Secondo il vocabolario Treccani il verbo riqualificare ha diverse accezioni: tra queste c’è quella di rendere qualcosa qualitativamente più valida. Le fa eco la terminologia urbanistica-edilizia, secondo cui “riqualificare” è soprattutto risanare. Ma di cosa parliamo quando facciamo riferimento alla riqualificazione energetica? La riqualificazione energetica di un edificio è l’insieme di tutti gli interventi di tipo strutturale, edilizio e impiantistico finalizzati ad aumentare l’efficienza energetica, razionalizzando i flussi energetici tra l’edificio e l’ambiente esterno.

Esattamente quello che accadrà a 800 edifici a Torino, grazie al contratto sottoscritto dal Gruppo Iren con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per una nuova linea di finanziamento di tipo green e con importo pari a 100 milioni di euro volta a supportare il progetto di riqualificazione energetica di 800 immobili pubblici della città di Torino.

Il progetto di riqualificazione energetica a Torino si pone in relazione con gli obiettivi di sviluppo sostenibile condivisi da Iren e CDP: l’ambizioso lavoro - che verrà realizzato da Iren Smart Solutions - prevede numerosi interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, oltre ad attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e di messa a norma degli impianti e alla fornitura dei vettori energetici (energia elettrica, gas naturale, teleriscaldamento).

“Questi interventi sono una testimonianza del ruolo che le multiutility possono giocare sui territori nel complesso processo di transizione ecologica in corso: attraverso Iren Smart Solutions infatti affianchiamo i Comuni, le imprese e in generale le istituzioni locali a riqualificare i loro patrimoni migliorandone la sostenibilità e avviando percorsi di efficientamento e di infrastrutturazione dei territori. Quest’operazione rappresenta un'ottima opportunità per la città di Torino per riqualificare il proprio patrimonio immobiliare”, ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.

La reaizzazione del progetto torinese è già iniziata lo scorso luglio e i lavori hanno preso il via dagli edifici pubblici più energivori: l’obiettivo prefissato è quello di ottenere un risparmio sul consumo energetico superiore al 30%. Uno step in più verso l’impegno di Torino -  tra le 100 città europee impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030 - verso una città a impatto climatico zero.

Gli interventi sulla componente impiantistica, invece, consistono in:
 

• installazione di caldaie ad alto rendimento, caldaie a condensazione;
  
• installazione di pompe di calore per quanto riguarda la sostituzione di macchinari per la climatizzazione obsoleti;
• installazione di sistemi di termoregolazione, valvole termostatiche e contabilizzatori energetici, pompe a velocità variabile, sistemi di telecontrollo.

Gli impianti possono essere alimentati da fonti rinnovabili. È inoltre possibile ridurre il fabbisogno di energia elettrica con illuminazione a led. La completa e integrata applicazione della riqualificazione energetica comprende l’intervento sugli infissi con la sostituzione di serramenti e superfici vetrate.

Parola chiave collegata alla riqualificazione è efficienza energetica che indica la capacità di un sistema, attraverso l’adozione di soluzioni gestionali, tecniche e/o tecnologiche, di ottimizzare i flussi energetici per ottenere uno stesso risultato attraverso un minore utilizzo (consumo) di risorse energetiche. La riqualificazione energetica la rende possibile poiché permette di abbattere i consumi energetici fino al 70%: una scelta, quella di riqualificare, che a fronte di un iniziale investimento comporta una serie di benefici a lungo termine come, ad esempio, vantaggi economici - anche attraverso detrazioni fiscali e finanziament – e l’incremento del valore dell’immobile riqualificato e minori costi energetici.  A questi si aggiungono vantaggi connessi al comfort degli ambienti e alla sostenibilità ambientale. Benefici trasversali che, grazie a Iren e CDP, saranno realtà per 800 edifici torinesi.