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Scuola e territorio: con Eduiren studenti protagonisti del progetto ambientale alle Grotte di Pertosa

22 dicembre 2025
  • Alle Grotte di Pertosa-Auletta, centinaia di studenti hanno partecipato a percorsi educativi dedicati alla sostenibilità e alla valorizzazione del patrimonio naturale.
 
  • Il progetto, realizzato con il supporto di Eduiren, unisce didattica esperienziale, educazione ambientale e conoscenza del territorio.
 
  •  Le grotte rappresentano un unicum naturalistico grazie al fiume sotterraneo navigabile e alla ricchezza di biodiversità.
 
  • Una recente campagna di scavi ha portato alla luce nuove scoperte archeologiche che testimoniano oltre 8.000 anni di frequentazione umana.
 
  • Gli studenti hanno potuto osservare da vicino attività di ricerca scientifica e archeologica, diventando protagonisti del percorso formativo.
 
  • L’iniziativa è un esempio di collaborazione virtuosa tra scuola, istituzioni culturali e impresa, orientata alla formazione delle nuove generazioni.

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta si sono trasformate, per centinaia di studenti, in un’aula a cielo aperto dove ambiente, scienza e cultura si incontrano. A novembre, ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado hanno partecipato a percorsi educativi dedicati alla sostenibilità e alla valorizzazione del patrimonio naturale, grazie a un progetto promosso dalla Fondazione MIdA – Musei Integrati dell’Ambiente insieme a Eduiren.

 

L’iniziativa ha offerto agli studenti un’esperienza formativa immersiva, capace di unire didattica esperienziale, educazione ambientale, conoscenza del territorio e conoscenze tecnologiche. Un modello che supera i confini della lezione tradizionale e restituisce alla scuola un ruolo attivo nel dialogo con i luoghi e le comunità.

grotte di pertosa

Le Grotte di Pertosa-Auletta: natura, acqua e archeologia

Le Grotte di Pertosa-Auletta rappresentano un unicum nel panorama speleologico italiano: sono le uniche grotte in Europa attraversate da un fiume sotterraneo navigabile. Un ambiente naturale complesso, modellato dall’acqua nel corso di millenni, che custodisce una biodiversità fragile e un equilibrio ambientale delicato.

Tutto ciò è possibile anche grazie all’integrazione tra la vita delle Grotte e la centrale idroelettrica Iren che utilizza da più di 100 anni l’acqua per produrre energia rinnovabile.  

grotte di pertosa

Didattica esperienziale e sostenibilità

Il percorso formativo è stato strutturato in moduli che hanno integrato momenti di approfondimento teorico con attività pratiche e laboratori. I temi affrontati hanno spaziato dalla gestione sostenibile delle risorse naturali all’energia, dall’economia circolare alla tutela del suolo e della biodiversità.

Grazie al contributo di Eduiren, i contenuti sono stati declinati con un linguaggio accessibile e interdisciplinare, stimolando la partecipazione attiva degli studenti. L’obiettivo non era solo trasmettere conoscenze, ma sviluppare uno sguardo critico sulle sfide ambientali contemporanee, mostrando come le scelte quotidiane e le politiche di gestione del territorio possano incidere sul futuro degli ecosistemi.

grotte di pertosa

Eduiren e il valore dell’alleanza con il territorio

Il ruolo di Eduiren è stato centrale nella progettazione e nello sviluppo dell’iniziativa. Da sempre impegnata nella diffusione della cultura della sostenibilità nelle scuole, la divisione educativa di Iren ha contribuito a costruire un percorso che mette in relazione educazione, ambiente e territorio.

La collaborazione con la Fondazione MIdA ha permesso di valorizzare le Grotte di Pertosa-Auletta non solo come sito naturalistico, ma come luogo di apprendimento e sperimentazione. Una sinergia che dimostra come il dialogo tra istituzioni culturali, scuole e imprese possa generare progetti capaci di lasciare un impatto duraturo sulle nuove generazioni

 

 

 

Le nuove scoperte archeologiche alle Grotte dell’Angelo

A rendere l’esperienza ancora più significativa è stato il contesto di nuove importanti scoperte archeologiche all’interno del complesso speleologico delle Grotte dell’Angelo di Pertosa-Auletta. Una recente campagna di ricerche ha riportato alla luce testimonianze che ampliano il quadro delle frequentazioni umane della cavità tra l’età ellenistica e il primo periodo romano-imperiale.

Gli scavi hanno restituito lucerne in terracotta decorate, monete di epoca ellenistica e romana e piccoli oggetti legati a pratiche rituali, indicando l’utilizzo del sito come luogo di culto e di passaggio. Accanto a questi reperti, sono emerse anche strutture più antiche, tra cui palificazioni lignee e piani di calpestio riconducibili all’età del Bronzo finale, già collegati all’insediamento palafitticolo noto all’interno delle grotte.

 

Nel loro insieme, i ritrovamenti attestano una continuità di frequentazione umana che supera gli 8.000 anni, restituendo un’immagine di straordinaria stratificazione storica. Per gli studenti coinvolti nel progetto, la possibilità di osservare da vicino le attività di ricerca archeologica ha rappresentato un’occasione unica per comprendere come il patrimonio naturale e quello culturale siano profondamente intrecciati.

Studenti protagonisti della conoscenza

Il valore del progetto risiede anche nel ruolo attivo affidato agli studenti. Non semplici visitatori, ma protagonisti di un percorso che li ha messi in contatto diretto con ricercatori, educatori ambientali e operatori culturali. Attraverso l’osservazione, il confronto e la sperimentazione, i ragazzi hanno potuto avvicinarsi al metodo scientifico e sviluppare competenze trasversali legate all’analisi critica, al lavoro di gruppo e alla cittadinanza attiva.

Un’esperienza che contribuisce a rafforzare il legame tra scuola e territorio e a formare giovani più consapevoli del valore dei beni comuni.

Un modello replicabile di educazione alla sostenibilità

Il progetto alle Grotte di Pertosa-Auletta dimostra come la valorizzazione del patrimonio naturale possa diventare uno strumento potente di educazione alla sostenibilità. Trasformare un sito ambientale e archeologico in un laboratorio didattico significa investire sul futuro, offrendo alle nuove generazioni strumenti concreti per comprendere la complessità del rapporto tra uomo e ambiente.

 

Con il supporto di Eduiren, l’iniziativa si configura come un modello replicabile, capace di coniugare tutela delle risorse, innovazione educativa e coinvolgimento delle comunità locali.

 

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