Gentili Azionisti e Stakeholder

nel presentarvi i risultati del Bilancio Consolidato e del Bilancio di Sostenibilità per l’esercizio 2022, facciamo ricorso anche quest’anno ad un’unica lettera per entrambi i documenti. Una scelta e al tempo stesso una necessità, dal momento che la visione del Gruppo Iren fonde sviluppo e sostenibilità in un valore unico, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone, rendere più competitive le imprese e guardare alla crescita dei territori con gli occhi del cambiamento. Un commitment convinto e trasparente che si riflette nella profonda integrazione della strategia industriale con quella di sostenibilità.

L’anno passato è stato caratterizzato dall’intreccio di tre crisi: la guerra in Ucraina e i suoi effetti sul mercato dell’energia; la pandemia, giunta al suo terzo anno, che continua a influenzare l’economia e la società, anche se meno gravemente; il cambiamento climatico che si manifesta con ondate di caldo, siccità e inondazioni, che contribuiscono all’aumento dell’instabilità sociale ed economica.

 

In questo contesto complesso, il Consiglio d’Amministrazione ha confermato l’impostazione strategica del Gruppo Iren, delineata nel Piano Industriale al 2030, un piano rafforzato nei suoi driver principali. Tre i pilastri portanti: la transizione ecologica, con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse; la territorialità, con un’estensione del perimetro nei territori storici e l’evoluzione a partner di riferimento per le comunità; la qualità del servizio, attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.

 

Iren fonde sviluppo e sostenibilità in un valore unico, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone

Il rafforzamento della strategia del Gruppo, nonostante lo scenario di crisi, da un lato dimostra quanto la sostenibilità ne sia un valore costitutivo, dall’altro certifica la solidità della pianificazione strategica di Iren che analizza e valuta i trend e gli scenari macroeconomici, finanziari, energetici, climatici e sociali determinanti, in termini di rischi e opportunità, per lo sviluppo sostenibile. Questo ha permesso al Gruppo Iren di definire le proprie priorità strategiche a breve, medio e lungo termine – coerenti con gli Obiettivi delle Nazioni Unite (UN Sustainable Development Goals, SDGs) ai quali Iren contribuisce e può contribuire in futuro – e un piano d’azione e di governo in linea con i principi del UN Global Compact, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, le Convenzioni e le Raccomandazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).

Il modello di business di Iren è orientato a trasformare, attraverso le attività gestite dal Gruppo, le risorse di input (ambientali, sociali, economiche e di governance) per creare valore per l’azienda e per i diversi stakeholder nel breve, nel medio e nel lungo termine.

Grazie alle sinergie tra le diverse aree di business, anche in una logica di innovazione, il Gruppo garantisce il massimo impegno per ridurre il proprio impatto ambientale, per dimostrare sensibilità sociale, per soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità e per garantire elevati standard di sicurezza per dipendenti e fornitori.

Per tradurre questo impegno in un risultato concreto, il Gruppo Iren ha articolato un processo di analisi di materialità che si sviluppa in modo dinamico, coinvolgendo i propri stakeholder per condividere e valutare i temi materiali per lo sviluppo strategico e per la rendicontazione delle proprie performance.

 

L’integrazione tra strategia industriale e strategia di sostenibilità è evidente anche nei numeri: 10,5 miliardi di euro di investimenti previsti tra il 2023 e il 2030, in crescita di 200 milioni di euro rispetto al precedente Piano Industriale; 80% degli investimenti organici totali in arco piano, circa 7,5 miliardi di euro, destinati a progetti sostenibili per il raggiungimento degli impegni assunti. Una conferma della volontà di coniugare lo sviluppo del Gruppo a quello delle comunità, dei territori e dell'ambiente, che riguarda anche la forza lavoro, con un importante piano di assunzioni a supporto dello sviluppo e che prevede, al 2030, l’ingresso nel Gruppo di circa 3.200 nuovi dipendenti rispetto al 2022.

Un impegno rilevante, a garanzia della volontà di proseguire nel percorso intrapreso con il precedente Piano Industriale la cui validità ha permesso la realizzazione di investimenti record nel 2022, pari a circa 1,5 miliardi di euro, in crescita del 56% rispetto al 2021 e più del doppio rispetto al 2020. Il 75% degli investimenti sostenuti dal Gruppo sono stati destinati, in linea con i pilastri del Piano Industriale, a progetti o attività sostenibili.

 

1,5 miliardi di euro di investimenti (+56% rispetto al 2021) per il 75% destinati a progetti o attività sostenibili

I risultati del 2022 sottolineano la solidità e resilienza del modello di business del Gruppo. Nonostante il forte impulso allo sviluppo che ha determinato un incremento degli investimenti, il Gruppo ha mantenuto l’indebitamento finanziario netto sotto i livelli previsti, a 3,3 miliardi di euro, grazie a un’efficiente gestione del capitale circolante netto commerciale in un contesto molto volatile e condizionato dal rincaro delle commodities energetiche. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) si è attestato a circa 1,06 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto all’esercizio 2021 e del 6,4% al netto degli effetti non ricorrenti: un incremento complessivo condizionato negativamente dall’impatto della siccità sulla filiera energetica, dai minori consumi di calore ad uso teleriscaldamento per le temperature più miti e da maggiori costi operativi dovuti all’inflazione. L’Utile Netto di Gruppo, pari a 226 milioni di euro, risente anche dell’impatto straordinario negativo del Contributo di solidarietà e si confronta invece con un risultato netto 2021 positivamente influenzato da proventi fiscali non ricorrenti e da altre sopravvenienze attive. Infine, crescono le persone del Gruppo (+1.500 circa) che a fine 2022 sono complessivamente pari a 10.583 unità.

