La tecnologia applicata, sviluppata in collaborazione con i partner progettuali Osai Green Tech e BTT Italia, consentirà l'estrazione, la selezione e il recupero di metalli preziosi e materie prime rare presenti nelle schede elettroniche RAEE. Tra questi, si includono oro, argento, palladio e rame, mantenendo elevati livelli di efficienza e minimizzando gli impatti ambientali. L'impianto avrà una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all'anno.
Ogni anno, l'impianto produrrà oltre 200 kg di oro e altrettanti di argento, destinati all'industria orafa locale, oltre a rame e palladio, materiali essenziali per l'industria italiana. Ciò non solo contribuirà all'economia locale ma rappresenta anche un passo significativo verso una gestione sostenibile delle risorse.
Il progetto mira a ridurre il consumo energetico e la produzione di CO2, con una quantità venti volte inferiore rispetto ai processi estrattivi tradizionali. L'investimento previsto per la realizzazione dell’impianto di Terranuova Bracciolini è di circa 5 milioni di euro: “Questo progetto testimonia l’impegno del Gruppo Iren nel campo dell’economia circolare e, in particolare, nella filiera legata al recupero di metalli preziosi e materie prime critiche dai RAEE – commenta Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente - Un impianto che rappresenta un’eccellenza nazionale, non solo sul piano dell’innovazione tecnologica, ma anche dell’integrazione con il territorio, resa possibile da un dialogo positivo con gli stakeholder. Il progetto permette inoltre di sviluppare una filiera strategica, valorizzando un tipo di rifiuto che oggi, per oltre il 90%, viene avviato a recupero all’estero, e utilizzando principalmente tecnologie di incenerimento. Un tassello significativo della strategia di investimento Iren, che in Toscana vede un focus particolare nello sviluppo della dotazione impiantistica, con due importanti progetti di poli integrati dedicati al ciclo integrato dei rifiuti, in Valdarno e a Scarlino”.