I Ricavi consolidati del 2019 si attestano a 4.275 milioni di euro, in aumento del 5,8% rispetto ai 4.041 milioni di euro dell’esercizio 2018. Concorre all’incremento dei ricavi principalmente l’ampliamento del perimetro di consolidamento. In particolare sono state acquisite partecipazioni di controllo nelle seguenti entità: il gruppo ACAM La Spezia e ReCos, consolidate a partire da aprile 2018, Spezia Energy Trading consolidata da ottobre 2018, San Germano e CMT da gennaio 2019 e altre partecipazioni minori.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 917 milioni di euro, in decremento del -5,1% rispetto ai 967 milioni di euro registrati nell’esercizio precedente. L’esercizio 2018 ha beneficiato di circa 100 milioni di elementi straordinari: 60 milioni di euro di riconoscimenti relativi ad anni precedenti di Certificati Bianchi e 41 milioni di euro riconducibili alla revisione della stima di crediti per fatture da emettere della SBU Mercato. Al netto delle componenti straordinarie che hanno caratterizzato il 2018, l’Ebitda recurrent sarebbe risultato in crescita del 5,9%. Inoltre, il 2019 è stato caratterizzato dalla scadenza dal 1° marzo 2019 degli incentivi (ex certificati verdi), relativi agli impianti idroelettrici di Pont Ventoux e Bussento, riconosciuti sempre nell’esercizio 2018 per circa 32 milioni di euro. Il miglioramento dell’Ebitda recurrent del Gruppo è riconducibile a tutte le linee di business, con la sola eccezione della vendita di gas per la quale si sono registrati margini in flessione per effetto di una stagione termica invernale non favorevole che ha comportato una riduzione dei volumi di gas venduti.
Il Risultato Operativo (Ebit) si attesta a 452 milioni di euro, in diminuzione (-14,8%) rispetto ai 530 milioni di euro del corrispondente periodo 2018. Si registrano maggiori ammortamenti per circa 48 milioni di euro relativi principalmente all’entrata in esercizio di nuovi investimenti, all’ampliamento del perimetro di consolidamento, all’iscrizione dei diritti d’uso a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16 e alla svalutazione di una quota di avviamento per circa 9 milioni di euro. Si registrano inoltre minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per 15 milioni di euro e minori accantonamenti per rischi, al netto dei rilasci, per 13 milioni di euro.
L’Utile Netto di Gruppo è pari a 237 milioni di euro in calo (-2,3%) rispetto a 242 milioni di euro registrati nel 2018. Tale decrescita riflette l’andamento dell’Ebit, parzialmente compensato da un ottimizzazione della gestione finanziaria grazie sia a minori costi finanziari sia ad un decremento dei costi delle attività di liability management. Si ricorda, inoltre, la presenza sul 2018 della svalutazione di OLT.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2019 è pari a 2.706 milioni di euro, in aumento di circa 253 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. Complessivamente, l’indebitamento finanziario netto aumenta del 10,3% includendo gli 89 milioni di euro dovuti alle operazioni di consolidamento societario e l’effetto dell’applicazione dei principi contabili IFRS 16 pari a 126 milioni di euro. Al netto di tali effetti, il debito risulterebbe in crescita di 37 milioni di euro. La generazione di cassa, ha permesso di coprire quasi totalmente la forte crescita degli investimenti e il pagamento dei dividendi relativi all’anno 2018 pari a circa 150 milioni.
Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 524 milioni di euro, in forte crescita (+17%) rispetto al 2018.