Il laboratorio, articolato in due sessioni – una mattutina e una pomeridiana – ha coinvolto complessivamente circa 35 partecipanti. L’esperienza si è sviluppata in tre momenti distinti, ciascuno progettato per stimolare la riflessione attraverso il gioco e la manualità.
Nella prima fase, bambine, bambini e adulti sono stati invitati a individuare il proprio “posto del cuore”: un parco, una piazza, una via del quartiere, un angolo speciale, oppure un luogo interiore fatto di affetti e immaginazione. Questo spazio è stato poi rappresentato attraverso un disegno, dando forma visiva al legame affettivo con l’ambiente che ci circonda.
Nella seconda fase, è emersa la dimensione concreta della cura collettiva: grazie a timbri e inchiostri colorati, i partecipanti hanno arricchito il loro disegno con simboli e segni del prendersi cura – bidoni per la raccolta differenziata, operatori ecologici, lampioni per l’illuminazione pubblica, fontanelle, alberi e cestini. È stato il momento ideale per raccontare il lavoro silenzioso ma fondamentale di Iren nei territori, e farlo in modo leggero, visivo e accessibile anche ai più piccoli.
Infine, la terza fase ha trasformato l’immaginazione in progetto: ogni partecipante ha scritto o disegnato un desiderio per il proprio posto del cuore – un cambiamento, un’attenzione, un’azione possibile – impegnandosi simbolicamente a realizzarlo. Un gesto semplice, ma potente, per ricordare che la sostenibilità comincia proprio così: da un’idea che si trasforma in promessa, da una promessa che si fa impegno.
Il laboratorio è stato interamente progettato e curato da Eduiren insieme a Graphic days, come occasione per promuovere un’educazione ambientale attiva, partecipativa e radicata nei territori, capace di coinvolgere bambini e adulti in un’esperienza condivisa di ascolto, creatività e cittadinanza.