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Parma - Aumenti del prezzo del gas e teleriscaldamento

22 febbraio 2022

AUMENTI DEL PREZZO DEL GAS E TELERISCALDAMENTO

Come viene prodotto il teleriscaldamento? 

Il servizio di teleriscaldamento della città di Parma si avvale di diverse fonti di produzione termica: centrale termica del termovalorizzatore di Ugozzolo, centrale termica a metano di Via Lazio, centrale termica a metano di Strada Santa Margherita. La centrale termica di Ugozzolo deriva il calore in parte dal termovalorizzatore ed in parte da una centrale termica a metano analoga a quelle di Via Lazio e di Strada Santa Margherita. Presso il Campus universitario esiste una rete di teleriscaldamento, funzionante a gas metano e gestita da Iren, che alimenta i plessi dell’Università. Il sistema di teleriscaldamento di Parma è costituito da una rete principale ad acqua surriscaldata a 120°C in pressione. La rete che alimenta la zona Campus, funziona invece alla temperatura di 90°C.

 

L’incenerimento dei rifiuti e il gas in che percentuale incidono?

Gli ultimi dati riferiti al mese di Gennaio 2022 vedono una produzione totale di 41.576 MWh di energia termica, di cui 18.194 MWh generati da centrali termiche alimentate a metano e 23.382 MWh dal recupero del calore derivante dalla combustione dei rifiuti. Quindi circa il 44% del calore generato deriva da un combustibile primario, il metano, che viene prelevato dalla rete nazionale.

 

Quante famiglie sono collegate al teleriscaldamento a Parma?

I dati aggiornati riferiti alla rete di teleriscaldamento di Iren a Parma sono i seguenti:

 

  • 6,2 milioni di m³ allacciati
  • 103 km di doppia tubazione coibentata
  • 60.000 abitanti serviti
  • 176 MWt di potenza istallata
  • 209 GWh/anno di energia immessa nelle reti 

 

Vantaggi del teleriscaldamento: basse emissioni e mancanza delle spese di manutenzione della singola caldaia

L'acqua, trasportata attraverso una rete di tubazioni preisolate, giunge fino agli edifici allacciati. Qui, tramite una serie di scambiatori, cede il calore all'impianto dell'abitazione e consente di riscaldare gli ambienti e usufruire di acqua calda per impieghi domestici e igienico-sanitari. Una volta ceduto il calore, l'acqua del teleriscaldamento ritorna in centrale per essere riportata alla massima temperatura e per ricominciare il suo viaggio. Con il teleriscaldamento si eliminano le spese di acquisto e manutenzione della caldaia e sua revisione, verifica e pulizia e le spese di realizzazione delle canne fumarie: l’apparecchio che consente di trasferire il calore è lo scambiatore di calore, un dispositivo statico che non necessita di manutenzione ed è installato dal gestore della rete al momento dell’allaccio. Il servizio teleriscaldamento è proposto alle utenze con riscaldamento centralizzato e alle nuove costruzioni o ristrutturazioni. La tecnologia attuale consente di allacciare alla rete del teleriscaldamento non solo i condomini, ma anche i fabbricati di tipo uni/bifamiliare. Il fattore di emissione FE della CO2 riferito all’energia termica erogata nell’anno solare 2020 ai Clienti della rete di teleriscaldamento di Parma è pari a: FE = 64 g CO2 / kWh . Si tenga presente che il fattore di emissione medio della produzione di calore mediante gas metano (riscaldamento domestico) è di circa 206 g CO2 / kWh  (dato ISPRA 2021) e quello della produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo di gas metano si aggira attorno ai 415,9 g CO2 / kWh (dato Ispra 2018). Il teleriscaldamento si rivela, quindi, un importante alleato dell’ambiente.

 

Iniziative di Iren per aiutare gli utenti

Il Gruppo Iren, anche grazie anche al continuo e proficuo dialogo avviato con le associazioni dei consumatori dell’Emilia-Romagna (Federconsumatori, Adiconsum, Lega Consumatori, UDICON, Adoc, Cittadinanzattiva Emilia-Romagna), ha attivato azioni concrete di sostegno alle famiglie/Amministratori offrendo la possibilità di ricorrere alla rateizzazione a condizione di favore. La rateizzazione delle bollette è un’opportunità che Iren da sempre offre ai propri clienti andando anche oltre i provvedimenti governativi del Decreto 636 pensato tuttavia a favore dei soli consumatori gas e luce. 

Anche per i Clienti del Teleriscaldamento, IREN è disponibile a valutare la rateizzazione senza interessi con una prima rata di un importo pari al solo 30% (anziché il 50% come previsto dalla normativa di Legge per gas e luce) e per casi particolari, sempre su richiesta, anche un allungamento del numero di rate, superando il tetto di dieci mesi (standard fissato dalla Legge per bollette gas e luce). Inoltre, IREN è disponibile, in casi di difficoltà, a rimodulare piani di rientro/rateizzazioni già in corso. La rimodulazione delle rateizzazioni in corso e gli altri strumenti oggi approntati e concordati con le Associazioni dei consumatori sono visti nell’ottica di scongiurare eventuali distacchi della fornitura per chi, pur in difficoltà economiche, abbia comunque la volontà di onorare il debito, sia pure dilazionato nel tempo. 