 

I risultati dell’esercizio concluso sono affiancati da un andamento positivo complessivo degli indicatori di sostenibilità relativi agli obiettivi dei tre pilastri del Piano Strategico.

 

Per quanto riguarda la transizione ecologica, nel corso dell’anno è decuplicata la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, anche se la ridotta produzione idroelettrica, causata dalla siccità, ha comportato un lieve peggioramento dell’intensità carbonica che si attesta a 339 gCO2/kWh. La produzione di biometano è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, attestandosi a 5,8 milioni di metri cubi: un incremento della valorizzazione dei rifiuti come fonte energetica che si affianca a quello della loro valorizzazione come materia, in crescita del 40% rispetto al 2021, che vede 836.000 tonnellate di rifiuti avviati a recupero in impianti del Gruppo. Il risparmio energetico complessivo dei processi produttivi si attesta a circa 700.000 tep. Infine, è aumentata l’energia verde venduta, volta a incentivare il consumo sostenibile e ridurre l’impatto ambientale generato dai nostri clienti. Inoltre, a supporto del Piano Strategico, il Gruppo ha sottoscritto diversi finanziamenti ESG Sustainability Linked il cui spread è legato al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali legati alla decarbonizzazione e all’uso razionale delle risorse idriche.

Dal punto di vista degli indirizzi strategici orientati alla territorialità, si sottolinea la mole di investimenti realizzati per accrescere l’efficienza delle infrastrutture e dei servizi e per massimizzare le opportunità di sviluppo dei business nei territori di riferimento: si tratta di 1,4 miliardi di euro lordi.

Nel 2022 il contributo del Gruppo allo sviluppo sostenibile del territorio e delle comunità locali si è tradotto anche nella realizzazione e nel sostegno di 335 progetti di sostenibilità. I progetti, che spaziano dalla realizzazione di impianti e infrastrutture, alla formazione e cultura, all’adattamento ai cambiamenti climatici, al risparmio di risorse idriche ed energetiche fino alla promozione dell’inclusione sociale per le categorie più vulnerabili, sono pienamente in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Meritano una menzione i risultati del settore Eduiren: un dialogo continuo con diversi pubblici per diffondere la cultura della sostenibilità e dell’innovazione a 360°, attraverso offerte formative e progettazione comune di percorsi di sensibilizzazione. Nel 2022 sono stati realizzati, anche in rete con altri soggetti nei diversi territori, 615 progetti di educazione alla sostenibilità dedicati ai cittadini e alle scuole, con il coinvolgimento di circa 49.000 persone che hanno partecipato a incontri, visite ed eventi, e con la registrazione di oltre 2,4 milioni di contatti digitali attraverso i vari branded content realizzati.

La valorizzazione dei rifiuti come materia è cresciuta del 40% rispetto al 2021, con 836.000 tonnellate di rifiuti avviati a recupero

Il Piano Industriale al 2030 prevede che circa 10 miliardi di euro, pari al 95% degli investimenti complessivi, siano destinati ai territori di riferimento del Gruppo per disegnare un futuro sostenibile a beneficio delle comunità, irrobustendo la propria presenza locale, realizzando comunità energetiche e rafforzando la capacità di fare sistema con il territorio per sviluppare servizi in concessione per aiutare a superare il gap infrastrutturale del Paese.

 

Infine, nel corso dell’anno è migliorata la qualità dei servizi offerti, come evidenzia l’indice di soddisfazione overall dei clienti che si attesta al 91%. In crescita la rete degli sportelli territoriali (+17%) così come i servizi digitali offerti ai clienti, grazie a una sempre maggiore penetrazione del canale IrenYou (+54% di utilizzatori, pari ad oltre 1,3 milioni di clienti). Grazie alle attività di distrettualizzazione, che permettono un maggiore monitoraggio e un intervento tempestivo, si sono ridotte le perdite delle reti idriche che si attestano al 31,2%, in linea con l’obiettivo del 20% nel 2030, le reti di distribuzione gas sono state ispezionate al 100% ed è proseguita l’installazione degli smart meter gas, energia elettrica e acqua in linea con le previsioni del Piano Industriale.

7,5 miliardi

di euro destinati a progetti sostenibili

 836.000

tonnellate di rifiuti avviati a recupero

91%

di valutazioni positive sulla qualità dei servizi offerti

La gestione efficiente del Gruppo in termini dimensionali e di indicatori economico‐finanziari, lo sviluppo di competenze e di qualità nei servizi, la massima attenzione alla sostenibilità e alla cura delle risorse umane e dei clienti, sono i fattori chiave che hanno permesso di raggiungere i risultati che presentiamo all’approvazione degli Azionisti, proponendo all’Assemblea dei soci un dividendo pari a 11 centesimi di euro per azione, in crescita del 4,76% rispetto allo scorso anno.

 

I risultati positivi ottenuti, e ancor di più gli sfidanti obiettivi che ci siamo posti per il futuro, non sarebbero possibili senza l’eccezionale contributo delle donne e degli uomini del Gruppo Iren che quotidianamente infondono nel loro lavoro la competenza, la responsabilità, la dedizione e l’impegno che impreziosiscono il servizio del Gruppo Iren alle comunità. Per questo, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, desideriamo porre loro un sentito ringraziamento. Ringraziamo inoltre i nostri Azionisti e i nostri Stakeholder, per gli stimoli che ci forniscono a perseguire uno sviluppo sostenibile, e i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il determinante contributo alla crescita del Gruppo.

 

Il Presidente

Luca Dal Fabbro

Il Vice Presidente

Moris Ferretti

L'Amministratore Delegato

Gianni Vittorio Armani