Gli eventi musicali possono essere un’ottima occasione per sensibilizzare sulla tutela ambientale. Lotta ai cambiamenti climatici, riduzione dell’impatto ambientale, buone pratiche ecologiche - come la gestione dei rifiuti - sono al centro di grandi eventi musicali in tutto il mondo.
In Gran Bretagna, ad esempio, già da qualche anno oltre 60 festival musicali indipendenti - tra cui tra cui End of the Road, Bestival, Boardmasters e Kendal Calling - si sono attivati per la tutela del Pianeta e si sono impegnati per mettere al bando la plastica monouso. Anche il Glastonbury festival ha puntato alla sostenibilità, diventando plastic free e adottando comportamenti virtuosi durante l’evento. Per ridurre l’impatto ambientale dovuto allo spostamento di decine di migliaia di persone, agli spettatori viene chiesto di spostarsi in bici o con i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere i concerti.
Anche durante gli spettacoli, le buone pratiche ecologiche sono importanti da agevolare per tutelare l’ambiente: utilizzare la propria borraccia - da ricaricare alle fonti di acqua disponibili all’interno dell’area - è un modo per evitare l’uso di plastica monouso.
In tutto il mondo, gli organizzatori di eventi mettono in campo iniziative sostenibili anche nel comparto alimentare - è sempre più diffusa la possibilità di trovare cibo biologico e a km 0 – e compensano le emissioni prodotte mediante il mercato volontario dei crediti di CO2. Il Greener Festival è un’associazione nata proprio con l’obiettivo di offrire informazioni e consulenza riguardo le pratiche da implementare per rendere più sostenibili manifestazioni musicali e artistiche. Anche in Italia, cresce l’attenzione alla sostenibilità nei grandi eventi: i festival musicali diventano ecologici ed educano il pubblico alla tutela. La campagna Get into the Green, Lasciati travolgere dal ritmo della Sostenibilità lanciata da Iren ne è un esempio.