Rinnovabili

Fattorie solari in mare aperto: l'idea olandese diventa realtà

18 maggio 2022

 

Sono olandesi le prime fattorie solari in mare aperto, un ambizioso progetto lanciato dalle aziende Oceans of Energy e The Seaweed Company che introduce un modo diverso di produrre energia elettrica, centrato sull’ utilizzo più sostenibile ed efficiente delle risorse oceaniche.

 

Combinando la produzione di energia solare e la coltura di alghe marine nella stessa area, la più grande fattoria solare di Europa ha generato energia pulita per un anno, resistendo alle intemperie marine: dal sito di prova in cui sorge -  la North Sea Farmers, a 12 km dalla costa di Scheveningen, distretto dell’Aia – si propone come modello efficace e replicabile per la produzione autonoma di energia elettrica nelle zone costiere e nelle isole. L’idea pilota, finanziata dal progetto UNITED dell’Unione europea con l’obiettivo di supportare proposte innovative nell’ambito della Blue Economy, punta a generare metà della domanda energetica dei Paesi Bassi. Un obiettivo che si muove attraverso progetti precisi. 

 

Cosa sono e come funzionano le fattorie solari in mare aperto

Le fattorie solari in mare aperto sono costituite da uno speciale impianto tecnico che funziona combinando due tecnologie green: le celle ad energia fotovoltaica e la coltivazione blue farming delle alghe. La produzione di energia elettrica avviene attraverso particolari pannelli solari galleggianti, anche noti come FPV “floating photovoltaics”, costruiti e disegnati appositamente per resistere alle avversità climatiche che si verificano in alto mare. Il loro funzionamento è simile a quello degli omonimi pannelli terrestri, ma la loro progettazione è specifica per l’ambiente marino. Insieme ai pannelli solari galleggianti, la coltivazione delle alghe rappresenta il secondo aspetto peculiare delle fattorie in mare aperto olandesi: per le loro proprietà intrinseche, le alghe sono capaci di fornire materie prime utilizzabili commercialmente in una ampia gamma di settori e consentono di incrementare la biodiversità poiché assorbono molecole di diossido di carbonio.  

 

Associare il fotovoltaico alla coltivazione di alghe apre un processo innovativo e virtuoso nella produzione di energia elettrica: l’alga marina aumenta la resa dei pannelli fotovoltaici e, le fattorie galleggianti, ne sfruttano il potenziale per produrre energia in modo sostenibile e, allo stesso tempo, incrementare la cultura delle alghe. Benefica non solo nella tutela ambientale, ma anche nella produzione alimentare: più sostenibile se basata su elementi a basso impatto per il Pianeta.

 

L’alga marina aumenta la resa dei pannelli fotovoltaici e, le fattorie galleggianti, ne sfruttano il potenziale per produrre energia in modo sostenibile e, allo stesso tempo, incrementare la cultura delle alghe

Dove si trovano le fattorie solari in mare aperto?

A cogliere le potenzialità del binomio fotovoltaico-alghe marine è stata - per prima- “Oceans of Energy”, compagnia pioniera nel portare avanti l’obiettivo di implementare pannelli fotovoltaici nelle fattorie in mare aperto. Nata nel 2016, la start up ha realizzato impianti solari offshore resistenti e funzionali e, nel 2019, ha installato nel Mare del Nord il primo sistema fotovoltaico lontano dalla costa raggiungendo la capacità di produzione elettrica di 8.5 kWp. Ulteriori ricerche e sperimentazioni, hanno permesso di migliorare la produttività dei generatori marini, implementandone la potenza fino al valore di 20 kWp. 

 

Insieme all’azienda “The Seaweed Company”, è riuscita a ottenere il sostegno dell’Unione Europea con i finanziamenti previsti dal progetto UNITED. L’introduzione delle alghe nell’equazione è risultata vincente: trattandosi di un tipo di coltivazione che non richiede l’impiego di altre risorse finite come terra o fertilizzanti, consente un’applicazione molto vasta che spazia dalla produzione alimentare a quella chimica. In questo modo, le fattorie solari galleggianti diventano un progetto traversale e innovativo in più settori, introducendo il concetto di “multi-use farms”: nello stesso spazio, le risorse di mari e oceani vengono utilizzate non solo per la produzione di energia elettrica, ma anche per agevolare la coltura di alghe marine, in grado di tutelare la biodiversità e incrementare la sostenibilità della produzione alimentare. 

 

Un progetto ambizioso e incoraggiante che, per diffondersi in modo capillare, necessita di un approccio olistico e integrato: il 71% della Terra è ricoperto d’acqua e, se le risorse vengono sfruttate in modo ecologico e innovativo, intelligente, anche il futuro può essere sostenibile.

Potrebbe interessarti

Innovazione
Raccolta oli esausti, come attuarla in chiave "circolare": l'esempio virtuoso di Amiat a Torino
Amiat ha installato 53 nuovi punti di raccolta degli oli esausti espandendo il raggio di raccolta. Adesso anche i cittadini della Circoscrizione 5 potranno smaltire gli oli esausti vegetali di provenienza domestica negli appositi cassonetti.
Acqua
Al via la seconda edizione di HumanAIze, il master dedicato all'innovazione digitale
L’obiettivo del Master è formare figure professionali ibride, risultato della combinazione di competenze umanistiche e competenze IA e digital.
Innovazione
Inaugurato il nuovo impianto Iren "Circular Plastic", dedicato alla selezione e allo stoccaggio delle plastiche
L’innovativo impianto processerà ogni anno fino a 100mila tonnellate di plastiche, selezionando fino a 17 tipologie di materiali e preparandoli per il recupero.
Green
Ambienti-AMO e RiparaRE, i progetti vincitori del bando AmbientAzioni di Reggio Emilia
A Reggio Emilia sono state selezionare due idee progettuali che valorizzano una corretta gestione dei rifiuti: da una parte il progetto che sensibilizza contro la pratica dell’abbandono; dall’altro l’idea che promuove uno stile di vita più ecologico attraverso la riparazione e il riuso.
Green
Giornata mondiale dell'acqua, le strategie di Iren per valorizzare la risorsa idrica
Il Gruppo Iren si impegna nella tutela della risorsa idrica attraverso il recupero e il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, ma anche attraverso nuove sperimentazioni e percorsi di sensibilizzazione sui territori
Green
Come l'intelligenza artificiale agevola la gestione e il riciclo dei rifiuti
Si sta diffondendo sempre di più la sperimentazione e l’uso dell’intelligenza artificiale per una corretta raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di pratiche sostenibili e per ridurre l’impatto ambientale