Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 giugno 2025.
Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Approviamo oggi dei risultati molto positivi con ricavi pari a 3.486 milioni di euro (+29%) ed un utile netto pari a 184 milioni di euro (+24%) rispetto allo scorso anno; in particolare la crescita dell’utile netto è frutto del positivo contributo gestionale di tutte le business unit e delle due operazioni straordinarie Iren Acqua ed Egea Holding. La diversificazione della nostra struttura industriale ci consente di intercettare diverse opportunità di crescita sia organica che inorganica e così incrementare l’Ebitda di 90 milioni di euro rispetto allo scorso anno, di cui 34 milioni derivanti dal consolidamento di Egea Holding. Solidi della crescita già raggiunta che anticipa parte di quella attesa sul fine anno confermiamo la guidance con un Ebitda 2025 stimato tra 1.340-1.360 milioni di euro, un utile netto tra 300-310 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”
Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: "Il primo semestre si è chiuso con una performance operativa molto solida, caratterizzata da una crescita a doppia cifra di tutti i principali indicatori, in miglioramento ancora rispetto al primo trimestre: l'Ebitda a 726 milioni di euro (+14%) riflette l'efficacia da un lato dell'execution delle nostre scelte strategiche e dei continui investimenti tecnici di sviluppo, complessivamente pari a quasi 400 milioni di euro nel semestre e più che coperti dal flusso di cassa operativo, e dall'altro della rinnovata ottimizzazione dei processi interni con attenzione ai costi. Alla luce dell’attuale andamento, guardiamo al secondo semestre con fiducia, confermando la guidance".
Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Il primo semestre 2025 conferma che una strategia industriale integrata con la sostenibilità rappresenta la chiave del successo. L’avvio del nuovo impianto di valorizzazione della carta di Collegno ne è un esempio concreto: ci permette non solo di ampliare la capacità di trattamento, ma anche di aumentare il recupero di materia, trasformando così un rifiuto in una risorsa preziosa. La raccolta differenziata pari circa al 70% sui territori serviti e l’incremento del 7% della capacità di depurazione delle acque reflue evidenziano i continui progressi del Gruppo verso una gestione sempre più sostenibile di tutte le attività. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno e alla competenza delle oltre 11.860 persone che quotidianamente contribuiscono alla crescita del Gruppo e dei territori in cui operiamo”.
GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2025
I Ricavi consolidati al 30 giugno 2025 si attestano a 3.485,6 milioni di euro, in aumento del +29,2% rispetto ai 2.697,6 milioni di euro del primo semestre 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per circa 190 milioni di euro dall’aumento dei prezzi delle commodities e per circa 250 milioni di euro dai maggiori volumi energetici venduti. Inoltre, contribuisce positivamente il consolidamento, a far data dal 1° gennaio 2025, del gruppo EGEA Holding per oltre 200 milioni di euro e le attività di efficienza energetica per circa 50 milioni di euro.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 726,2 milioni di euro, in aumento del +14,2% rispetto ai 635,8 milioni di euro del primo semestre 2024. Il periodo è stato caratterizzato da diversi fattori positivi quali lo scenario energetico favorevole con prezzi delle commodities in crescita (PUN +28,4% e PSV +39,1%), la crescita organica, gli effetti regolatori complessivamente positivi per il settore Ambiente, oltre alla variazione del perimetro di consolidamento per l’entrata del gruppo EGEA Holding dal 1° gennaio 2025.
Per quanto concerne lo scenario energetico, l’incremento dei prezzi ha comportato effetti contrastati, ma complessivamente positivi (+15 milioni di euro) migliorando i margini della produzione elettrica (+18 milioni di euro), parzialmente compensati dai minori margini della produzione calore (-3 milioni di euro). Il contributo positivo al margine della produzione elettrica e calore è correlato anche ai maggiori quantitativi prodotti (+14 milioni di euro), in particolare del settore idroelettrico (+9%), grazie all’elevata idraulicità del periodo, e del termoelettrico (+69,2%), per la piena disponibilità degli impianti e uno scenario climatico più favorevole. In flessione risulta l’attività di commercializzazione delle commodities energetiche (-6 milioni di euro), principalmente per l’atteso minor margine della vendita gas, attività che nei primi mesi 2024 aveva beneficiato di una marginalità positiva straordinaria e quindi non replicabile, mentre risultano in lieve miglioramento i margini della vendita di energia elettrica. Un contributo positivo al margine è generato inoltre dalla crescita organica correlata principalmente ai riconoscimenti tariffari in conseguenza degli investimenti effettuati sulla BU Reti negli scorsi anni (+11 milioni di euro) e dagli effetti regolatori per la revisione dei parametri tariffari, complessivamente positivi (+5 milioni di euro, di cui Ambiente +7 milioni di euro e Reti -2 milioni di euro). Nel corso del semestre si sono inoltre manifestate due poste straordinarie quali il riconoscimento di premi/penali per la qualità tecnica/commerciale del servizio idrico integrato (periodo 2022-2023) riconosciute da Arera alle società della BU Reti (per un saldo netto di +8 milioni di euro) e il riconoscimento da parte del Consiglio di Stato dei ricorsi contro la delibera 570/19 relativa ad alcune componenti del metodo tariffario gas del periodo 2020-2025 (+10 milioni di euro). Dette poste hanno più che compensato il venir meno delle plusvalenze relative ai conguagli tariffari per il recupero dell’inflazione del sistema idrico integrato che avevano caratterizzato positivamente l’esercizio 2024 e non più ripetibili e la riduzione dei WACC riconosciuti nei settori della distribuzione gas ed energia elettrica. Concorre infine al miglioramento del margine l’entrata del gruppo EGEA Holding nel perimetro di consolidamento a far data dal 1° gennaio 2025 (+34 milioni di euro).
La variazione del margine in riferimento alle singole business unit è così suddivisa: in forte miglioramento la business unit Energia con un +30,6%, Reti +13,9%, Mercato +6,5% e Ambiente +6,3%.
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 326,3 milioni di euro, in aumento del +16,9% rispetto ai 279,2 milioni di euro del primo semestre 2024. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 29 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento (17 milioni di euro), maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per 11 milioni di euro, maggiori accantonamenti al fondo rischi per 2 milioni di euro ed un minor rilascio fondi di 2 milioni di euro che aveva caratterizzato il primo semestre 2024.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 183,5 milioni di euro, in aumento (+24,0%) rispetto al risultato al primo semestre 2024. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA e beneficia della riduzione del risultato di terzi legata all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua.
L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.228 milioni al 30 giugno 2025, in aumento di 145 milioni di euro (+4%) rispetto al dato del 31 dicembre 2024. Al riguardo, il flusso di cassa operativo si attesta a 435 milioni di euro coprendo ampiamente gli investimenti tecnici effettuati pari a 393 milioni di euro, mentre i 500 milioni di euro raccolti con l’emissione dei bond ibrido sono stati, come previsto, interamente impiegati per gli investimenti finanziari del periodo pari a 522 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 915 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, di cui 393 milioni di euro di investimenti tecnici (+14%) e 522 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua (283 milioni di euro), all’esercizio della call e al consolidamento di EGEA Holding (238 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 72% degli investimenti è allineato alla Tassonomia europea e sono destinati a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.
[Continua nel documento allegato]