Gli interventi, che interesseranno un’area complessiva di 6mila metri quadri dell’edificio, antica residenza di caccia e dimora Settecentesca dei Farnese, sono stati resi possibili da un’intesa strategica tra pubblico e privato, in particolare il Comune di Sala Baganza con gli eredi Romani e Iren Smart Solutions, società del Gruppo Iren, con i suoi partner tecnici.
I lavori, avviati nelle scorse settimane e che si concluderanno a fine anno, sono finalizzati alla messa in sicurezza delle aree oggi inaccessibili, in particolare l’ala est del complesso, di proprietà privata, e a rendere possibile la restituzione della Rocca alla comunità per molteplici usi, incluso quello turistico. Gli interventi comprendono, tra gli altri, il consolidamento delle volte in muratura e delle canne fumarie, la riparazione delle lesioni mediante cuciture armate, il ripristino ed il rinforzo dei maschi murari e l’installazione di travi e cordoli metallici oltre all’inserimento di tiranti di collegamento tra le murature.
Di particolare importanza, sotto il profilo artistico, sarà la riapertura, al piano nobile della Rocca, dell’Appartamento Farnesiano, affrescato negli anni ’20 del Settecento dal pittore Sebastiano Galeotti
I costi delle opere, pari a oltre 750mila euro, sono finanziati da Iren Smart Solutions, nell’ambito degli interventi del Superbonus 110%, e dal Comune di Sala Baganza, grazie ai fondi PNRR.
«A partire dalla disponibilità degli eredi Romani – afferma il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina –, è stato possibile cogliere una grande opportunità: intercettare risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza dedicate all’edilizia privata per ripristinare i danni causati dal terremoto del 2008, che avevano reso totalmente inagibile gran parte della Rocca. Grazie a un intervento corale accompagnato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, curato con grande attenzione da un team di professionisti sostenuti dal supporto tecnico-finanziario di Iren Smart Solutions, tra qualche mese si raggiungerà il risultato di restituire alla vista del pubblico uno dei gioielli del patrimonio storico-architettonico della nostra regione, testimonianza dell’importante stagione del Ducato di Parma e Piacenza».
«Il progetto che stiamo realizzando con i nostri partner, Tecnofaber e Iton, è un esempio concreto di partnership positiva tra pubblico e privato per il recupero e la valorizzazione di un bene di grande valore sotto il profilo artistico-culturale e comunitario, per il ruolo iconico e identitario che la Rocca ricopre – dichiara Roberto Conte, amministratore delegato di Iren Smart Solutions –. Un intervento sfidante, con il quale puntiamo a generare valore per il territorio nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi del Gruppo Iren».
Il sindaco Spina ha ringraziato per il supporto la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’assessore alla Programmazione territoriale, Edilizia e Politiche abitative Barbara Lori. «Questo risultato è il frutto di una politica virtuosa e lungimirante da parte del Comune di Sala Baganza – afferma l’assessore emiliano-romagnolo –. Le Amministrazioni che si sono succedute hanno sempre avuto l’obiettivo di restituire alla comunità questi spazi. L’intervento è importante per la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di nuove opportunità culturali e turistiche al di fuori delle grandi città».
«Il nostro impegno versi progetti come questi è dovuto – ha sottolineato Marisa Pattacini, referente di zona della Soprintendenza –. La Rocca Sanvitale è un monumento prezioso, che non può che suscitare emozioni e spero che interventi come questi possano essere un esempio per il territorio».
Alberto Battaglia, rappresentante degli eredi Romani, ha espresso l’apprezzamento dei privati, «che da soli non sarebbero stati in grado di mettere in atto un progetto come questo. Rinnovo la volontà dei proprietari a proseguire la collaborazione con il Comune per rendere fruibile al pubblico questi spazi, e lo ringrazio per tutto quanto sta facendo per salvaguardare la Rocca».