 

Le bollette degli utenti, quanto aumenteranno in percentuale

I dati ufficiali rilevati dall’Authority nella sua relazione al Parlamento di qualche giorno fa rilevano ,come a livello internazionale e a partire dall’autunno 2021, si è registrato un forte incremento del prezzo della materia prima gas. Nel 2021 la materia prima gas ha subito un incremento del prezzo medio del 380% rispetto al 2020 mentre, se si considera la media rispetto al 2019, ha subito un aumento del 220%: praticamente il prezzo del gas è triplicato. Quello che ha acuito ancora di più questa situazione è stata la curva di crescita dei prezzi che è aumentata in maniera esponenziale da gennaio 2021 a dicembre 2021, determinando la situazione attuale. A questa situazione si è aggiunta la quota carbon tax, che è aumentata da 33 Euro a 79 Euro la tonnellata. 

 

Questi due fattori hanno determinato un aumento del prezzo del gas per il cliente domestico che, a gennaio 2022, si è attestato a 137 centesimi al metrocubo (di cui 97 centesimi per la materia prima, che quindi determina il 70% del costo della bolletta). A gennaio 2021 il costo era 70 centesimi, la metà (di cui solo 25 erano costituiti dalla materia prima), ma questo incremento è stato calmierato da un intervento legislativo che ha ridotto l’IVA dal 22% al 5%. Inoltre l’intervento legislativo ha praticamente azzerato gli oneri di sistema e, nonostante questi interventi, il prezzo è quasi raddoppiato.

 

Queste manovre fiscali non sono state adottate per il teleriscaldamento e si è determinato un vuoto legislativo, mentre anche il prezzo del teleriscaldamento è indicizzato rispetto al gas metano. Per aggiunta il teleriscaldamento non ha avuto alcun beneficio fiscale e nemmeno la riduzione dell’IVA che invece è stata prevista per il gas metano.

 

Una simulazione. Per la bolletta del gas un cliente tipo di Parma, se non ci fossero stati benefici fiscali, avrebbe pagato 1015€ nel 2020 e 1267 nel 2021 con un incremento di 252 €. Con i benefici fiscali, invece, ha pagato 1166 €, riducendo di 100 € circa gli aumenti. Per la bolletta del teleriscaldamento, invece, non essendo stati previsti benefici fiscali, si passa da 1000€ del 2020 a 1249€ del 2021 con un incremento di 249€.

 

Un altro esempio di spesa riferita al mese di gennaio per il teleriscaldamento di un utente tipo di Parma: chi spendeva 263 euro nel 2021, quest’anno spenderà 535 euro, proprio per l’effetto dell’aumento esponenziale del prezzo del gas metano e delle mancate detrazioni fiscali. 

 

Ci saranno aiuti all’utenza? Il Governo potrebbe abbassare iva o dare incentivi specifici per il settore?

Iren si è fatta parte attiva rispetto a questa situazione: assieme ad altre azione dei settore ed alla Associazione Italiana Riscaldatori Urbani (AIRU) ha richiesto un emendamento al Decreto Sostegni per ridurre l’aliquota IVA almeno al 5%, al pari dell’aliquota che adesso viene applicata sul gas metano. La disparità di trattamento, a discapito peraltro di un sistema che, dal punto di vista ambientale e degli obbiettivi di decarbonizzazione, è storicamente risultato vincente, non è giustificabile: sul gas metano si è avuta una riduzione di 17 punti dell’aliquota, un provvedimento analogo per il teleriscaldamento è quanto mai necessario ed urgente.

 

Oltre alle rateizzazioni e a quanto già messo in campo, Iren è attualmente al lavoro per capire come attivare, d’intesa con i comuni/gli enti preposti, misure di sostegno a famiglie in difficoltà che usufruiscono del teleriscaldamento, in modo da poter prevedere anche per loro agevolazioni analoghe a quelle già previste dal Governo in materia di luce e gas.

 

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aggiornamento 25 maggio 2022

 

Oltre alle rateizzazioni e a quanto già messo in campo, Iren ha attivato, d’intesa con i comuni/gli enti preposti, misure di sostegno a famiglie in difficoltà che usufruiscono del teleriscaldamento, in modo da poter prevedere anche per loro agevolazioni analoghe a quelle già previste dal Governo in materia di luce e gas. È stato prorogato al 30 giugno 2022 il termine per presentare domanda per ricevere il Bonus Teleriscaldamento Iren 2022, uno sconto sulla bolletta riconosciuto da IREN per la stagione termica 2021-22.

 

Il prolungamento dei tempi per la presentazione delle domande è stato concordato con i Comuni interessati, in modo da venire incontro a quanti hanno bisogno di maggior tempo per dotarsi di SPID o dell’ISEE.

 

La misura, a totale carico di IREN, è stata sviluppata in collaborazione con le amministrazioni comunali delle città servite dal teleriscaldamento: per sapere in quali comuni è già possibile presentare la documentazione è necessario consultare le indicazioni sul sito di IREN (https://www.irenlucegas.it/bonus-teleriscaldamento), dove è anche disponibile un’area dedicata che riporta tutte le indicazioni su come procedere per la richiesta dell’agevolazione.

 

Il “Bonus Teleriscaldamento 2022” può essere richiesto da tutti i Clienti domestici che dispongono di un contratto di teleriscaldamento per la propria abitazione (singolo o condominiale), attivo tra il 1° ottobre 2021 e il 31 maggio 2022 e con ISEE non superiore a 12.000 euro, estendibile a 20.000 euro in caso di almeno 4 figli a carico.

 

Gli importi dello sconto sono i seguenti:

 

  • 487 euro (pari ad un risparmio di 536 euro con IVA 10% inclusa) per le famiglie sino a 4 componenti;
  • 679 euro (pari ad un risparmio di 747 euro IVA 10% inclusa) per le famiglie con più di 4 componenti.