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Recupero RAEE a basso impatto ambientale: Iren realizza in Valdarno il primo impianto con processo idrometallurgico

29 febbraio 2024

 

Il primo progetto in Italia per l’estrazione di metalli preziosi da schede elettroniche che utilizza un processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale: il Gruppo Iren, nella sede della Giunta della Regione Toscana, ha annunciato lo scorso 5 febbraio la realizzazione dell’innovativo impianto per il trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Valdarno, nella provincia di Arezzo.

Un progetto importante che segna un passo fondamentale verso l'adozione di pratiche sempre più sostenibili, posizionando l'Italia all'avanguardia nell'estrazione di metalli preziosi da schede elettroniche attraverso un processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale.

conferenza stampa

Collocazione strategica e sinergie industriali guidano il progetto

L'impianto, autorizzato dalla Regione Toscana alla fine del 2023, sarà parte di un polo dedicato all'economia circolare che Iren svilupperà nel comune di Terranuova Bracciolini.

Questa collocazione strategica non solo contribuirà allo sviluppo dell'area ma faciliterà anche possibili sinergie industriali con l'importante distretto orafo aretino. I lavori di adeguamento del capannone che ospiterà l’impianto sono già in corso e puntano a portare a regime le attività entro la fine dell’anno.

 

La tecnologia applicata e i benefici previsti

La tecnologia applicata, sviluppata in collaborazione con i partner progettuali Osai Green Tech e BTT Italia, consentirà l'estrazione, la selezione e il recupero di metalli preziosi e materie prime rare presenti nelle schede elettroniche RAEE. Tra questi, si includono oro, argento, palladio e rame, mantenendo elevati livelli di efficienza e minimizzando gli impatti ambientali. L'impianto avrà una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all'anno.

Ogni anno, l'impianto produrrà oltre 200 kg di oro e altrettanti di argento, destinati all'industria orafa locale, oltre a rame e palladio, materiali essenziali per l'industria italiana. Ciò non solo contribuirà all'economia locale ma rappresenta anche un passo significativo verso una gestione sostenibile delle risorse

 

Il progetto mira a ridurre il consumo energetico e la produzione di CO2, con una quantità venti volte inferiore rispetto ai processi estrattivi tradizionali. L'investimento previsto per la realizzazione dell’impianto di Terranuova Bracciolini è di circa 5 milioni di euro: “Questo progetto testimonia l’impegno del Gruppo Iren nel campo dell’economia circolare e, in particolare, nella filiera legata al recupero di metalli preziosi e materie prime critiche dai RAEE – commenta Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente - Un impianto che rappresenta un’eccellenza nazionale, non solo sul piano dell’innovazione tecnologica, ma anche dell’integrazione con il territorio, resa possibile da un dialogo positivo con gli stakeholder. Il progetto permette inoltre di sviluppare una filiera strategica, valorizzando un tipo di rifiuto che oggi, per oltre il 90%, viene avviato a recupero all’estero, e utilizzando principalmente tecnologie di incenerimento. Un tassello significativo della strategia di investimento Iren, che in Toscana vede un focus particolare nello sviluppo della dotazione impiantistica, con due importanti progetti di poli integrati dedicati al ciclo integrato dei rifiuti, in Valdarno e a Scarlino”.

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