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I come idroelettrico: che cos'è e quali sono i vantaggi

29 settembre 2023

È la principale fonte di energia rinnovabile nel mondo e in Italia circa il 16% dell’energia elettrica deriva da un impianto idroelettrico. I dati dello Statistical Review of World Energy 2020 confermano in assoluto come l’idroelettrico sia una delle fonti di energia rinnovabili fondamentali per produrre energia sostenibile: ecco come si produce e quali sono i suoi vantaggi.

Come si produce l’energia idroelettrica e quali sono i suoi vantaggi

L'idroelettrico è un sistema di produzione di energia elettrica che sfrutta la forza dell'acqua in movimento, come quella di fiumi, laghi o cascate, per generare elettricità.

Questo processo sfrutta l'energia cinetica e potenziale dell'acqua per far girare turbine o pale di una turbina idroelettrica, che a loro volta azionano un generatore elettrico per produrre energia elettrica. I suoi vantaggi sono numerosi e afferiscono a dimensioni diverse, tutte nel segno della sostenibilità:

 

  • Energia rinnovabile: l'acqua è una risorsa rinnovabile, per cui l'energia idroelettrica è sostenibile a lungo termine. Non produce emissioni dirette di gas serra o inquinanti atmosferici, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.

 

  • Bassa emissione di gas serra: a differenza dei combustibili fossili, l'idroelettrico non produce emissioni dirette di CO2 o altri gas serra durante l'operazione normale delle centrali.

 

·       Regolazione del flusso d'acqua: le centrali idroelettriche possono essere utilizzate per regolare il flusso d'acqua in un bacino idrico, un aspetto importante che può aiutare a prevenire inondazioni o a fornire acqua per uso agricolo e industriale.

 

  • Bassi costi operativi a lungo termine: una volta costruite, le centrali idroelettriche tendono ad avere costi operativi relativamente bassi. La manutenzione e l'approvvigionamento dell'acqua sono generalmente i principali costi associati.

 

  • Stoccaggio di energia: le centrali idroelettriche con bacini di accumulo possono funzionare anche come sistemi di stoccaggio dell'energia, cioè possono immagazzinare energia durante i periodi di bassa domanda e rilasciarla quando la domanda è alta.

 

  • Flessibilità operativa: le centrali idroelettriche possono essere avviate o fermate rapidamente in risposta alla domanda di energia, il che le rende adatte per fornire energia di punta o per gestire picchi di richiesta.

 

  • Affidabilità: le centrali idroelettriche tendono ad avere una lunga durata e una buona affidabilità operativa, il che le rende una fonte stabile di energia.

 

Gli impianti idroelettrici di Iren e la valorizzazione della risorsa idrica

Gli impianti idroelettrici del Gruppo Iren rispettano le caratteristiche del territorio e si innestano nelle località dove sorgono rispettandone gli equilibri: le centrali idroelettriche del Gruppo, infatti, si trovano in diverse zone d’Italia. A Torino e in Piemonte, nelle Valli Orco e in Val di Susa, gli impianti ad acqua fluente utilizzano l’acqua del torrente Orco e quella restituita da altre centrali, in un circolo continuo.

Ma non solo: in Campania sette impianti distribuiti nelle provincie di Salerno e Avellino compongono il nucleo di Tusciano con una capacità produttiva di circa 250 GWh all'anno. Nello specifico, si tratta di impianti a serbatoio, che utilizzano l'acqua di un bacino naturale o artificiale e impianti ad acqua fluente, che invece utilizzano la portata di un corso d'acqua con una potenza installata complessiva di circa 604 MW.  Il consolidamento delle infrastrutture idroelettriche del Gruppo si muove in continuità con un approccio trasversale di valorizzazione della risorsa idrica: l’acqua è un bene prezioso tutelato non solo nelle centrali ma anche nelle reti gestite da Iren. Per osservare da vicino come questo valore viene perseguito quotidianamente, Eduiren – settore educational del Gruppo - organizza visite guidate agli impianti: gli studenti, ad esempio, possono esplorare la centrale idroelettrica Tusciano. Si tratta del primo impianto idroelettrico nel sud Italia e, visitarlo, permette di capirne il suo reale funzionamento da vicino.

 

 

diga

L’impegno del Gruppo per la tutela della risorsa idrica si muove nel presente e guarda al futuro: il piano industriale al 2030, infatti, prevede oltre 2,4 miliardi destinati al potenziamento e all’incremento della resilienza della rete acquedottistica e lo sviluppo della filiera di depurazione. L’obiettivo di Iren è quello di passare dal 33% al 20% di perdite nette medie di rete al 2030 sull’intero territorio gestito attraverso il passaggio dal 56% al 90% di copertura della rete: una priorità per consolidare la gestione integrata della risorsa idrica.

 

Puntare sulle fonti rinnovabili, curandone la rete di distribuzione, per costruire il domani sostenibile: così Iren lavora nel presente e investe per il futuro.

 

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