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Crediti di carbonio: come funzionano i token per azzerare la produzione di gas serra  

15 agosto 2022

 

Adattare il proprio modello di business agli obiettivi climatici stabiliti dall’Europa rappresenta una sfida importante che oggi le aziende devono affrontare: come indica la roadmap europea, le prime scadenze sono fissate per il 2030 e le successive al 2050. Quest’ultimo, infatti, è l’anno fissato per il raggiungimento della neutralità climatica.

 

Appare evidente dunque che il passo imminente da fare, per ogni impresa, è quello di intraprendere la strada della sostenibilità per azzerare le emissioni di anidride carbonica, responsabili del surriscaldamento e dei cambiamenti climatici. 

 

La decarbonizzazione di prodotti, servizi ed attività costituisce un cambio di paradigma a livello aziendale e punta ad abbassare al minimo le emissioni in vista degli obiettivi di tutela ambientale e climatica: ma come raggiungerli? 

 

I crediti di carbonio sono strumenti che permettono alle aziende di compensare le emissioni nocive che non riescono ad azzerare del tutto, incrementando gli investimenti in progetti green: ecco come funzionano.

Crediti di carbonio: cosa sono e come funzionano

Raggiungere la carbon neutrality per le grandi aziende è un impegno ambizioso che richiede impegno e pianificazione. Per questo motivo esiste una strategia sostenibile che le aiuta a realizzare progetti nazionali e internazionali di tutela ambientale e climatica, con l’obiettivo di ridurre e assorbire i gas ad effetto serra: si tratta dei crediti di carbonio, token acquistabili dalle imprese a grande impatto ambientale che vogliono compensare le emissioni di anidride carbonica attraverso iniziative green.

I carbon credits sono stati creati all’interno del Protocollo di Kyoto del 1997 per poi essere confermati negli Accordi di Parigi del 2015: oggi rappresentano un valido strumento per la lotta al cambiamento climatico in un momento particolarmente delicato per il Pianeta nel quale la strada dello sviluppo sostenibile è la sola da perseguire. 

 

Ma come funzionano i crediti di carbonio? Si parte dalla misurazione, secondo stretti standard internazionali, delle emissioni di CO2 prodotte dall’azienda. Una volta ricevuto l’esito, l’impresa decide come intervenire per ridurre il più possibile l’impatto del proprio business sull’ambiente, riducendo al limite le emissioni e convertendo la rimanente parte in carbon credit, certificati da associazioni internazionali apposite. 

 

È da qui che, successivamente, partono i progetti di sostenibilità ambientale che mirano a compensare l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente: ad oggi, infatti, il totale azzeramento degli esiti di business non è ancora possibile.

 

 

Crediti di carbonio: come e perché si attivano i progetti green

 

Attivare progetti green a sostegno dell’ambiente è l’obiettivo dei crediti di carbonio. Ma come farlo praticamente? Le aziende possono acquistare i token attraverso un broker specializzato oppure investire in prima persona in progetti sostenibili realizzati con lo scopo di assorbire le emissioni nocive. 

 

Un investimento responsabile che guarda al futuro del pianeta, oltre che un impegno concreto verso la transizione ecologica: ogni azienda può decidere di destinare le proprie quote investendo in un progetto nuovo e che non è stato ancora realizzato oppure acquistando i crediti di un progetto in itinere. 

 

Molti dei programmi legati ai carbon credits riguardano i Paesi in via di sviluppo e mirano a rendere il processo di decarbonizzazione univoco su scala globale andando a ridurre il divario che c’è, anche sulla transizione ecologica, tra Paesi ricchi e Paesi poveri. 

 

L’obiettivo è uno solo: fermare lo sfruttamento delle risorse della terra per permettere loro di rigenerarsi ed offrire, in cambio, benefici non solo ambientali ma anche economici e sociali su larga scala.

Quali sono i rischi e le fattibilità nell’acquisto di crediti di carbonio

L’acquisto dei crediti di carbonio non esula le aziende da possibili rischi. Come accade per ogni investimento nel mercato creditizio, le circostanze che possono influenzare le trattative sul progetto a sfondo ambientale sono diverse. 

 

Ecco perché, anche in questi casi, viene creato un contratto, l’Emission Reductions Payment Agreement (Erpa) attraverso cui le due parti si accordano. Nel documento vengono specificati tutti i dettagli del progetto, le relazioni tra acquirente e realizzatore, i diritti e i doveri di entrambi e il costo dei crediti. 

 

I crediti di carbonio rappresentano un valido strumento per la lotta ai cambiamenti climatici ma ancora poco conosciuto e condiviso. Tuttavia, negli ultimi anni la sensibilizzazione verso questa strategia sta crescendo anche nel nostro Paese: percorrere nuove strade per la riduzione delle emissioni di CO2 è una priorità e i carbon credits aiutano le imprese a consolidare la propria responsabilità ambientale. 

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