Innovazione

Iren dona computer ricondizionati a scuole ed enti: i RAEE, da scarti, diventano risorse nel segno dell’innovazione

19 dicembre 2025
  • A Genova, Torino e Reggio Emilia il Gruppo ha donato computer ricondizionati a scuole ed enti del territorio, contribuendo a ridurre il divario digitale e sostenere l’educazione.
 
  • Iniziative analoghe sono state realizzate anche in altri territori, come Reggio Emilia, dove sono stati consegnati oltre 160 dispositivi rigenerati.
 
  •  I RAEE sono rifiuti elettronici che contengono materiali preziosi e critici e rappresentano una sfida centrale per la transizione ecologica e l’economia circolare.
 
  • Con la campagna “C’è futuro nei RAEE”, Iren promuove il corretto conferimento, il riuso e la rigenerazione delle apparecchiature elettroniche.
 
  •  L’impianto di Terranuova Bracciolini rappresenta il cuore industriale della strategia RAEE di Iren, permettendo il recupero di metalli preziosi e materie prime critiche.
 
  • Attraverso educazione, innovazione e responsabilità sociale, Iren trasforma i rifiuti elettronici in risorse per le comunità e per il futuro.

La transizione ecologica passa anche dagli oggetti più comuni. Computer, telefoni, stampanti, piccoli elettrodomestici: strumenti che accompagnano la vita quotidiana e che, una volta diventati obsoleti o inutilizzati, rischiano di trasformarsi in rifiuti complessi e difficili da gestire. È proprio in questo passaggio — dal fine vita all’eventuale nuova funzione — che si gioca una delle sfide più rilevanti dell’economia circolare contemporanea. Una sfida che riguarda i RAEE, e che il Gruppo Iren ha scelto di affrontare con un approccio integrato, capace di coniugare innovazione industriale, responsabilità ambientale e valore sociale.

I risultati sono concreti: nelle scorse settimane Iren ha donato centinaia di computer portatili ricondizionati a Torino, Genova e Reggio Emilia destinati a scuole ed enti del territorio. Un intervento che ha permesso di allungare la vita utile delle apparecchiature e di trasformarle in strumenti a supporto dell’istruzione, della formazione e dell’inclusione digitale.

Un percorso che coinvolge tutti i territori del Gruppo

L’iniziativa risponde a un bisogno sempre più evidente: ridurre il divario digitale che ancora oggi limita l’accesso alle competenze e alle opportunità educative, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione. In questo senso, il riuso dei RAEE diventa un veicolo di equità sociale oltre che di sostenibilità ambientale.

A Torino, lo scorso 19 dicembre, stati consegnati 120 computer rigenerati del gruppo Iren destinati alla Rete delle Case del Quartiere e a una rete di associazioni attive sul territorio: gli apparecchi supporteranno attività educative, sociali e culturali di facilitazione digitale e supporto allo studio, promosse dalle Case del Quartiere e da associazioni particolarmente attive nell'area di Barriera di Milano. A Genova, invece, la consegna di 150 pc ricondizionati ha coinvolto 84 istituti scolastici comunali, oltre a numerose associazioni impegnate in ambito educativo e sociale. I dispositivi donati provengono dal parco informatico aziendale di Iren. Prima di essere redistribuiti, i computer sono stati sottoposti a un processo di rigenerazione che ne ha ripristinato le funzionalità, rendendoli pronti all’uso. Anche a Reggio  Emilia, nei mesi precedenti, sono stati consegnati oltre 160 computer rigenerati ad associazioni, enti del terzo settore e realtà impegnate in progetti di inclusione sociale, doposcuola e supporto educativo.

In ogni territorio, i dispositivi ricondizionati hanno trovato nuova vita all’interno di percorsi dedicati a giovani, famiglie e comunità locali, con alcuni computer destinati anche a progetti internazionali di cooperazione e formazione. Un segnale di come la gestione virtuosa dei RAEE possa generare valore non solo a livello locale, ma anche in contesti più ampi.

