Rinnovabili

F come Fanghi di depurazione: in che modo possono diventare una risorsa per l'energia pulita 

22 settembre 2024

Quando si parla di risorse per la produzione di energia sostenibile, è facile pensare a fonti come il sole, il vento o l’acqua. Tuttavia, c’è una risorsa meno conosciuta, ma altrettanto preziosa: i fanghi di depurazione. Generati durante il processo di trattamento delle acque reflue, i fanghi di depurazione stanno diventando sempre più centrali nell’economia circolare e nella produzione di energia pulita.

 

Ciò che una volta veniva considerato uno scarto da smaltire è oggi trasformato in una risorsa rinnovabile, grazie a tecnologie avanzate in grado di estrarre energia e nutrienti preziosi.

 

La gestione e valorizzazione dei fanghi di depurazione rappresenta una grande opportunità per ridurre l’impatto ambientale e contribuire attivamente alla transizione energetica. Attraverso processi come la digestione anaerobica e il compostaggio, i fanghi possono essere trasformati in biogas, biometano e fertilizzanti, chiudendo il ciclo della sostenibilità. 

depuratore di Mancasale

Da fango a biometano: trasformare uno scarto in energia pulita

I fanghi di depurazione offrono diverse modalità di recupero delle risorse, rendendoli una risorsa preziosa per l'economia circolare. Essi contengono nutrienti come azoto e fosforo, che possono essere utilizzati nell'agricoltura attraverso lo spandimento dei fanghi sui terreni, migliorando così la qualità del suolo. Inoltre, i fanghi possono essere combinati con altri materiali per la produzione di compost, un fertilizzante naturale che arricchisce i terreni agricoli in modo sostenibile.

 

Un altro utilizzo importante è la valorizzazione energetica dei fanghi. Inseriti nei termovalorizzatori insieme ai rifiuti solidi urbani o ad altre biomasse, i fanghi consentono la produzione di energia pulita. Alcuni impianti specializzati riescono anche a recuperare il fosforo durante questo processo, una risorsa essenziale per l’agricoltura, che viene così preservata e riutilizzata. 

Valorizzazione dei fanghi di depurazione, perché Iren è un esempio virtuoso

Uno degli sviluppi più promettenti è la conversione dei fanghi in biometano, un combustibile derivato dal biogas. Il biometano prodotto attraverso la digestione anaerobica dei rifiuti organici, compresi i fanghi di depurazione, rappresenta una fonte di energia rinnovabile e pulita: il Gruppo Iren è all'avanguardia nella gestione dei fanghi di depurazione in questo ambito, grazie a un’infrastruttura capillare e a impianti tecnologicamente avanzati in grado di trasformare gli scarti in risorse. Uno degli impianti di riferimento è quello di Mancasale (Reggio Emilia), dedicato alla depurazione dell'acqua: è il primo in Emilia Romagna per trattamento terziario avanzato delle acque reflue destinate al riuso in agricoltura. Qui, grazie ai trattamenti dedicati che avvengono nell’impianto, l’acqua depurata che sarebbe andata nel Po viene appositamente trattata e poi utilizzata direttamente in agricoltura.

 

 

Quello di Mancasale non è l’unico depuratore che valorizza i fanghi: anche nel depuratore di Roncocesi (Reggio Emilia), con il progetto Biomether adesso concluso, i fanghi di depurazione sono stati trasformati in biometano. In particolare, nell’ambito del trattamento delle acque reflue provenienti dai collettori fognari di Reggio Emilia Ovest, Roncocesi e altri comuni limitrofi, si è generato un fango (fango di supero) che è stato stabilizzato attraverso un processo in grado di produrre biogas.

Grazie ai suoi impianti di ultima generazione, riesce a trasformare i fanghi di depurazione in nuove risorse. Lo stesso approccio viene utilizzato in ogni fase del ciclo dei rifiuti, dalla raccolta alla trasformazione in energia e materiali riciclabili. Questa strategia non solo rappresenta una soluzione concreta per la riduzione dei rifiuti e la produzione di energia pulita, ma rafforza anche il ruolo di Iren come protagonista dell’economia circolare in Italia.

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