Innovazione

Premio Innovazione 2025, il meglio dell’innovazione universitaria in competizione per la transizione del futuro

21 dicembre 2025
  • Il Premio Nazionale per l’Innovazione 2025 si conferma una delle principali piattaforme italiane per l’incontro tra startup, università e imprese, premiando soluzioni tecnologiche ad alto impatto ambientale, sociale ed economico in settori chiave come energia, salute, industria e ICT .

  • Tra i progetti vincitori, RethaiN – startup dell’Università di Napoli – ha ottenuto il premio assoluto e la menzione speciale Iren grazie a una tecnologia che recupera azoto dai digestati anaerobici, riducendo costi e impatto ambientale degli impianti biogas.

     

  • L’edizione 2025 ha coinvolto 76 startup finaliste da tutta Italia, selezionate tra le vincitrici delle Start Cup regionali e valutate da una giuria di esperti su contenuto tecnologico, sostenibilità e potenzialità di sviluppo industriale.

     

  • Iren, partner storico dell’iniziativa, rafforza il suo ruolo di promotore dell’innovazione attraverso programmi di Corporate Venture Capital e il supporto a startup Cleantech, consolidando un ecosistema aperto dove innovazione e sostenibilità crescono insieme.

Anche quest’anno il Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI 2025) ha rappresentato uno dei momenti più significativi per l’ecosistema italiano dell’innovazione imprenditoriale e tecnologica. Nelle giornate del 4 e 5 dicembre 2025, Ferrara è stata la cornice della XXIII edizione della più grande Business Plan Competition del Paese, organizzata dalla Rete PNICube insieme all’Università degli Studi di Ferrara, con il sostegno di Gruppo Iren, Prysmian Group e Almaviva. Il PNI funge da punto d’incontro tra giovani ricercatori, startup, imprese, istituzioni e investitori, consolidando la visione di un’Italia che fa dell’innovazione e della sostenibilità i cardini per la transizione energetica, digitale e ambientale

Una rete per costruire innovazione

Il Premio Nazionale per l’Innovazione non è solo un riconoscimento: è il risultato di un percorso che parte dalle Start Cup regionali, le competizioni di business plan attive in 18 regioni italiane, organizzate da incubatori universitari ed enti di ricerca associati alla Rete PNICube. Grazie a questa rete capillare, idee e tecnologie nate nei laboratori accademici trovano uno spazio competitivo e concreto per confrontarsi, crescere e interagire con il mondo delle imprese e dell’investimento. 

 

L’evento ha l’obiettivo dichiarato di favorire il trasferimento tecnologico, sostenere progetti ad alto impatto sociale e ambientale e alimentare un ecosistema aperto di innovazione che unisca il mondo della ricerca con quello delle imprese e dei capitali. In un’epoca in cui sfide come la decarbonizzazione, l’efficienza energetica, l’intelligenza artificiale e leconomia circolare e la scienza della vita giocano un ruolo cruciale, il PNI rappresenta una piattaforma strategica per idee destinate a trasformare il futuro

vincitori

Chi sono i vincitori 2025 e come è strutturato il premio

Il Premio è strutturato in quattro categorie principali, ciascuna con un montepremi di 25.000 euro per il progetto vincitore:



  • CleanTech & Energy: tecnologie e servizi innovativi per la sostenibilità ambientale, la trasformazione energetica e la gestione efficiente delle risorse naturali. 



  • ICT: progetti nel campo delle tecnologie dell’informazione, nuove media, cybersecurity, cloud computing e soluzioni software avanzate. 



  • Industrial: innovazioni che rivoluzionano i processi produttivi industriali attraverso tecnologie dirompenti. 



  • Life Sciences-MedTech: soluzioni tecnologiche per la salute, il benessere e la gestione sanitaria.

Accanto ai premi di categoria, numerosi premi e menzioni speciali offerti da partner istituzionali e industriali arricchiscono il palinsesto delle opportunità: dal Premio Speciale Iren, al Premio Invitalia per l’Imprenditoria Femminile, dai riconoscimenti per l’innovazione sociale alle opportunità formative e internazionali per giovani talenti.

 

Al termine di quarantott’ore di presentazioni, pitch e tavole rotonde, nella giornata di venerdì 5 dicembre 2025 sono stati decretati i vincitori della XXIII edizione del PNI.

I progetti sono stati scelti tra le 76 startup finaliste da una giuria composta da esponenti del mondo imprenditoriale, della ricerca e del venture capital sulla base di criteri come valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato.

I vincitori del PNI 2025 sono esempi tangibili di come ricerca accademica e visione imprenditoriale possano generare soluzioni ad alto impatto.

 

RethaiN, startup nata all’Università degli Studi di Napoli Federico II, vincitrice assoluta, si è aggiudicata anche il Premio Cleantech & Energy  e la menzione speciale di IREN ,con una tecnologia per il recupero di azoto dai digestati anaerobici, trasformando un residuo organico in una risorsa utilizzabile come biomassa proteica o biofertilizzante, riducendo costi e impatto ambientale degli impianti di biogas. 

