Acqua

Festival dell'acqua, Iren a Firenze per la tutela della risorsa idrica

24 settembre 2024

Tutelare la risorsa idrica agendo in sinergia e condividendo buone pratiche per un’efficace gestione: è questo l’obiettivo con cui prende forma il Festival dell’Acqua, uno degli appuntamenti più importanti in Italia per discutere il futuro del servizio idrico.

 

Ideato da Utilitalia, il festival si svolgerà a Firenze dal 24 al 26 settembre e vedrà la partecipazione di 220 relatori nazionali e internazionali che si confronteranno su temi fondamentali come la valorizzazione dell’acqua, la digitalizzazione del servizio idrico integrato e le politiche di adattamento al cambiamento climatico.

Risorsa idrica, tre giornate di approfondimento

Il Festival dell'Acqua, a cadenza biennale, è stato inaugurato nel 2011 a Genova e negli anni successivi ha fatto tappa a Milano, L'Aquila, Bari, Bressanone/Venezia e Torino. L’edizione 2024 è l’ottava ed è organizzata da Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua, ambiente ed energia in collaborazione con Publiacqua e Confservizi Cispel Toscana.

 

L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti, non solo agli addetti ai lavori e coinvolgerà anche la città con intrattenimento ed eventi artistici e culturali, per approfondire il tema dell’acqua sotto varie angolature. L’obiettivo è contribuire a diffondere una cultura di protezione e valorizzazione della risorsa idrica. Sono previste tre giornate di riflessioni e approfondimenti con esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore nazionali e internazionali, oltre a eventi e manifestazioni che coinvolgeranno la città di Firenze per riflettere sull’importanza di questa risorsa.

 

La prima giornata sarà un momento di introduzione e apertura istituzionale, a seguire il 25 e 26 settembre si svolgeranno due giornate piene di eventi – saranno presenti 220 relatori per 18 convegni - con sessioni plenarie e sessioni tecniche; verranno presentate le migliori tecnologie del settore idrico a cui si alterneranno presentazioni di libri dedicati al tema dell’acqua.

Dibattito sull’acqua, tra tutela e sicurezza

I temi centrali di confronto di queste giornate metteranno al centro il servizio idrico, gli investimenti infrastrutturali e finanziari per la tutela della risorsa idrica, le politiche di adattamento al cambiamento climatico. Sarà fondamentale parlare anche di digitalizzazione del servizio idrico integrato e di depurazione.

 

Centrale sarà anche il dibattito sulla sicurezza dell’acqua del rubinetto. Come ha evidenziato il primo rapporto elaborato dal Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi tre anni i controlli effettuati sono risultati conformi ai parametri di legge nel 99,1% dei casi. In questo quadro, gli operatori del servizio idrico sono al lavoro per l’implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), che hanno lo scopo di identificare e prevenire ogni rischio legato alla qualità delle acque destinate al consumo. I PSA dovranno essere completati entro il 12 gennaio del 2029 per i sistemi di fornitura.

 

Da un’indagine di Utilitalia - che sarà presentata nel corso del Festival - è emerso come, allo stato attuale, la popolazione servita con PSA predisposto (su un campione di circa 32 milioni di abitanti) è pari al 37,8%. In decisa crescita è il grado di implementazione dei Piani, che è passato dal 16% del 2019 al 40% del 2023, mentre dal campione analizzato il tempo medio per il completamento è di circa altri 4 anni. L’indagine della Federazione ha valutato anche il valore degli investimenti totali derivanti dall’implementazione del PSA che, per un campione ristretto di 19 aziende, è risultato pari a 122 milioni di euro.

festival dell'acqua

Iren al Festival dell’Acqua

La risorsa idrica rappresenta uno dei pilastri dei servizi di Iren, impegnato nella tutela e nel riuso dell’acqua e tra gli sponsor del Festival dell’Acqua. Inoltre, la vicinanza a questi temi è di casa a Iren poiché Luca Dal Fabbro oltre a essere presidente del Gruppo Iren è anche vicepresidente vicario di Utilitalia. Il legame tra Iren e Utilitalia si concretizza nella partecipazione attiva del Gruppo Iren al Festival. Diversi gli interventi di Iren durante l’iniziativa, a partire dall’inaugurazione dell’evento con i saluti istituzionali a cui presiederà Luca Dal Fabbro. 

Seguirà mercoledì 25 settembre - dalle ore 15:30 alle 18:00 - una sessione del Festival è dedicata al legame tra risorsa idrica e valorizzazione dei territori dal titolo “Resilienza idrica e rigenerazione urbana: dalla tutela della risorsa alla valorizzazione dei territori”. Ad arricchire il programma è previsto il settimo workshop annuale dell’osservatorio idrico Oswi di Agici (Observatory for a Sustainable Water Industry). Il workshop vuole evidenziare la crescente importanza del settore idrico nello sviluppo sociale, economico e ambientale dei territori, discutendone con i vertici delle utilities e delle aziende.

 

Per Iren sarà Fabio Giuseppini, amministratore delegato Ireti -  la società del Gruppo Iren che gestisce in modo integrato e capillare sul territorio nazionale la distribuzione di energia elettrica, gas e acqua - a partecipare al dibattito sull’“Acqua come motore dello sviluppo economico e sociale dei territori: esperienze a confronto”.

Tutelare la risorsa idrica vuol dire tutelare e valorizzare il territorio. Ma questo non può prescindere dalla gestione sostenibile del Servizio Idrico Integrato che sempre più spesso deve affrontare le conseguenze dei fenomeni meteorologici estremi e dei cambiamenti climatici. Ciò richiede soluzioni concrete, sostenibili e innovative da parte delle utility idriche.

 

Il terzo panel (giovedì 26 settembre dalle ore 9:30 alle 13:00) che vedrà la partecipazione di Iren è quello sulle “Prospettive per la gestione dei fanghi di depurazione”: a rappresentare Iren ci sarà Valentino Piramide, responsabile servizio idrico integrato di Genova (Ireti).

I fanghi di depurazione sono da sempre un argomento di grande rilevanza economica ed ambientale nell’ambito del trattamento delle acque reflue. Si tratta di un tema per il quale ancora si devono scontare ritardi ed incertezze da parte del legislatore comunitario. In questo clima di incertezza la chiave è puntare su tecnologie affidabili e sostenibili con l’obiettivo di rendere i fanghi un processo di depurazione circolare.

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