 

microchip

Che cosa sono i RAEE e perché sono una sfida strategica

I RAEE - Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche  - protagonisti delle iniziative di Iren a Genova e Reggio Emila, comprendono tutti quei dispositivi che per funzionare necessitano di energia elettrica o di campi elettromagnetici e che, una volta giunti a fine vita, diventano rifiuti. Rientrano in questa categoria computer, tablet, telefoni cellulari, stampanti, televisori, piccoli e grandi elettrodomestici, ma anche apparecchiature professionali e informatiche utilizzate in uffici e scuole.

Questi rifiuti non possono essere conferiti nei normali circuiti della raccolta indifferenziata. Al loro interno, infatti, sono presenti sostanze potenzialmente pericolose per l’ambiente e la salute, ma anche materiali di grande valore economico e strategico, come rame, alluminio, oro, argento e palladio. Se gestiti correttamente, i RAEE diventano una risorsa fondamentale per ridurre l’estrazione di nuove materie prime e limitare l’impatto ambientale dei cicli produttivi.

Per questo motivo l’Unione Europea ha introdotto una normativa specifica — la Direttiva RAEE — che disciplina la raccolta, il trattamento e il riciclo di questi rifiuti, promuovendo un modello di economia circolare basato sul recupero di materia e sulla riduzione degli sprechi. Comprendere cosa sono i RAEE e come devono essere gestiti è il primo passo per trasformare un problema ambientale in un’opportunità industriale e sociale.

“C’è futuro nei RAEE”: la campagna di Iren

È da questa consapevolezza che nasce la campagna “C’è futuro nei RAEE”, promossa dal Gruppo Iren per sensibilizzare cittadini, scuole e istituzioni sul valore nascosto nei rifiuti elettronici. L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio che mira a diffondere la cultura del corretto conferimento, del riuso e della rigenerazione, affiancando alla gestione industriale dei RAEE una dimensione educativa e sociale.

La campagna racconta i RAEE non come scarti da eliminare, ma come miniere urbane, capaci di restituire materiali preziosi alle filiere produttive e, allo stesso tempo, di generare benefici concreti per i territori. È un cambio di prospettiva che mette al centro la responsabilità condivisa e il ruolo attivo delle comunità nella transizione ecologica.

Innovazione industriale: l’impianto di Terranuova Bracciolini

Accanto alle iniziative di riuso e rigenerazione, la strategia di Iren sui RAEE si fonda su una solida infrastruttura industriale. Un ruolo centrale è svolto dall’impianto di Terranuova Bracciolini, gestito da Valdarno Ambiente, società del Gruppo. Si tratta di una struttura all’avanguardia per il trattamento delle schede elettroniche, capace di recuperare metalli preziosi e materie prime critiche attraverso processi tecnologici avanzati.

L’impianto rappresenta uno dei casi più innovativi in Italia ed Europa nel settore del recupero dei RAEE. Qui, le schede elettroniche vengono trattate per estrarre materiali come oro, argento, rame e palladio, riducendo la necessità di ricorrere a nuove estrazioni e contribuendo alla sicurezza delle filiere industriali legate alla transizione energetica e digitale.

Educazione, responsabilità e futuro

La valorizzazione dei RAEE non si esaurisce nella dimensione tecnologica. Attraverso la campagna “C’è futuro nei RAEE” e le attività di Eduiren, il Gruppo promuove percorsi educativi rivolti a scuole e cittadini, con l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza sui comportamenti quotidiani legati ai rifiuti elettronici.

Scegliere il corretto conferimento, privilegiare il riuso quando possibile, comprendere il valore dei materiali: sono gesti semplici, ma fondamentali per costruire un modello di economia circolare realmente efficace.

Dai RAEE un valore che va oltre il riciclo

Le iniziative di Iren dimostrano come i RAEE possano diventare un ponte tra sostenibilità ambientale, innovazione industriale e inclusione sociale. Dalla rigenerazione dei computer alla loro redistribuzione nelle scuole, fino al recupero delle materie prime negli impianti specializzati, ogni fase contribuisce a dare nuovo significato a ciò che spesso viene considerato solo uno scarto.

In un mondo sempre più digitale, trasformare i rifiuti elettronici in risorse significa investire nel futuro delle persone e dei territori. È questa la visione che guida l’impegno di Iren: un’economia circolare capace di generare valore condiviso, dove tecnologia, ambiente e comunità crescono insieme.

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Due persone lavorano insieme al computer viste attraverso un vetro, in un ambiente luminoso con riflessi naturali.

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