Green

A Saliceti inizia la fase realizzativa del nuovo impianto di trattamento della Forsu

2 marzo 2024

Al via, dal mese di marzo, la fase realizzativa del nuovo impianto per il trattamento della Forsu di Re.Cos, società del Gruppo Iren attiva nel settore dei rifiuti. 

Il progetto è un passo fondamentale per l’autosufficienza del sistema rifiuti nella Regione Liguria: una volta realizzato consentirà infatti di evitare costi ed impatti ambientali conseguenti all'invio degli stessi rifiuti fuori regione. Il progetto ha ricevuto a livello nazionale un oggettivo riconoscimento, con il contributo concesso dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica a valere su risorse PNRR di 40 milioni di euro, il massimo ammissibile su una spesa complessiva di 52 milioni 400 Mila euro.

L’impianto sarà destinato al trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani (la FORSU, il cosiddetto “umido”) e della frazione “verde” (sfalci e potature), e tratterà, una volta entrato a regime, 60.000 tonnellate all’anno di materiale.

 

Il trattamento sarà realizzato attraverso una fase anaerobica, al chiuso e in assenza di ossigeno, che consentirà di produrre oltre 6 milioni di metri cubi/anno di biometano sostenibile, che sarà immesso nella normale rete di distribuzione gas e destinato all’autotrazione, e oltre 30.000 tonnellate/anno di compost di qualità che verrà utilizzato in agricoltura e nella vivaistica come biofertilizzante.

Il progetto

Il progetto di Recos prevede la collocazione dell’impianto presso il sito di Saliceti, a fianco dell’esistente impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti indifferenziati) con il quale si determineranno sinergie gestionali, strutturali e logistiche, a costituire un vero e proprio Polo Integrato per il trattamento dei rifiuti urbani del levante Ligure, nel rispetto dei principi di prossimità e autosufficienza.

 

L’area di Saliceti, interamente collocata in area a destinazione industriale, presenta una superficie disponibile di 60.000 mq (per una futura area coperta di 25.000), è già ottimamente collegata con la viabilità autostradale e ferroviaria, con minimizzazione dell’impatto sulla viabilità ordinaria.  

 

 

“Il Biodigestore è un’ottima notizia per la piena attuazione dell’economia circolare con la produzione di biometano sostenibile e di compost per l’agricoltura – ha  sottolineato Paolo Emilio Signorini, AD di Iren -  I lavori dureranno circa due anni, con l’avvio della piena operatività a giugno 2026. Si tratta di un tassello di una più ampia serie di interventi che Iren sta realizzando nelle regioni di tradizionale insediamento per rafforzare la sostenibilità del ciclo di trattamento dei rifiuti”. 

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