 

GraphiCore, spin-off del Politecnico di Milano, ha vinto nella categoria Industrial con soluzioni robotiche avanzate per lo smantellamento sicuro di reattori nucleari a grafite, integrando robotica resistente ad ambienti estremi e algoritmi di visione artificiale. 

Gli altri due premi - Life Sciences-MEDTech e ICT - sono invece andati rispettivamente al progetto lombardo Evoclin che ha sviluppato una piattaforma di machine learning in grado di analizzare rapidamente i dati genomici e prevedere l’evoluzione di un tumore con un’accuratezza del 96%. Infine c’è Muonlab, start up spin off dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e dell’Università di Firenze, che applica tecniche di fisica delle particelle al mondo reale: grazie alla muografia - una forma naturale di “radiografia” che sfrutta muoni cosmici al posto dei raggi X - è in grado di eseguire indagini densitometriche 2D e 3D su strutture di grandi dimensioni, naturali o artificiali, senza perforazioni. La società offre un servizio “chiavi in mano”: dallo studio di fattibilità, alla progettazione e installazione dei rivelatori muonici sul sito del cliente, fino all’analisi dati con software e algoritmi proprietari, restituendo report tecnici completi. Le applicazioni includono il monitoraggio di dighe, miniere, acciaierie, infrastrutture e siti archeologici, con capacità di sondare spessori che vanno da pochi centimetri a centinaia di metri.

 

Questi esempi dimostrano come la competizione premia non solo idee di business solide, ma tecnologie con potenziale reale di trasformare interi settori produttivi e di contribuire alla competitività dell’Italia nel contesto globale.

Le imprese e la collaborazione con la ricerca

Per Iren, partner di lunga data del Premio, eventi come il PNI rappresentano molto più di una “vetrina”: sono occasioni per alimentare ecosistemi di innovazione aperti, sostenibili e orientati al futuro, dove il dialogo con il mondo accademico e con le startup può generare collaborazioni strategiche, accelerare progetti pilota e favorire l’adozione di tecnologie all’avanguardia. Per un gruppo integrato nei servizi ambientali ed energetici, questo approccio significa poter intercettare idee promettenti, testarle in contesti reali e contribuire alla transizione energetica nazionale confermando il ruolo di Venture Client di IREN.

 

Il PNI 2025 conferma il ruolo del Premio come termometro dei trend emergenti, delle tecnologie in fase di sviluppo e delle traiettorie in cui si muove il tessuto imprenditoriale italiano. Dall’energia pulita alle applicazioni dell’AI per l’efficienza delle risorse, dall’industrial tech alla salute digitale, le startup premiate offrono un quadro dinamico e propositivo delle future traiettorie dell’innovazione nazionale.

 

In un momento storico in cui la competitività di un Paese è sempre più legata alla sua capacità di innovare, iniziative come il PNI 2025 non solo premiano i progetti più meritevoli, ma costruiscono ponti tra ricerca, impresa e investimenti fondamentali per una transizione sostenibile e inclusiva.

 

Innovazione e sostenibilità, il binomio vincente per Iren

La sostenibilità è il cuore della strategia di molte imprese e un imperativo per le start up che desiderano posizionarsi come leader di mercato. L’innovazione tecnologica consente di ottimizzare risorse, ridurre emissioni e promuovere modelli di economia circolare, rendendo così le pratiche sostenibili più accessibili e scalabili..

 

Il Gruppo Iren, leader nel settore dei servizi energetici e ambientali, investe in innovazione a partire dalle partnership a supporto di iniziative come Premio nazionale innovazione.
In qualità di promotore dell’iniziativa, Iren ha assegnato la menzione speciale Iren alla startup RethaiN ritenuta più allineata e sinergica con le linee di business. La startup ha vinto anche il premio per la categoria CleanTech & Energy e il riconoscimento di vincitore assoluto del PNI: un chiaro segnale di come i settori in cui opera il Gruppo Iren siano strategici per la crescita del sistema paese.

Oltre a supportare il Premio, il Gruppo Iren investe e promuove l’innovazione in tutte le sue aree d’azione: attraverso Iren Up, il programma di Corporate Venture Capital, sostiene l’innovazione e la sostenibilità nei territori supportando le migliori start up italiane nel settore Cleantech, ossia quelle realtà che propongono soluzioni nel settore clean technologies, inteso nella sua accezione più ampia (rifiuti, reti per servizi di pubblica utilità, mobilità e servizi a valore aggiunto).
Il programma di Corporate Venture Capital mira a facilitare la crescita di realtà emergenti, offrendo non solo un supporto finanziario, ma anche l’accesso a  un network di competenze e risorse strategiche. Oltre a supportare i talenti più innovativi con programmi dedicati, Iren agisce come Venture Client e Limited Partner (LP) in fondi di Venture Capital (VC) focalizzati sul Clean Tech, come Mito Tech Ventures e Tech4planet, per identificare, investire e integrare tecnologie innovative (economia circolare, mobilità, energia) nelle sue operazioni. Questo approccio ibrido permette a Iren di essere sia un investitore finanziario sia un potenziale acquirente/partner per le tecnologie che supporta: dimensioni sinergiche che si muovono insieme verso un obiettivo comune: costruire il domani sostenibile, a partire dall’impegno di oggi.

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