mostra di Valerio Berruti, tra arte contemporanea e sensibilità territoriale.

Vista dall’alto di un gruppo di visitatori all’interno di un impianto industriale riconvertito, circondati da vegetazione rigogliosa e passerelle metalliche sospese.

A Vercelli, la tappa al Museo Archeologico ha dialogato con i temi dell’economia circolare e con il progetto Circular Wood, mentre a Torino, dopo il tour di The Heat Garden, si è potuta visitare la Galleria d’Arte Moderna. A Siena, la visita al Sito Transitorio ha unito paesaggio e arte in una cornice di grande suggestione.

 

Al Sud, Salerno ha aperto le porte della centrale del Picentino, abbinandola alla visita all’Antica Ramiera, mentre a Piacenza, la scoperta del termovalorizzatore Tecnoborgo è stata completata da un percorso culturale al Collegio Alberoni.

 

Non sono mancati momenti dedicati all’educazione ambientale e al coinvolgimento dei più piccoli: a Parma, i laboratori sull’acqua hanno raccontato il ciclo idrico in chiave interattiva; a Reggio Emilia, con il Composharing Van e le attività di Apicultura Urbana, bambini e famiglie hanno sperimentato da vicino la sostenibilità come gioco, scoperta e responsabilità.

Un gruppo di persone, tra adulti e bambini con zainetti blu Iren e cappellini colorati, partecipa a una visita guidata all’aperto, nei pressi di un edificio in pietra e di un campo coltivato.

Gli impianti come luoghi di racconto

In tutte le tappe, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare gli impianti del Gruppo Iren – potabilizzatori, termovalorizzatori, impianti di riciclo e di trattamento acque – e comprenderne il ruolo strategico nella vita quotidiana delle città. La gestione dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti è spesso invisibile, ma essenziale: Iren Open ha permesso di rendere visibile e accessibile questo mondo, raccontandolo con parole semplici, esperienze immersive e momenti di dialogo diretto.

A rendere speciali queste giornate non sono stati solo i luoghi, ma anche le persone che li abitano ogni giorno con competenza e dedizione: tecnici, operatori, ingegneri, impiegati che hanno fatto da guida, interlocutori e testimoni diretti del lavoro che si svolge ogni giorno sul territorio.

Una festa delle persone

Iren Open nasce come iniziativa interna, ma è anche molto di più: è una festa collettiva che celebra il capitale umano del Gruppo. Per chi lavora in Iren, è un’occasione per raccontare il proprio lavoro ai familiari e amici, sentirsi parte di una realtà solida, inclusiva e orientata al futuro. Per chi accompagna, è la possibilità di scoprire un mondo spesso poco visibile, ma fatto di impegno, innovazione e passione.

 

Molti partecipanti hanno descritto la giornata con parole come “orgoglio”, “curiosità”, “scoperta”. Emozioni diverse, ma accomunate dal desiderio di conoscere, condividere e riconoscersi in una comunità aziendale viva, aperta e concreta.

Costruire connessioni

L’edizione 2025 ha mostrato ancora una volta come eventi come Iren Open non siano solo momenti celebrativi, ma occasioni autentiche per costruire connessioni. Tra colleghi e colleghe, tra persone e territori, tra lavoro e cultura. Sono giornate che contribuiscono a rafforzare il senso di appartenenza, rendendo tangibili i valori su cui si fonda l’identità del Gruppo: collaborazione, prossimità, sostenibilità, responsabilità.

 

Questi appuntamenti restituiscono valore alla dimensione del “fare insieme” e aiutano a rendere visibile ciò che spesso resta invisibile: l’impegno quotidiano, le competenze diffuse, la capacità di prendersi cura dei luoghi in cui viviamo.

Un orizzonte condiviso

Iren Open 2025 ha rappresentato un’occasione per ritrovarsi e immaginare il futuro con occhi nuovi. Il successo dell’iniziativa conferma quanto sia importante continuare a creare spazi di partecipazione, momenti di apertura e strumenti per costruire cultura organizzativa a partire dalle persone.

 

In un mondo che cambia rapidamente, iniziative come questa ricordano che la sostenibilità non si misura solo in numeri, ma anche nella qualità delle relazioni, nella condivisione dei saperi e nella possibilità di sentirsi parte attiva di un percorso comune.

 

Condividere, raccontare, incontrarsi: è anche così che si costruisce l’identità di un’azienda. E Iren Open è il luogo – reale e simbolico – in cui tutto questo prende forma.

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Due persone lavorano insieme al computer viste attraverso un vetro, in un ambiente luminoso con riflessi naturali.

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